Linea d'ombra - anno I - n. 3 - ottobre 1983

narrativae cinema Il prete sbalordito gli chiede: PARROCO: Ma che cosa fai? Dove la metti? BURRO: Non mi va più di fare la comunione. Magari la faccio dopo. PARROCO: Dopo dove? Burro fa per allontanarsi, dicendo: BURRO: Magari al caffè... Il Parroco lo segue, incredulo e premuroso. PARROCO: Ma sei matto? Mettere l'ostia nel portafoglio? Lo raggiunge verso una delle ultime panche e lo ferma. BURRO: Tanto non ho un soldo. È meglio che ci stia lui... PARROCO (scandalizzato): Ma lui è Dio, mica uno qualsiasi... BURRO: Appunto. / PARROCO: Come appunto? Dammi l'ostia indietro! BURRO: L'ostia è mia e non la dò a nessuno. PARROCO: Ma Burro, ti rendi conto ... BURRO (interrompendo): Sì, mi rendo conto, ma sono disperato. PARROCO: Che cosa ti succede? BURRO: Ho un debito di diecimila lire. PARROCO: E tu per diecimila lire ti metti l'ostia benedetta in tasca? BURRO: Me la metto anche nel culo. L'ultima parola forse non si sente perché il parroco ha già messo una mano sulla bocca di Burro, proibendogli di continuare. PARROCO: Basta! Tu mi dai l'ostia indietro, e io ti dò le diecimila lire. CAMPO DEI PESCHI SUL FIUME Esterno Pomeriggio C'è una nebbia bassa, lattiginosa. I peschi sono bianchi di brina. È un ricamo. La nebbia sembra che salga da terra. È molto densa fino a un metro di altezza e copre il tronco degli alberi. I rami sono già in uno spazio più chiaro. In questa luminosità vediamo avanzare Burro. La parte bassa del corpo non si vede: il suo busto se!llbra galleggiare. Si ferma e si guarda attorno. E chiaro che ha raggiunto il posto deciso per l'appuntamento con la zingara. Ascolta i rumori con un'attenzione da animale. Lo scricchiolio di un ramo lo fa girare verso una zona alla sua sinistra dove gli alberi sono più fitti. Ma presto si gira e torna a guardare davanti a sè da dove proviene un rumore di acqua. Ed ecco, come se salisse dal basso, quasi fosse stato piegato sulle gambe, compare un uomo robusto con baffi, lo sguardo azzurro tagliente. È uno zingaro. ZINGARO: Cerchi qualcuno? Burro resta in silenzio, poi balbetta, insospettito di esserecaduto in un tranello: BURRO: No, sono capitato qui per caso. ZINGARO: Hai portato le diecimila lire? Burro lo guarda impaurito: BURRO: Quali diecimila lire? ZINGARO: I soldi che dovevi dare a mia moglie per fotterla! BURRO: Ma io... Tonino Guerra - 165

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