narrativae cinema cicore della rugiada che copre il prato fino agli alberi. Il sole piano piano riscalda l'aria e assorbe la rugiada mostrando l'erba verde. Per un po' restano soltanto delle ombre bianche perché il calore non è arrivato alle spalle degli alberi. Poi tutto diventa normale. Anche sulla coperta del morto scompare il velo bianco d'umidità. Adesso vediamo che lì accanto ci sono: il Maresciallo e il Procuratore della Provincia, un uomo piccolo e con occhiali. Il Maresciallo è impacciato e preoccupato: MARESCIALLO: Mi creda, signor Procuratore, il morto ... è stato regolarmente sorvegliato anche dopo le quattro del mattino ... è probabile che il mio carabiniere si sia assentato un attimo ... Gira gli occhi tier vedere se sta arrivando: PROCURATORE: E mezz'ora che siamo qui! MARESCIALLO: Ho mandato i due suoi colleghi a cercarlo nel bosco ... casomai si fosse sentito poco bene. Arrivano dal fondo della radura i due carabinieri di corsa ma è chiaro che non hanno notizie. PROCURATORE: Senta, Maresciallo... Adesso basta ... non esageri nel coprire un suo subalterno che si è comportato in modo ingiustificabile... Si gira verso i due carabinieri: PROCURATORE: Scoprite! Indica il morto nascosto sotto la coperta. I due carabinieri alzano la coperta e scoprono che lì sotto, abbracciato al morto, c'è il loro collega che sta dormendo. Devono perfino battergli sulle spalle per svegliarlo, e lui con un balzo si tira su in piedi e saluta militarmente. Restiamo sul suo viso spiegazzato dal sonno che diventa piano piano quella faccia ritratta nella fotografia che sta guardando Burro. Sua madre gli è sempre accanto: MADRE: Dice che stava morendo di freddo. Burro riattacca la fotografia al muro e fa per uscire seguito dalla madre che continua il suo racconto: MADRE: Sai che dopo quella volta lì e tutto quel ridere sui giornali... io avevo p;mra quando mi abbracciava la notte! 'BURRO: E io come sono nato? La madre fa un gesto di stizza e se ne va nella stanza accanto. CHIESA Interno Alba Lo ritroviamo in ginocchio assieme ad alcune vecchie davanti alla piccola balaustra che separa l'altare dalle panche della navata. Il prete si gira e col calice si avvicina per impartire la comunione. Una vecchia apre la bocca e allunga la lingua. Su quella lingua il parroco posa la piccola ostia benedetta. Un'altra vecchia riceve l'ostia ... -E un'altra ancora ... .. .E ora è la volta di Burro. Le due dita del parroco, che trattengono con delicatezza l'ostia, stanno per posarla sulla sua lingua quando la mano di Burro sottrae l'ostia al Parroco. Poi si alza in piedi e fa per mettere l'ostia dentro il portafoglio. 164 - Tonino Guerra
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==