narrativae cinema ZINGARA: Sai almeno che nel trentasei lo hanno messo su tutti i giornali? BURRO: Non ero nato. ZINGARA: Neanch'io ... ma lo leggo sulle tue mani. Burro comincia a guardare la zingara con paura mista ad ammirazione. ZINGARA: Sento che tuo padre ti vuole parlare ... Buon anima di papà scendi qua! Buon anima di papà scendi qua! La zingara gli tocca la gola e il petto accarezzandolo. ZINGARA: Via il dolore dalla gola, via dal petto. Buon anima di papà portatevi via il dolore. Burro, anche se ancora incredulo, ascolta intimorito le parole della zingara. ZINGARA: Gambe di papà, scendete qua! E la zingara scendi velocemente con la mano a toccare le gambe di Burro, sfiorando anche còf dorso il suo sesso. ZINGARA: Gambe di papà, scendete qua, dategli tutta la forza, tutta la forza perché ... Adesso punta gli occhi negli occhi di Burro. ZINGARA: Ripeti, ripeti quello che ti dico ... tutta la forza perché ... BURRO: Tutta la forza perché ... ZINGARA: Tutta la forza perché voglio possedere tutte le ragazze giovani e col sesso stretto. Ripeti. L'incredulità di lui è ora diventata ostinazione a vedere dove lei vuole andare a finire. Lei continua a toccarlo con un gesto che si ripete, sul petto, sul sesso e sulle cosce, dando ai suoi movimenti l'indifferenza di un medico. BURRO: Tutta la forza perché voglio possedere ... La zingara si accavalla alla preghiera di Burro come se fosse un coro di due voci. ZINGARA: Gambe di papà scendete ... BURRO: Tutte le ragazze giovani ... ZINGARA: Datemi tutta la forza per possedere ... Dal seno tira fuori un biglietto scritto con grafia incerta da bambino, leggiamo: SONO TUO PADRE E VOGLIO VEDERTI PRESTO ... SARÒ UN GROSSO CANE CHE TI SEGUIRÀ. La zingara legge ad alta voce, poi: ZINGARA: Pensa a tuo padre ... Chiudi gli occhi e pensaci forte forte. Lei prende il foglietto e lo strappa in quattro parti, lo chiude nella mano, dice delle parole incomprensibili, si mette i pezzi di carta dentro il seno, prende una mano di lui e la appoggia sul seno, sotto il vestito. Restano in silenzio diversi secondi. Poi lei tira fuori la mano di lui e con due dita prende di sotto al vestito un foglietto di carta sul quale è scritta la stessa frase che abbiamo già letto. Quindi, per magia, il foglietto si è ricomposto. Burro ora è sempre più convinto dei lati magici della zingara e chiede: BURRO: Ma è vero che incontrerò mio padre? ZINGARA: Incontrerai un cane ... E quel cane avrà l'anima di tuo padre. BURRO: Quando? ZINGARA: Presto. Presto. Burro resta a guardare la zingara eccitato per tutti i massaggi che ha rice162 - Tonino Guerra
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