bottega zio, tempo. Questo è quanto le storie e i viaggi hanno in comune. Inoltre un viaggio sembra accompagnarsi contemporaneamente alla curiosità verso qualcosa di ignoto e produce per di più un'attenzione vigilante che provoca una percezione assai più intensa, dunque in viaggio si cominciano a vedere cose che a casa non si scorgevano più. Il genere letterario che preferisco sono i romanzi di viaggio dell'800, ora non esistono più, ma questo genere vive oggi nel cinema. I film possono combinare questi due elementi: le storie e i viaggi come avventure nello spazio e nel tempo; per questo motivo tutti i film sul lato A trattano di persone che sono in viaggio, perché loro e io possiamo essere più attenti a tutto quanto ci circonda. Tutti questi film dunque diventano una sorta di esplorazione e in quanto tale non funzionano granché nella logica di una storia. All'interno di una storia un film ha ben poco da esplorare. Per tornare nel concreto al film Nel corso del tempo, dopo dieci settimane ci trovavamo nel mezzo del nostro viaggio e la mia intenzione era di girare tutto il film in dieci settimane, poiché non c'erano soldi per girare più a lungo; ma dopo dieci settimane eravamo ben lontani dall'arrivare dove che sia, eravamo dunque nel mezzo di un viaggio e non c'era alcuna fine in vista. Il problema era: come finire la storia, come finire questo viaggio, o come trasformare il viaggio in una storia. La mia prima idea era di far succedere un incidente, e sono certo che è quanto sarebbe accaduto se avessimo realizzato il film in America; il produttore ci avrebbe detto: bene, avete avuto le vostre dieci settimane, adesso girate il finale. È chiaro che non potevo agire così, allora interrompemmo il film e io cercai di trovare il denaro per girare altre cinque settimane, sospesi il lavoro per due settimane per provare a pensare a un possibile finale. È chiaro che un film del genere può andare avanti per sempre, e questo naturalmente è il pericolo; è chiaro inoltre che non si può manipolare il vaggio eccessivamente e introdurre o trovare un finale che si inserisca troppo di forza in questo viaggio. Penso che anche stasera avremo lo stesso problema ... Come abbiamo terminato il film? Naturalmente, la soluzione era che in qualche modo i due uomini si separassero un'altra volta, e naturalmente la sola soluzione possibile era che giungessero a un punto in cui avrebbero dovuto rendersi conto che non potevano più continuare a vivere in quel modo. Il finale diventava molto complicato, in realtà ce n'erano quattro o cinque. La prima idea era che i due protagonisti trovassero i loro genitori; pensavo che in tal modo ci si sarebbe aperta la possibilità di far finire il loro rapporto. Girammo pertanto una lunga storia di uno dei due che andava da suo padre e un'altra lunga storia dell'altro' che voleva tornare al luogo dové era vissuto con la madre. Sfortunatamente, risultò che così il loro rapporto migliorava, mentre noi eravamo ancora piu lontani di prima dal finale: infatti all'improvWim Wenders - 145
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