Linea d'ombra - anno I - n. 3 - ottobre 1983

bottega carta geografica, specialmente se si tratta di un paese o di una città dove non sono mai stato: guardo tutti i diversi nomi e desidero arrivare a conoscerli tutti, sia le strade in una città o le città in un paese; guardando una carta geografica, finisco per considerarla un'allegoria della vita in generale. Quello che mi rende sopportabile l'osservazione di una carta geografica è il trovarvi un itinerario, un percorso per attraversare il paesaggio, o la città. È ciò che fanno anche le storie: descrivono percorsi di orientamento in un universo dove si può andare in milioni di luoghi diversi, senza arrivare in nessun luogo se non si ha una storia. Come racconto le storie nei miei film? Per parlarvi dell'aspetto pratico del narrare nella mia professione posso dirvi soltanto della mia esperienza, e per parlarne in termini molto pratici e concreti devo scrivere su una lavagna la lista dei fùm che ho realizzato finora. Ci sono due diversi gruppi di film, e tra loro una linea divisoria, che traccio perché sento che ci sono due sistemi o tradizioni totalmente differenti. C'è inoltre un passaggio quasi continuo da destra a sinistra e viceversa, ad eccezione di un solo titolo - che è stato un errore, un fùm che è stato un errore. Dovevo fare questa lista dividendola nei due gruppi per poter spiegare megli0-il problema o dilemma di cui parlavo all'inizio; ma per parlare del dilemma devo spiegare perché ci sono due categorie. Sul lato A (a sinistra) tutti i fùm sono in bianco e nero, a eccezione di Nick's movie, che comunque non appartiene ad alcuna tradizione, non so nemmeno se si tratti di un film e per questo lo metto fra parentesi. Sul lato B (a destra) tutti i fùm sono a colori e inoltre sono stati tutti realizzati a partire da un romanzo già esistente; tutti i film sul lato A invece sono stati realizzati a partire da una mia idea - idea è un termine molto vago che sta a indicare i sogni, i sogni a occhi aperti, l'esperienza. Dunque, tutti i film sul lato A sono stati realizzati senza una sceneggiatura, o meglio: progressivamente senza una sceneggiatura; mentre tutti i film sul lato B avevano una sceneggiatura molto precisa. I film sul lato A avevano una struttura molto approssimativa, per contro tutti i film sul lato B avevano una struttura drammatica molto chiusa. l fùm sul lato A sono stati girati in ordine cronologico, a partire dalla situaizone iniziale che dà inizio alla storia; tutti i fùm sul lato B sono stati girati in modo molto tradizionale, seguendo le esigenze della produzione. Per quanto riguarda i film sul lato A, non avevo alcuna idea del finale quando cominciavo a girare l'inizio; mentre di tutti i fùm sul lato B conoscevo la fine sin dall'inizio. Essenzialmente il lato A rappresenta un sistema molto aperto, laddove i film del lato B rappresentano un sistema molto chiuso e non solo rappresentano sistemi, ma piuttosto attitudini. Pertanto i film sul lato A potr~bbero rappresentare l'apertura, mentre quelli sul lato B la disciplina. Tutti i film sul lato A sono stati realizzati come esplorazioni del loro soggetto, come una sorta di ricerca. Tutti i film sul lato B conoscevano il soggetto e dovevano scoprire se il soggetto, o quanto io Wim Wenders - 141

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==