Linea d'ombra - anno I - n. 3 - ottobre 1983

La Tartaruga - edizioni NadineGordimer .&!~o NADINE GORDIMER IL BACIO DI UN SOLDATO traduzione di Marisa Caramella introduzione di Saverio Tutina dodici nuovi racconti della scrittrice sudafricana, una dichiarazione politica e letteraria di altissimo livello nel panorama della letteratura contemporanea. IN LIBRERIA A NOVEMBRE· 20121 Milano - Via Turati, 38 telefono 02/665036 discussione Roma mi dissero che era partito per Lugano dove, se volevo, avrei potuto raggiungerlo, e io non avevo una lira: la notizia della sua morte mi giunse nel '67 da una copia di "Paese Sera" che girava tra gli astanti in un'infuocata assemblea all'università di Roma, mentre parlava Natoli e dopo che Grazia Cherchi aveva concluso un durissimo intervento antiPci a nome dei "Piacentini". Forse ho rievocato l'incontro con Bunuel solo per "distinguermi": dai necrologi che ho letto, dall'elogio che tutta la meglio borghesia intellettuale ha fatto della sua opera (ma la notizia sui giornali era quasi sempre in fondo, nessuno ha osato metterla al posto, diciamo, delle ennesime trattavie di Craxi, ovviamente meno importanti). In una delle ultime interviste Breton raccontava sfiduciato di aver immaginato da giovane per i,,suoi funerali qualcosa di simile a quelli che il popolo francese, in massa, aveva decretato a Victor-Hugo, e di prevedere ormai solo qualche vegliardo un po' andato, molti professorini universitari, qualche giovane surrealista in ritardo. E così è stato. Aveva anche detto, anni prima, che il surrealismo era ormai diventato un' "arte per vetrinisti". Oggi tutti apprezzano Bunuel, anche coloro che consideravano Los olvidados una brutta copia di Sciuscià, e compresi i cultori di Castellano e Pipolo e di John Carpenter. La miseria dell'immaginario contemporaneo può tranquillamente ricuperare il maestro dell'immaginario, ma senza più avvertire la sfida che dalle sue opere continua a venire: prendendole per varianti geniali di uno spiritoso eclettismo. Rivoluzionario, reazionario, o reazionario rivoluzionario, Bunuel appare invece, oggi più che mai, inconciliabile con i turiferari dei nostri sistemi, di tutti i sistemi. Diceva nelle sue memorie di vedere quattro cavalieri dell'Apocalisse già ampiamente in azione nel nostro tempo: la tecnologia e, fast but not least, l'informazione. E non c'è nessuno che si domandi seriamente se, per caso, non avesse ragione.

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