raccontistranieri to, una totale mancanza di carità, di non riuscire ad aver figli, considerata l'età avanzata di entrambi. Ma sia loro che noi sottovalutavamo il potere della preghiera, perché entro un anno dal nostro matrimonio nacque, Winston. La nascita di Winston fu accolta come una grazia e una benedizione. Ma divenne anche fonte di ansia, perché non mi era possibile evitare di prender atto della differenza di età tra me e il bambino. Mi resi conto, per esempio, che quando Winston avrebbe compiuto trent'anni, io ne avrei avuti ottanta. Era un pensiero angoscioso, perché la compagnia dei bambini, forse per via della mia professione, mi è particolarmente cara. La mia ansia aveva anche un'altra ragione. Ed era che .Winston, negli anni più importanti della sua formazione, sarebbe rimasto privo non solo della mia guida - perché che razza di guida può essere un uomo di settant'anni per un vigoroso ragazzo di venti? - ma anche del mio sostegno finanziario. Il problema del denaro, per quanto strano possa sembrare, considerato l'inaspettato miglioramento della mia posizione e tutti i vantaggi economici da essa derivanti, occupava sia la mente di mia moglie che la mia. Perché si stava avvicinando l'età del pensionamento, e la cifra che avrei percepito sarebbe stata appena più consistente di quella con la quale avevo dovuto vivere come semplice insegnante. Sembrò allora che, come quei pellegrini il cui entusiasmo ammiro ma non posso condividere, io stessi avanzando di due passi verso la meta per tornare indietro di uno, anche se nel mio caso sarebbe più appropriato dire che stavo facendo un passo avanti e uno indietro. E così il successo si trasforna sempre in cenere nella bocca di chi lo cerca con tanto ardore, come avevo fatto io! E se avessi avuto la visione e la fede profonda di . adesso, avrei potuto capire perfino allora quanto false siano le cose di questo mondo, come allettino solo per ingannare. Diventammo entrambi, come ho detto, irrequieti. E ora la contemplazione del piccolo Winston era fonte di dolore per entrambi, perché la povera innocente creatura non poteva di certo sapere a quali sofferenze sarebbe andato incontro nel momento in cui io e sua madre saremmo scomparsi da questa valle di lacrime. La sua impotenza, la sua dipendenza erano una tortura, per me. Avevo ormai superato l'età alla quale la sottoscrizione di una polizza di assicurazione è un fatto realizzabile; e durante gli anni passati a lavorare come semplice insegnante non avevo mai potuto permettermi di farlo. Sembrò, allora, che fossi sul punto di farmi distruggere proprio dalla mia buona sorte, dai frutti stessi dei miei sacrifici. Eppure non presi in considerazione quell'avvertimento. Continuai, finché potevo, a dar lezioni private. Istituii un turno di mattina, oltre a quello del pomeriggio. Ma lo feci col cuore pesante, tormentato dal pensiero che di li a pochi anni quel privilegio e il suo V.S. Naipau/ - 113
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