Linea d'ombra - anno I - n. 2 - estate 1983

discussione ri molto rari. Chi scrive un saggio invece di una recensione non può evitare di confrontarsi col proprio mestiere, di avere non solo una posizione, ma di definirla anche, e da questo modo di procedere lettore e au~ore hanno molto da imparare. Difendo quindi una critica nel senso inglese di criticism o critique litteraire, generi che hanno più a che fare con la teoria e la filosofia che con una pubblicità editoriale a mala pena mascherata, e con un dibattito tra intellettuali più che con una sventagliata di colpi sparati a bruciapelo. Ideale sarebbe che al libro di un autore si rispondesse con un altro libro, come Sartre ha fatto con Genet. Tacerebbe così automaticamente il lamento stereotipo secondo cui alla critica non verrebbe riconosciuto il valore di genere letterario autonomo: cito solo Lessing o, nel nostro secolo, Walter Benjarnin, cui dobbiamo, tra l'altro il modello di ciò che è capace di produrre la critica. E per finire un accenno personale. Da più di diciassette anni osservo il movimento dell'industria letteraria da due osservatori diversi: quello dell'autore coinvolto in toto e quello del critico che mantiene la giostra in movimento. Ho vissuto le tentazioni del mestiere in prima persona, le sue vanità e le abitudini contro cui nessun critico possiede sufficienti difese, e tutto quello di cui ho appena detto vale quindi anche come autocritica. All'inverso, come autore, leggendo le recensioni ai miei libri ho avuto la deprimente impressione che esse trattassero di tutto ma non di quanto mi aveva interessato, spinto o motivato a scrivere. So che per molti autori è la stessa cosa. Avendo iniziato con una poesia di Goethe vorrei chiudere, da bravo tedesco, con una citazione di Schiller: Cercate il bene nell'arte? Ma siete degni del bene che solo la guerra eterna contro voi stessi produce? (traduzione di Vanda Perretta) Conferoceironia e tenerosadismo, inaffollatasolitudine... LuisBunuel Dfl ,.,lfl SOSPIRI fSTRf,.,I pagg.264lire25.000 DallaProfondaSpagna allaParigidel surrealismo a Hollywoodbabilonia . al Messicodalgrillettotacile, uneremita chehaconosciutotuttie si è fidatosolodi sestesso, avantie indietro traVecchioeNuovocontinente, inseguendo il fantasmadellalibertà. nellastessacollana g,apubbl,cat, LaurenceOlivier CONFESSIONI DIUNPECCATORE UgoPirro CELLULOIDE ~ '//1✓✓// ~// ~ -~JW11~ t/. V~, I / ''"" '',/,lh UGUGUG RIZZOLI (jl(jl(jl

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