Linea d'ombra - anno I - n. 2 - estate 1983

narrativae politica Antonio Delfini La maggioritaria Ho sentito parlare, per la prima volta, di legge elettorale maggioritaria, in un giorno piovoso del novembre 1951, al ristorante "Ardo" di Milano: mentre consumavo il primo pasto della giornata in compagnia di Gian Carlo Fusco de "L'Europeo", dell'economista Eugenio Scalfari, del liberale avv. Mario Paggi e non ricordo più chi altri. Appena sentii pronunciare la fatidica frase, " ... ma è naturale che andremo al Parlamento coi d.c. per mezzo della legge elettorale maggioritaria!", restai col boccone sospeso (ero quasi sdentato, mi avevano appena tolto qualche dente e soffrivo di stomatite): non seppi se mandar giù o sputare. Comunque, mandai giù. Ma il cuore cominciò a battermi talmente forte che, per analogia di casi, immediatamente associai quel battito - non all'emozione di una paura avuta (come, ad esempio, quando vidi, alla distanza di cinquanta metri, il Teatro Comunale di Firenze bombardato dagli Alleati il 1 ° maggio 1944) - ma all'incontro di una donna desiderata, sotto i portici di Modena nel 1926; o all' annuncio della caduta di Mussolini, alla radio, nella mia camera, il 26 luglio 1943. Queste associazioni di ricordi e di emozioni furono di pessimo gusto, e in quell'attimo ebbi anche il senso di avvertirlo: ma che cosa avrei potuto farci? Vergognarmi? Loro avrebbero dovuto vergognarsi! Tutti quelli che mi stavano di fronte e di fianco al tavolo della trattoria" Ardo" di Milano! Mi ripensai a passeggio sotto i Portici del Collegio nel lontano 1924, pochi giorni dopo l'assassinio di Matteotti: Avevo trascorso i mesi precedenti da attivo avanguardista fascista ..:sedicenne.Nelle elezioni dell'aprile ero stato persino di guardia a una sezione elettorale (La Madonnina? viale Regina Elena?) e mi ricordo benissimo che ogni tanto vedevo passare gruppi di uomini, rivestiti di bonaria e lardellosa feroda, con in mezzo due o tre disgraziati che venivano come trascinati a forza verso l'interno della Sezione: andavano a votare per la Maggioranza! - (Un disgusto sconfinato mi assali ... e stavo trangugiando del pesce al cartoccio, davanti a uno che era stato in galera, un coraggioso, un antifascista!) - Rivedo la mia soddisfazione al passaggio degli scherani con in mezAntonio Delfini - 73

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