raccontiitaliani - giovani mente indecisa. O solo lo svuotamento appena rimasta sola dentro quel paesaggio addormentato che un chiarore diffuso rendeva più irreale nell'immobilità deserta, come il viaggio ne avesse consumato tutte le energie. E la pena che ogni ritorno la prendeva, per ragioni indefinite, e adesso più di sempre che indefinito era anche il tempo che sarebbe dovuta restare. In casa non sapevano, nè la fermata della corriera li aveva destati ad affacciarsi o attendere, come succedeva i primi tempi che lei se n'era andata in città e tornava più spesso - il fratello non s'era ancora sposato e non aveva messo su casa al paese della moglie; molto più grande, quasi una piccola città, offriva più lavoro al suo mestiere da muratore. Anche per lei la partenza era stata un fatto imprevisto, una necessità da dover seguire da un momento all'altro, senza avere il tempo d'avvertire nessuno, che nemmeno per lei c'era stato un avvertimento: s'era ritrovata a chiudere le sue cose nelle valige e partire verso l'unica casa disponibile, a centinaia di chilometri di distanza. Lavorava in una maglieria, una cosa assai piccola, familiare, quattro macchine in uno stanzone d'appartamento, che due mattine avanti aveva trovato deserto, e i padroni con i mobili già imballati sul punto di caricare tutto e andarsene anche loro via dalla città, in qualche paese d'antenati disperso fra le montagne. - Non ce se la fa più, - la moglie, che insieme alla figlia maggiore lavorava nello stanzone. - Il lavoro non basta oramai nemmeno a coprire le spese, - che lavoravano, loro, anche dopo cena fino alle ore piccole, e lei spesso s'era trovata a rimanere insieme all'altra donna di parecchio più anziana e che per questo poteva farlo raramente, anche perché a casa aveva il marito e una figlia, anch'essa sempre fuori per lavoro. Restare in città, con i pochi soldi messi da parte, avrebbe tirato avanti appena qualche mese; un nuovo lavoro, in quel poco tempo, non sarebbe riuscita nemmeno a intravvederlo. Era già successo di dover cambiare, ma durante il primo periodo ch'era arrivata, oramai una ventina d'anni, e ogni volta per lavoretti di poco conto, durati anche due settimane appena. Cambiare adesso erano altre difficoltà, e perché un lavoro come quello non si trovava dietro l'angolo, e perché difficilmente si sarebbe ritrovata a vivere così alla giornata, dopo tutti quegli anni. Un'amica le aveva offerto di dividere la sua stanza in attesa d'un nuovo lavoro, ma affrontare una situazione così incerta, così all'improvviso, da ricominciare tutto da capo, non se l'era più sentita. Non tornava da qualche anno, ma sapeva ch'era rimasto tutto uguale, anche il piacere nascosto e un po' triste dei vecchi a rivederla: ogni ritorno rinfocolava anche il suo allontamento, la sua antica e irremovibile decisione di volersene andare. Anche aiutarli, in casa, in campagna, che dopo la partenza del fratello era rimasta abbandonata, coltivata nelle zone meno scomode solo perché il padre non si rassegnava Leandro Angeletti - 5
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