narrativa,teatro, cinema awisaglie di una separazione che la terrorizza. E allora rilancia: accompagna un'ultima, piccola vittima sacrificale nel labirinto di cemento del Welcome Residence, ma questa volta il Minotauro recalcitra, non ha appetito, non divora in un sol boccone la giovane preda che alla fine, in un attimo di distrazione dei due amanti, riesce a fuggire. Ma solo per poco. Miriam raggiunge il piccolo mentre sta per scavalcare il muro di cinta del villaggio, lo afferra, lo blocca e lo strozza, tra gli alberi del parco. Poi faticosamente trascina il cadaverino all'inceneritore e ce lo ficca dentro. Ma ha dovuto fare tutto da sola. Vito, paralizzato dall'orrore e dalla paura, non l'ha aiutata, non ha mosso un dito e quando Miriam rientra in casa, lui volta la testa dall'altra parte, non vuole vederla... - Non hai fatto un cazzo, ora almeno chiavami, - fa lei con infinita, supplichevole dolcezza... Vito non si muove di un millimetro e allora è lei che gli ficca una mano nei pantaloni e incomincia a masturbarlo ... niente. Per la prima volta dopo tanti mesi di sfrenate sessualità, Vito si rifiuta, si nega ... - È tutto finito! - confessa lui scoppiando a piangere. Anche Miriam scoppia a piangere. Piangono disperatamente, distanti, seduti sulle due opposte sponde del letto, come una coppia in crisi, una coppia qualsiasi che si sta dicendo addio ... I due amanti per qualche giorno non si rivedono, finché una settimana dopo il loro ultimo incontro, è Miriam che si rifà viva. È completamente trasformata: tenera, un po' triste, controllatissima, non tenta impossibili ritorni di fiamma, nè sembra provare verso il suo ex alcun rancore. Chiede solamente a Vito il permesso di portare i bambini della sua classe in visita al Residence, dopo l'orario di lezione. È tanto tempo che glielo chiedono ... - Certo, - sorride Vito, - quanti sono? - Erano ventisei. Ora sono ventidue. Vito e Miriam si sfiorano con due castissimi baci sulle guance e si danno appuntamento per il giorno dopo . ...e infatti il giorno dopo, verso le sei, finito il turno del pomeriggio, Miriam si presenta, alla testa della sua piccola truppa. Vito prende in consegna i bambini e li accompagna nei vari luoghi del villaggio: il ristorante, la piscina, l'arena per gli spettatori estivi... Udiamo solo la voce di Vito che racconta. I bambini, quei guaglioni solitamente scatenati, sono stranamente silenziosi, tesi, eccessivamente seri... Alla fine Vito li introduce nella grande cave del neght. Miriam gli propone di mettere in funzioni l'impianto della musica e delle luci. Vito obbedisce e fa partire un nastro di musica rock. Nel balenare delle luci psichedeliche i due ex amanti si mettono a ballare, circondati dai bambini che li Giuseppe Bertolucci - 59
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