narrativa,teatro, cinema improvvisamente ... Miriam non crede ai suoi occhi. Laggiù, sul fondo della piscina vuota, Vito e Mauro sono seduti vicinissimi e Mauro tiene una mano tra le gambe di Vito ... sì, certo, lo sta masturbando. Altro che sperimentare il suo talento di padre! Il suo talento di sporcaccione, ecco quello che Vito sta sperimentando. Miriam, non vista, scende nella piscina e, con le gambe tremanti, si avvicina. Il suo piede urta qualcosa: è la pistola di Vito. Acciecata dalla gelosia e dalla rabbia, Miriam raccoglie l'arma, si avvicina alle spalle dei due e esplode due colpi contro la nuca di Mauro. La testa del ragazzino va in mille pezzi come un vaso di coccio. Vito, esterrefatto, strappa la pistola dalle mani di Miriam ... - Sei pazza! - Non dovevi farlo, porco! - urla Miriam disperata. I due amanti si insultano, si picchiano, si sputano addosso, ma alla fine, in nome della complicità criminale e dell'amore eterno, fanno pace: il corpicino del povero Mauro finisce nell'inceneritore delle immondizie, mentre il seme di Vito finisce nella mano di Miriam che porta a termine la masturbazione interrotta. Quel folle gesto omicida non è che l'inizio di un'allucinante vortice di sangue. Ricattata da Vito, che minaccia di denunciarla per l'assassinio di Mauro, Miriam è costretta ad acconsentire alle richieste del suo amante. Nel giro di un mese, la maestra porta al Welcome Residence altri due scolaretti che, dopo aver soddisfatto i perversi appetiti di Vito, fanno la stessa orrenda fine di Mauro. E, ogni volta, è lei, Miriam, che si occupa di eliminare le piccole vittime. No, non è Vito che la costringe, è lei che lo vuole. Ha scoperto la gioia di uccidere, il piacere di giocherellare con la vita degli altri come il gatto col topo. Così la perversione di Miriam si rivela ben più tragica e sconvolgente di quella di Vito. Un abisso separa la carica distruttiva di lei dalla sfacciata, ma in fondo innocente, pederastia di lui. Vito si rende conto di quell'abisso e la mostruosa, animalesca libidine omicida di Miriam incomincia a ripugnargli, a fargli paura ... Intanto, col passare del tempo, una specie di psicosi collettiva si impadronisce della gente del luogo: tre bambini sono scomparsi senza lasciare tracce e gli inquirenti brancolano nel buio, finché un giorno, chissà perché (forse per un pettegolezzo o per una voce non controllata) improvvisamente la polizia si presenta al Welcome Residence per una perquisizione: naturalmente non emerge nulla di compromettente, ma Vito rimane così scosso che, con una serie di scuse e di bugie, cerca di interrompere la relazione con Miriam, almeno per qualche tempo. Miriam non è stupida e capisce e teme che quelle siano solo le prime 58 - Giuseppe Berto/ucci
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