racconti italiani - giovani razzi per guardare. le stelle. sul tetto delle case . ... carissimo il signor padrone ... ha i suoi problemi ... certo ... problemi di stelle.. .le casse da trasportare non gli interessano ... certo certo ... è troppo in alto lui. ..sa parlare ... dire cose importanti ... facciamo silenzio... parla da solo ... eh già come l'altro ... anche lui i suoi problemi. ..sì. . .i problemi dell'idiota .. .importantissimi!. ..silenzio ... non bisogna disturbarli. ..son cose troppo importanti ... meglio occuparsi delle casse.. .lasciarli in pace ... discutere fra loro ... solo ci sarà un po' di rumore ... scusate ... se disturbo .. .i vostri pensieri le vostre discussioni ... un po' di pazienza eh già ... per il vostro servitore poverino non sa parlare lui però sa trasportare le casse ... guardate ... che strano ... è fatto così. .. sì. qualcuno ha detto sì. adesso vengo. stavo pensando. le stelle. i sentieri delle stelle. proprio come le formiche. proverei ancora. a contarle. sì. volentieri . .. .tutto quanto è stato scritto e chiosato ... soltanto per un Libro Azzurro ... tutto il mio impero per un Libro Azzurro .. .la mia risata lei almeno raggiungerà le Stelle... mai più nulla da temere ... adesso sì chiamami padrone ... senza più dubbi sono io il padrone che ti ordina: voglio ascoltare la canzone delle tre Stelle tutte e tre lucenti e belle...grida ... sfido questa primavera a urlare più forte a entrare qua dentro: l'invito è a devastare ... e per primi tutti i miei colori e più forte di tutti lui: il traditore ... il Cilestrino ... . ..gli piacciono i colori al padrone ... sì. ..ne parla sempre ... vede le stelle di notte e di giorno ... di certi fatti non si ricorda più ... già ... non conviene... signor padrone se permette vorrei ricordarle certe cose ai tempi dei tempi ... sì. ..certi fatterelli .. .lei mi considerava ... più di un servitore... molto di più ... guanti bianchi se ben ricorda ... portavo i guanti bianchi ... avevo una certa qual posizione ... non so se mi spiego ... e un'uniforme bianca con i bottoni d'argento ... vede che buona memoria... per ricordare i bei tempi ... e quello che venuto è dopo ... eh già ... dirigevo i lavori .. .io ... nel palazzo ... nel parco ... un palazzo come ce n'erano ai bei tempi .. .il parco era così grande ... da perdersi dentro ... vero signor padrone? perdersi ... proprio così. .. tra i cespugli e gli alberi e i sentierini ... non so se ricorda quel sentiero in mezzo alle viti... sì. ..con l'uva matura da tutte le parti. ..un sentiero come un altro ... signor padrone ... scommetto che ti ritorna la memoria ... così. ..un po' per volta ... piano piano ... se potessi entrare ancora nelle tue stanze come ai bei tempi. .. forse te lo racconterei meglio... proprio dentro i buchi delle orecchie ... così non potresti dire di non sentirmi ... è diventato un poco sordo il signor padrone .. .in questi DanieleGorret - 49
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