Linea d'ombra - anno I - n. 2 - estate 1983

racconti italiani - giovani anch'io cominciavo a preoccuparmi. Rod si accorse così che stava morendo. Dipende dai punti di vista e lui entrò in quello. Quando giravamo di notte attorno all'isolato di London gli veniva in mente di quando ancora non sapeva di essere seguito da qualcuno che divorava le sue uova. Di quando non sapeva di non avere futuro. Adesso sì. Rod sentiva un rumore, mi fermava appoggiando delicatamente il braccio sul mio, in un esasperato gesto d'amore, e mi diceva con gli occhi luccicanti: Li senti? Si guardava spesso allo specchio adesso: diceva di sentire dei mutamenti. Era vero, era naturale. Stava invecchiando come altri milioni di persone che contemporaneamente a lui sottostavano al procedere dei giorni. Ma lui non poteva riprodursi in nessun modo, e mentre gli altri si accrescevano di figli, di grasso e di esperienze lui, semplicemente, sentivadi morire sempre più solo. Si guardava spesso le mani. Si trovava la pelle squamosa. Il freddo lo paralizzava. Se gli parlavo di un buon medico mi guardava con una grande freddezza, con cattiveria. Non potevo insistere. Non era vero, ma era vero: Rod era un rettile. Si compiaceva di verificare. Amava uscire mezz'ora prima del tramonto e sentirsi via via raffreddato e impotente. Si nascondeva in qualche angolo, carezzava le pietre che conservavano un po' di caldo del sole. Si immobilizzava. Verificava, poi contento mi chiamava per finire la serata in qualche bettola. Fu qui che capimmo finalmente di essere nemici. lo sapevo di avere il cibo al sicuro nei supermarket, mentre lui temeva la notte e il freddo. Questo era più forte di London. Ciò nonostante non aveva che me per tradire e spesso lo faceva; io fingevo di essere dalla sua parte per amore di lui, per odio di me e per cattiveria. Ma bastavano poche birre perché ci guardassimo negli occhi e intravvedessimo l'abisso. Io sarei sopravvissuto come un topo di fogna. Avrei messo gli occhiali, stavo diventando grasso. Mi adattavo. Sapevo il latino e lo insegnavo ai figli dei ricchi. Io sarei sopravvissuto da topo ma Rod sarebbe morto da solo. Questo dava alla nostra amicizia un'aria di confine. El Paso. Pat Garret. Billy the Kid. Rod non voleva credere che prima o poi lo avrei ucciso senza rimpianti, ma lo sapeva con certezza. Così ci trovavamo ai margini di questo infernale doppio tradimento a consumare le briciole della nostra fraternità bastarda, impossibile. Io pagavo l'acqua di fuoco e altro per avere un po' di riconoscenza, per consumare un po' della stima che avevo di lui, per entusiasmarmi all'ombra della sua grandezza, del suo rifiuto a difendersi. Divenivo il Claudio Lo/li - 3 7

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