racconti italiani - giovani sembrava di avere un'idea e scriveva due versi che la mattina dopo stracciava. Fu così che Rod lentamente lasciò perdere e ritornò a London. Quando il suo successo era buono lasciò lentamente perdere e ritornò a London. Fino alla fine. Mi è venuto in mente adesso che scrivere di qualcuno è sempre un atto di viltà e di grande amore. Chi scriveè peggiore dei personaggi che lo hanno ispirato. È sempre una difesa, un farsi grandi all'ombra di qualcuno che ha avuto veramente esperienza della vita. Che se l'è bruciata con allegria o con tristezza. Che l'ha barattata senza curarsene troppo. Forse è per questo che gran parte dei racconti sono raccontare la propria vita. È l'ultimo inganno. Un giorno Rod mi mandò questo biglietto: Da sempre era stato buio in quella stanza. Qualcosa accese la luce, la luce si accese: non ero solo, e mi stupivo, chi era che mi stava fissando? Provai a pensarci, ma fu inutile: dopo pochi secondi la luce si spense di nuovo, per sempre. Stavo pensando al suicidio per sonno. Era un'idea che mi affascinava. Non un sonno chimico che disintegrasse il cervello e mi stroncasse il cuore, ma un sonno naturale e volontario. Che mi portasse a una consumazione gentile, a un'assenza. Già sceglieredi morire mi sarebbe sembrato volgare. Rod mi disse una volta che fino a poco tempo prima non aveva avuto nessun problema: la notte, il giorno non passavano, non si guardava mai allo specchio: era Rod, da quando era nato da una donna infelice. Ma non si accontentava, disse, di rivivere nel ricordo delle sue cravatte, la nostalgia non era una cosa orgogliosa ma una viltà che non era adatta a lui. Se bisognava morire bisognava farlo con dignità. Eravamo all'inizio di una nuova era da cui lui era irrimediabilmente escluso. Non pellerossa, disse, rettili. Striscerai sul tuo ventre. L'evoluzione dei rettili assunse molte forme. Per la prima volta le uova furono fecondate nel corpo della f emmina. Degradare l'atto amoroso. Per centoventimilioni di anni i rettili ebbero il sopravvento. Ce n'erano di quelli magnifici. I dinosauri dominarono il mondo, forti di forme e dimensioni che non furono mai uguagliate, nè prima nè dopo. Brontosauro, il sauro-tuono. I primi mammiferi erano esserini non più grandi di un topo. Non parlava più ormai che di questo. Io del resto non avrei voluto sentirlo parlare d'altro che dei rettili. Mi facevo bello dei suoi deliri: li ripetevo in giro per far credere che ero un uomo con dei pensieri. Ma con me non ci cascava nessuno. Rod sta diventando pazzo, dicevano. Ammetto che 36 - Claudio Lo/li
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