discussione Maurizio Flores d' Arcais Appuntiper un saggio sul "post-'68" Il "post-'68" è caratterizzato da un profondo vuoto culturale e da un'assoluta insufficienza strategica - sul piano politico - della Nuova Sinistra. È interessante notare come questa condizione non ha ancora spinto nessuno a un'analisi, a un bilancio critico del '68 - una data che gruppi, movimenti e singoli individui considerano altresì una sorta di "anno zero". Il "prodotto" del '68 è oggi davanti agli occhi di tutti. Demoliti i valori offerti dalla società, le masse giovanili si trovano in condizione di disgregazione, disorientamento, assenza di valori positivi; il loro disprezzo per la cultura "borghese", in nome di una mai specificata ''controcultura'', si risolve semplicemente nel rifiuto della cultura tout-court; la droga è per molti l'unica alternativa possibile. Dall'altra parte, i "militanti" che non hanno ceduto al riflusso, sono inquinati di settarismo, di dogmatismo, di spirito di parrocchia e anch'essi di un ripudio della "cultura" in nome della "politica". A questo punto c'è da chiedersi se le ragioni di Pasolini vadano ricercate soltanto nel suo egocentrismo o trovino anche una radice reale (analizzare gli articoli raccolti negli Scritti corsari). Per la prima volta nel '68, masse enormi di giovani divennero protagoniste di un movimento che poneva sul tappeto in primo luogo la domanda di una nuova condizione, qualitativamente parlando, della vita, l'esigenza, se non ancora il progetto, di una rivoluzione totale. Per la prima volta in quell'anno la dimensione "politica" e quella ''esistenziale'' si posero insieme, o almeno si pose il problema di una riunificazione dei due termini. Nel movimento del '68 confluirono motivi eterogenei: - la tendenza "beat" (di cui è necessario analizzare il retroterra culturale nell'esperienza americana e inglese, gli chansonniers francesi (Brassens), e l'influsso che quei fenomeni ebbero da noi) - la tendenza politica di minoranze interne al movimento operaio (trozkisti, maoisti, operaisti ecc.) La "riunificazione" non avvenne. Dal punto di vista politico mancò una reale rottura con la tradizione dei partiti comunisti - la rottura avvenne soltanto sulla MaurizioFloresd'Arcais - 233
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