Per te non ci sarà più guerra Stènditi e dormi qui per terra E quando giunse perentorio L'ordine d'interrogatorio E uno in calzoni alla zuava Che contro di te predicava Politica e tutto il resto Sbraitando in perfetto tedesco Finché nel tono più ossequiente Obiettai - lui non ne sa niente Poi non sapevo più che fare Tutta una notte da sbarcare Entrati nel deserto albergo Di stucchi e specchi superbo Ti comandai -.su, fatti un bagno Mein Genosse mio compagno E ti ridiedi la cintura Sacco di sonno e di paura Almeno tu lo potrai dire Con te fui proprio gentile E non sapevo - caso arcano Che di Emma eri paesano Sottocane Poi che fu appena un cane L'unico che mi abbia Capito bene - pronto A darmi la sua rabbia E poi che l'ho venduto In cambio di chiacchiere Lasciato andar via Senza motto nè saluto poeti italiani GiovanniGiudici - 195
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