poeti italiani GiovanniGiudici Trattativa Mi spinge dal dentro Del petto - animale di casa Raspa allo sbarrato portone da un buio Che intuisco - vuole entrare Anima vagabonda in assenza di suoni Senza più chi gli risponda Giù nel freddo ad aspettare Tenta però trattative - Ai tuoi anni ero già morto Tu sei una specie di risorto In confronto al mio scheletro - Ti prego scambiamoci almeno Il poco che a spiegare mi basterà Poi tornerò a Cartagine poi vedremo Quasi fosse la mano Che da uno specchio di vuoto Vuole bucare il vetro toccarmi al di qua Dove mi scanso fuori dalla sua luce - O assopito d'inverno nel bianco pomeriggio L'immagine a sfiorarmi accorsa via Dal bel volto che altrove sta Wiittke Almeno tu lo potrai dire Con te almeno fui gentile Sacco di merda e di vendetta Sbattuto dalla camionetta A me che finalmente ero Proprietario d'un prigioniero da «Akt» Giovanni Giudici - 193
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