Linea d'ombra - anno I - n. 2 - estate 1983

bottega 5) Il romanzo è composto come un pezzo musicale, che consiste, secondo il principio di un tema e di variazioni, nella elaborazione di un tema. L'unità di un romanzo è data da alcune parole di base, che gradualmente acquistano la forza di concetti filosofici. Nello Scherzo comprendono lo "scherzo" stesso "l'età lirica" "devastazione" . ' ' ' "verdetto", "oblio", e così via. Oltre a queste "parole-concetti" un romanzo sviluppa alcune situazioni di base o immagini. Nello Scherzo includono l'idea di mistificazione o l'immagine del volto nascosto (Jaroslav non riesce a riconoscere suo figlio, Ludvik non riesce a riconoscere Lucia, Helena non riesce a vedere attraverso la maschera di Ludvik). Un romanzo, al pari di un pezzo musicale, risulta composto di singole sezioni, ciascuna delle quali costituisce un tutto autonomo col suo proprio ritmo, tempo e articolazione. Nello Scherzo ogni sezione ha la sua propria sintassi e la sezione finale è composta con 3 contrappunti. 6) Lo Scherzo si articola in 7 sezioni. Nel periodo in cui lo scrissi non diedi al numero nessun particolare pensiero. Col tempo ho scoperto che quasi non posso scrivere un romanzo in altro modo. Persino Amori ridicoli ha 7 parti, e se gli editori americani non avessero cambiato l'ordine delle storie (solo il cielo sa perché lo hanno fatto) presenterebbe .una chiara prefigurazione del Libro del risoe dell'oblio. Nel mio ultimo libro, che sto finendo proprio ora, ho fatto tutto quello che potevo fare per variare la composizione. Ma senza esito. Ora capisco che ciò che forma il progetto architettonico di un'opera è qualcosa che lo scrittore si porta dentro di sè come un'ossessione; è un archetipo, l'irriducibile modello della sua personalità. IV Scrittori che mi hanno influenzato? Solo dopo aver completato Lo scherzo cominciai a formulare un'estetica del romanzo e a mettere insieme, a posteriori com'era, un pedigree letterario. Scorre nel seguente modo: Platone: i personaggi definiti da ciò che pensano del mondo. Rabelais: un'illimitata euforia di fantasia che tutti portiamo con noi come un ricordo del paradiso perduto. T. Sterne e D. Diderot: la forma del racconto come commedia. F. Nietzsche: l'arte dell'aforisma. Il modo in cui lo scrittore deve filosofeggiare. Allora la contemplazione procura al romanzo il massimo grado di bellezza. F. Kafka: l'alchimia che combina la libera immaginazione dei sogni con una analisi precisa del mondo moderno. H. Broch: il romanzo combinato con la filosofia. I68 - Milan Kundera

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