Linea d'ombra - anno I - n. 2 - estate 1983

bottega do. È questo che fa del vivere una cosa fatta da loro. Niente altro è differente di questo quasi chiunque può essere certo. Il tempo durante e il tempo di e il tempo in quella composizione è il fenomeno naturale di quella composizione e di questo forse tutti possono essere certi. Nessuno pensa queste cose quando stanno facendo quando stanno creando quella che è la composizione, naturalmente nessuno pensa, cioè nessuno formula finché ciò che deve essere formulato è stato fatto. La composizione non è li, ci sarà e noi siamo qui. Per noi naturalmente questo è successo un po' di tempo fa. L'unica cosa che è differente da una volta all'altra è quello che si vede e quello che si vede dipende da come ognuno fa tutte le cose che fa. Ciò rende molto differente la cosa a cui guardiamo e ciò ne fa quello che ne fanno quelli che la descrivono, cioè una composizione, che confonde, rivela, è, pare, piace così com'è, ed è questo che fa che ciò che si vede sia come lo si vede. Nulla cambia di generazione in generazione tranne la cosa vista e questo è una composizione. Ora i pochi che fanno scrittura mentre viene fatta e bisogna notare che i più decisi tra loro sono quelli che si preparano preparando, vengono preparati nel modo in cui il mondo intorno a loro può essere preparato e si prepara a farlo in questo modo e così se siete d'accordo vi dirò di nuovo come succede. Naturalmente uno non sa come sia successo finché non ha finito da un pezzo di cominciare a succedere. Ogni periodo del vivere differisce da ogni altro periodo del vivere non nel modo in cui la vita è ma nel modo in cui uno la dirige e questo è genuinamente parlando la composizione. Dopo che la vita è stata diretta in un certo modo tutti la conoscono e nessuno la conosce, a poco a poco, nessuno la conosce fintanto che nessuno la conosce. Anche in arte chiunque componga non conosce la composizione, essi dirigono la vita e ciò fa sì che il loro modo di comporre sia quello che è, fa sì che la loro opera si componga nel modo in cui si compone. L'influsso e gli influssi sono gli stessi di quelli di tutti i loro contemporanei solo bisogna ricordare che l'analogia non diventa ovvia finché come ho detto la composizione che è tipica di un certo periodo non abbia assunto caratteri così pronunciati da potersi dire passata e la sua composizione artistica un classico. Ed ora per cominciare come per cominciare. La composizione non è li, ci sarà e noi siamo qui. Per noi naturalmente questo è successo un po' di tempo fa, c'è qualcosa da aggiungere. Non so per certo quanto vi sia noto il mio lavoro. Varrebbe forse la pena che ve lo raccontassi per intero. Quando cominciai a scrivere scrissi un libro che si chiama Tre vite che ho scritto nel 1905. Ho scritto la storia di una negra che si chiama Melanchta. In questa storia succedono e risuccedono e cominciano e GertrudeStein - 159

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