Linea d'ombra - anno I - n. 2 - estate 1983

bottega Per un lunghissimo periodo tutti rifiutano e poi quasi senza interruzione quasi tutti accettano. La rapidità del cambiamento nella storia dei rifiutati in arte e in letteratura è sempre stata sorprendente. Ora nel voltafaccia relativo alle arti l'unica difficoltà è questa. Quando viene accettata, la cosa creata grazie a quella accettazione diventa un classico. È un fenomeno naturale un fenomeno naturale piuttosto straordinario il fatto che una cosa accettata diventi un classico. E quale è la qualità caratteristica di un classico. La qualità caratteristica di un classico è che è bello. Ora naturalmente è senza dubbio vero che un'opera d'arte più o meno di prim'ordine è bella ma il problema è che quando quell'opera d'arte di prim'ordine diventa un classico perché è accettata l'unica cosa che importa da quel momento in avanti per la maggioranza degli accettanti la stragrande maggioranza, la maggioranza più intelligente degli accettanti è che essa sia così straordinariamente bella. È chiaro che è straordinariamente bella, solo che finché resta una cosa irritante fastidiosa stimolante allora ogni qualità di bellezza le viene negata. È bella naturalmente ma prima le si nega ogni bellezza e poi tutta la sua bellezza viene accettata. Se fossero un po' meno indolenti si renderebbero conto tutti che la bellezza è bella anche quando è irritante e stimolante non solo quando è accettata e classica. E naturale che una volta che è diventata bella è estremamente difficile niente lo è di più che riandare con la memoria a quando non era bella. Questa cosa che rende tanto più difficile accorgersi della bellezza di un'opera nel periodo in cui viene rifiutata, impedisce a ognuno di rendersi conto che erano convinti che ogni bellezza le fosse negata, una volta che l'opera è accettata. Con l'accettazione del senso del tempo arriva automaticamente il riconoscimento della bellezza e una volta che la bellezza è accettata la bellezza non delude mai nessuno. Cominciare sempre di nuovo è una cosa naturale anche quando c'è una sene. Cominciare sempre di nuovo e ancora di nuovo a spiegare la composizione e il tempo è una cosa naturale. A questo punto è chiaro che tutto resta lo stesso tranne la composizione e il tempo, la composizione e il tempo della composizione e il tempo nella composizione. Tutto resta lo stesso tranne la composizione e siccome la composizione è differente e lo sarà sempre tutto non resta lo stesso. Tutto non resta lo stesso dal momento che il mentre della composizione e il tempo nella composizione è differente. La composizione è differente, questo è certo. La composizione è la cosa vista da tutti quelli che vivono nel tipo di vivere che vivono, sono loro il comporsi della composizione che nel tempo in cui vivono è la composizione del tempo in cui stanno viven158 - Gertrude Stein

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