raccontiitaliani - giovani sforzo con cui andava avanti, - e tornare a prenderlo. - Anche perchè ad ogni passo cadeva acqua anche dalla conca e per casa ne avrebbe riportata la metà. - Non ci sei più abituata. - Lei, invece, ancheggiava incredibilmente leggera sotto la sua, la testa e il collo fermi, senza una goccia che schizzasse; se non l'avesse vista riempirsi pochi istanti prima, non avrebbe avuto dubbi che fosse vuota. La resistenza della donna era certo questione d'abitudine, ma aveva anche, in contrasto con la gracilità del corpo, una forza e una durezza alla fatica sorprendenti - la ricordava intere giornate a raccoglieree legare il grano su terre con pendenze da capre, a caricarsi ceste d'uva in testa in un via vai lungo filari molli per l'acqua dell'autunno, a zappare e raccogliere settimane di patate, impolverarsi nel sudore di trebbiature asfissianti; lei non era ancora una donna, e questi lavori stagionali erano occasioni di giochi interminabili, sebbene ci fossero continue sgridate e richieste minacciose di dare una mano. Quando potè liberarsi del peso, ch'era cresciuto sempre ad ogni passo, e depose la conca sul muretto delle scale, la testa conservò la forte sensazione dello schiacciamento anche nel ritorno col secchio che aveva abbandonato sulla strada. La donna aveva proseguito verso la casa, lasciandola con un vago sorriso per le sue difficoltà e promettendo una visita nel primo pomeriggio. - T'ho vista ieri in paese, - era scesa in mattinata a far compere nella piccola bottega, chiusa come sempre che bisognava chiamare dalla strada o salire la scala interna per farsi sentire. - Non t'ho riconosciuta subito, e nemmeno volevo crederci per la sorpresa. Non andavi neanche di fretta, com'era tuo solito, gli anni addietr.o, che pareva sempre ti dovessero scoppiare i sassi sotto i piedi. Non ti spaventano più queste quattro case, o è stata solo un'impressione? - L'uomo aveva cominciato a parlare quando ancora la motocicletta era accesa, fermo sulle gambe divaricate e come piantate sull'asfalto, sotto di lei seduta sul pianerottolo della scala; e aveva continuato poi mentre ne scendeva e la issava sul cavalletto senza sforzo, s'awicinava mettendo un piede sul primo gradino, la destra tesa ad appoggiarsi sullo spigolo. Aveva seguito il rumore scoppiettante su per la strada brecciata, come le altre due ch'erano salite poco prima ed erano passate con gli uomini sopra, storti nelle pose buffe in cui li aveva sempre visti, le gambe divaricate e la testa impennata rigida. La domenica, chi era motorizzato raggiungeva qualche paese vicino, sempre lo stesso chi aveva delle conoscenze o dei parenti, o aveva consolidato una relazione; dove capitava una festa o soltanto per una partita all'osteria, una bevuta in una cantina di qualcuno, o anche per affari gli altri, insofferenti di cambiare aria una volta ogni tanto. Leandro Angeletti - 13
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