Linea d'ombra - anno I - n. 2 - estate 1983

raccontistranieri mente cattivo. La nebbia ci volteggiava intorno come un fumo freddo. Avrei voluto che fosse una notte limpida, perché quella nebbia dell'est sembrava fatta apposta per quel misantropo di mio fratello. E sapevo che il lamento delle campane delle boe suonava alle sue orecchie come grida strazianti di creature viventi in procinto di annegare, anche se qualunque marinaio sa bene che le boe sono installazioni necessarie e sicure, così come sapevo che la sirena antinebbia del faro significava per lui imbarcazioni alla deriva e disperse, e che in questa luce avrebbe interpretato perfino la musica vivace del ballo. "Vieni dentro, Tifty" gli dissi, '' e balla con tua moglie, o trovale qualche cavaliere.'' "Perché dovrei?" rispose. "Perché dovrei?" Poi si avvicinò a una finestra e guardò dentro la sala da ballo. "Ma guarda" disse. "Guarda h " c e cosa ... Chucky Evans aveva trovato un pallone e stava cercando di organizzare una mischia da football nel mezzo della pista. Gli altri ballavano una samba. E io sapevo che Lawrence stava guardando con disgusto quella gente, con la stessa espressione con cui aveva osservato gli infissi rovinati della nostra casa, come se vedesse li una perdita e un insulto del tempo, come se, col nostro desiderio di essere spose e giocatori di football mettessimo a nudo il fatto che, lasciate alle spalle le luci della giovinezza, non eravamo stati capaci di trovarne altre più avanti, e che, abbandonata ogni fede e principio, eravamo divenuti sciocchi e patetici. E il fatto che Lawrence pensasse queste cose di tante persone gentili e felici e generose mi faceva infuriare, mi ispirava un'avversione così innaturale che ne sentivo vergogna, perché Lawrence è mio fratello e un Pommeroy. Gli misi un braccio sulla spalla e cercai di costringerlo a entrare, ma lui resistette. Ritornai in tempo per la "grande sfilata", poi, dopo che erano stati premiati i migliori costumi, furono liberati i palloncini. La stanza era surriscaldata, e qualcuno aprì le grandi porte che davano sul pontile, così che il vento dell'est passò per la sala e uscì, portando con sè sul molo e poi nell'acqua la maggior parte dei palloncini. Chucky Evans corse dietro ai palloncini, e quando vide che finivano oltre il pontile e cadevano in acqua, .si spogliò e si tuffò in acqua. Poi si tuffò Eric Auerbach, e si tuffò Lew Phillips, e anch'io mi tuffai. Sapete coma va a finire una festa dopo mezzanotte, quando la gente comincia a tuffarsi in acqua. Recuperammo la maggior parte dei palloncini e quando fummo asciutti ritornammo a ballare e non ritornammo a casa fino al mattino. Il giorno seguente era quello della mostra floreale. Mamma, Helen e Odette partecipavano tutte. Facemmo una colazione veloce, poi Chaddy accompagnò in automobile alla mostra le donne e i bambini. Io feci un sonnellino, e verso la metà del pomeriggio presi il costume 147 - fohn Cheever

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