raccontistranieri doluta chioma divisa nel mezzo, dalla mistica barba acconciata dal barbiere, dalla tunica inconsutile disegnata con arte sartoriale; quando mi confrontavo con lui mi sentivo inferiore e crebbi così con dei dubbi nei miei confronti mentre il piccolo Wundt era sempre soddisfatto di sè, ruttando giudizi, imbottito di certezze, ragionevole nelle opinioni e convincente negli argomenti banali, sicuro di piacere; e piacque; circa a tredici anni ebbi la passione fatale per una teenager che a me preferì Wundt Junior; con una fedeltà tipicamente canina, non riuscii a smettere di pensare a lei, lasciandomi portare perciò alla disperazione e all'ossessione conseguentemente depressiva e suicida; leggendo in italiano l'Orlando Furioso identificato Wundt con Medoro, principe moro amato da Angelica che io, Orlando, amavo invano fino al punto di trovare rifugio nella pazzia; nel giorno del compleanno di Angelica mi recai al laboratorio wundtiano e presi una pozione di quella ombrellifera che troncò la vita di Socrate e che nel caso mio sarebbe bastata a liquidare una intera famiglia; non fu difficile, nè ebbi vertigini precipitando nel tunnel del limbo nelle cui oscurità caddi accanto ad un lago dove andai a bere, carponi, poiché d'improvviso la sete si era fatta furente e non ero più capace di tenermi diritto; nello specchio rosso delle acque, illuminato da alte fiamme, vidi con terrore riflesso il mio nuovo volto, il mio nuovo corpo; ma ben presto incontrai quel fratello che ieri le ho presentato, e mi spiegò chi siamo, come funzionano i mondi inferiori, con la concessione di ritornare alla superficie ogni notte a titolo strettamente volontario, o alla vera vita se ne troviamo qualcuna vacante; li nel limbo dimorano coloro che la falce ha mietuto in tenera età, che non riusciranno a nascere, i morti alla nascita, i non purificati dalla fonte battesimale; non appena venni a conoscenza della mie origini, decisi di percorrere l'outre-tombe francese per perseguire i passi del mio vero padre, al quale tuttavia non ho mai rivolto parola perché non gli perdono ciò che ci aveva fatto; seguii i suoi passaggi per saloni e boudoirs, frequentai di nascosto le serate di madame de Warens, sua seconda madre e prima amante a Charmettes, preambolo prepuziale ad una serie di complesse relazioni con donne di cui fu protetto e protettore, come confessò madame d'Epinay, altra sua matrigna di letto, con cui coabitò a Montmorency; passai piacevoli serate nel palazzo del marchese di Girardin a Ermenonville dove mio padre ebbe la tranquillità necessaria per scrivere sui governi della Polonia in quel momento ingovernabile e sulle disuguaglianze tra i popoli, che generano guerre, provocano frustrazioni ed odi, causano invidie incurabili; ciò lo rese sospetto di sovversione agli occhi della classe aristocratica e di reazione da parte dei letterati che criticavano in lui il ritorno alla religione detta della natura, la scelta dei valori detti borghesi; assistetti ad interminabili discussioni ideologiche e teologici dibattiti, così inutili, che nei miei giorni limbici decisi di dedicarmi allo studio della storia per meglio ca130 - Almeida Paria
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