Linea d'ombra - anno I - n. 2 - estate 1983

raccontistranieri E tu sarai k.o., gridò lui. Ma si può sapere cosa vi ha preso, chiesi io. Lei ha bisogno di un pretesto, urlò Robert. Alla signora non dispiace aver due uomini a letto, ma dopo un po' la coscienza borghese le rimorde. E allora deve ben trovare una scusa. Sophie si mise a piangere. No, non si tratta di coscienza borghese o meno. Il fatto è che non abbiamo alternativa. Lui deve tornare in fabbrica, io da mio figlio e in ospedale, e tu continuerai a girare e a inventarti sempre qualcosa di nuovo. Non parlammo più e ci rivestimmo. Andai al fiume per fare il bagno e, tornando, li vidi vicino al tr~nco d'albero che si baciavano. Tornai m acqua. Quella sera decidemmo di ritornare a Berlino. Ma prima andammo al cinema, a vedere un lungo film sulla rivoluzione. Lei mi teneva la mano e non diceva nulla. Ci stavamo incamminando verso la stazione quando mi accorsi d'aver perso la carta d'identità. Attraversai di corsa la città e la ritrovai sulla spiaggia. Improvvisamente sentii tutta la stanchezza. Volevo riposarmi solo qualche minuto ma mi addormentai e mi svegliaiche era già buio. Ritornai di corsa; le strade erano piene di gente. Mi facevo avanti a spintoni e i passanti mi gridavano dietro risentiti. Nella sala d'ingresso della stazione tutte le panchine erano vuote. La giornalaia non aveva visto Sophie e Robert. Mi sembrava di sentire ridere e vociare, da qualche parte. La carta d'identità, che tenevo in mano, era ora tutta umida dal sudore. Corsi sulla banchina. Vidi Robert, con un ragazzo dai capelli neri e dal vestito chiaro, seduto su una panchina. Mi avvicinai, ma non si accorsero di me. Sto andando da mia sorella, diceva il ragazzo coi capelli neri. Vengo dall'Ovest, da Stoccarda. Lei, dopo la guerra, s'è sposata, è venuta a stare qui, e lavora come veterinaria in un paesino. E lei di dov'è? Di Berlino, rispose Robert. Ma le città tedesche non sono niente in confronto alla Spagna. Può darsi, disse Robert. Mi scusi, fece il ragazzo, ogni volta che vengo qui dimentico che voi non potete uscire. Sento di aver cattiva coscienza quando, qui all'Est, racconto dei miei viaggi. E mi creda, spiace anche a me. Ah sì, disse Robert. Il ragazzo rise. Che cosa fa lei, chiese. Che lavoro fa, intendo. Tornitore, disse Robert. È attivo nel partito~ chiese. No, rispose Robert. 116 - Thomas Brasch

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