raccontistranieri Robert cominciò a parlare: Chiediamo che la proiezione continui. Se in sala si sono formate due fazioni, d'ora in poi la prima s'impegnerà a non discutere più; da parte mia invito la seconda fazione, dopo il film, a un incontro con noi in latteria. Non è mai successo che un film abbia diviso il mondo. Robert salì in piedi sulla poltrona e ci risiedemmo. Bravo, gridarono alcuni e un forte applauso si propagò tra le file. Il direttore della sala si strinse nelle spalle, fece un cenno con la mano e se ne andò. La luce si spense lentamente e il film ricominciò. Gli spettatori che prima avevano protestato cercavano ora un pretesto per coinvolgere i propri vicini in un'ennesima discussione, ma questa volta non ottennero alcuna risposta. Allora, uno dopo l'altro, si alzarono e se ne andarono. Anche quello seduto poco distante da me uscì. Non la passerete liscia voi due, disse allontanandosi. Non finirà certo così, gridò un altro e uscì sbattendo la porta. Quando, alla fine del film, la luce si riaccese notai che metà degli spettatori se ne era andata. Mi avviai con Robert verso l'uscita. Mi diede la mano: Robert, disse. All'uscita del cinema gli spettatori rimasti non accennavano ad andarsene. Non mi piace, disse Robert. Un ragazzo biondo ci si avvicinò. Siamo dell'università Karl Marx di Lipsia, disse a Robert, cosa facciamo adesso? Robert stava per rispondere. Da un angolo del cinema vidi spuntare tre uomini e venire nella nostra direzione. Uno di loro era quello della mia fila. Tenevano le mani nelle tasche del cappotto e ci fissavano. Tirai Robert per la manica e glieli indicai con un cenno del capo. È finita, disse, siamo fregati. Ho la moto dietro l'angolo, dissi, presto. Spingemmo da parte il ragazzo, ci facemmo largo tra la folla e raggiungemmo il parcheggio. Quando riuscii ad accendere il motore vidi i tre sbucare dall'angolo. Inserii la marcia e mi diressi proprio verso di loro. Si scansarono all'ultimo momento, svoltai nel viale e accelerai. Via, gridò Robert, fuori dalla città, da qualche parte, dove si possa respirare. Dopo aver fatto benzina a Neustrelizt proseguimmo, senza sosta, fino al mare; il vento umido ci soffiava addosso e ci lasciammo cadere sull'erba. Non mi lasceranno andare, pensai. E lui, cosa può avergli raccontato. E cosa faranno poi, anche se non troveranno niente, in casa mia, che abbia a che fare con lui. J 00 - ThomasBrasch
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