bottega Kurt Vonnegut selezione Mi è stata insegnata un po' di chimica, di biologia, e anche di fisica, alla Cornell University. Andavo male, e presto dimenticai tutto ciò che avevano cercato di insegnarmi. L'Esercito mi mandò al Carnegie Tech dell'università del Tennessee per studiare ingegneria meccanica - termodinamica, meccanica, l'effettivo uso delle macchine utensili, e così via. Andai male anche qui. Sono abituato agli insuccessi, a essere sempre l'ultimo della classe. Un mio cugino di Indianapolis, che era anche stato mio compagno di classe alla superiori, andava molto male all'Università del Michigan, mentre io andavo male a Cornell. Suo padre gli chiese che problemi aveva e lui gli diede quella che io considero una risposta ammirevole: "Ma come, papà, non lo sai? Sono muto!" Era la verità. Andai male nell'esercito, rimanendo un soldato semplice assurdamente alto per i tre anni in cui prestai servizio. Ero un buon soldato, e in particolare un ottimo tiratore, ma nessuno pensò di promuovermi. Imparai tutte le mosse delle esercitazioni in ordine chiuso. Nessuno altro nell'esercito sapeva danzarle come me. Se viene la terza guerra mondiale, sono ancora in forma per la danza. Si, ero proprio una mediocrità al dipartimento di antropologia dell'Università di Chicago, dopo la seconda guerra mondiale. Qui, come dappertutto del resto, si praticava la selezione. C'erano alcuni studenti che sicuramente sarebbero diventati antropologi, e i docenti più attivi della facoltà dedicavano loro continue cure. Un secondo gruppo di studenti, secondo l'opinione della facoltà, avrebbero potuto diventare degli antropologi così così, ma più probabilmente avrebbero usato vantaggiosamente ciò che avevano imparato sull'Homo Sapiens in qualche altro campo, come per esempio la medicina o la giurisprudenza. Il terzo gruppo, del quale facevo parte, poteva anche non esistere - o studiare chimica. Come relatore per la tesi ci venne assegnato il docente meno popolare della facoltà, il più precario e comprensibilmente paranoico. La sua posizione era molto simile a quella del cameriere Mespoulets nei racconti di Ludwig Bemelmans sull'immaginario Hotel Splendid. Mespoulets serviva il tavolo vicino alla cucina, e la sua specialità consisteva nell'assicurarsi che certi tipi di avventori dell'hotel ristorante non tornassero mai più. Questo mio terribile relatore fu certamente l'insegnante più stimolante e istruttivo che io abbia avuto. Le lezioni dei suoi corsi erano capitoli dei libri che stava scrivendo sui meccanismi del cambiamento sociale, e che nessuno, come in effetti accadde, avrebbe mai pubblicato. 96 - Kurt Vonnegut
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