Linea d'ombra - anno I - n. 1 - marzo 1983

cratici era solo nominale. Era il teatro di Shakespeare. I drammi di Shakespeare venivano promossi sul mercato e venduti al pubblico. Shakespeare possedeva una propria quota di azioni nella compagnia che metteva in scena i suoi drammi. Che il far soldi lo interessasse, lo sappiamo. L'unica opera a far fiasco in teatro fu Troilo e Cressida; la pubblicò subito in volume, cercando così di farne un successo come libro, visto che in teatro era stata un fallimento. E l'editore ricorse alla promozione più sfacciata mai fatta prima, puntando sulla assoluta novità di quest'opera di Shakespeare. Cosa che sarà senz'altro sembrata ridicola a quelli che come Ben Jonson si burlavano malignamente di Shakespeare perché si serviva di storie vecchie muffite. Quel teatro popolare ha dato Marlowe e ha dato Shakespeare. li tipo di editoria di Grub Street, che durò in Inghilterra dall'età di Richardson all'età di Dickens, ha dato un grande scrittore dietro l'altro. li mercato è la macchina dei sogni della gente. Lo scrittore che è in sintonia con i sogni della gente riesce, in un solo e medesimo tempo, a entrare in contatto con materiali profondamente autentici, a evocare i miti strettamente inerenti al tempo e al luogo in cui scrive, e così facendo, talvolta, ad avere anche successo. Shakespeare ebbe successo, abbastanza da ritirarsi a vita privata, abbastanza da comprare un blasone per il padre. Non c'è niente di sbagliato in questo. Quanto ai libri che sono progetti della collettività: resta proprio un vero segreto! È indubbio che la maggior parte dei libri, anche quelli di più grandi pretese, sono il frutto della collaborazione di redattori e scrittori. Lo scrittore che è tanto fortunato da trovare un buon redattore dovrebbe render grazie alla sorte per avergliene dato uno. Permettetemi di esprimere la mia stima, per una donna a cui va il merito di tanta buona letteratura, dei generi più diversi. Non c'è persona, che io sappia, il cui valore è.più misconosciuto. Si chiama Catherine Carver. È stata redattore di Leon Edel, curando per intero la sua biografia di Henry James. discussione Ozick: Ha bocciato il mio romanzo. Fiedler:Mi spiace. Come redattore ha curato tutti i libri di Saul Bellow, molto tempo dopo aver lasciato il suo primo editore. Per me ha curato Amore e morte nel romanzo americano, un libro che non sapevo proprio come scrivere, un libro che aveva quattrocento pagine di troppo. Poiché i libri sono prodotti nel mercato, essi sono la risultante di tutte queste forze. Non c'è niente di cui vergognarsi, credo. Preferisco senz'altro dipendere dal mercato piuttosto che dal piacere di un Borgia. Ozick: Che c'entra tutto questo con l'estasi? Fiedler: Quando dico che il mercato è la macchina dei sogni della gente comune, intendo dire che chi vi sta a contatto è a contatto con l'inconscio collettivo, la miniera dei miti e degli archetipi che soli riescono a liberare l'estasi nel lettori. Longino citava volentieri, come esempi di buona letteratura, il libro della Genesi, cioè, perché riteneva che versi come "Sia la luce. E la luce fu" liberassero l'estasi. Longino non si poneva il problema se questi versi si conformavano o meno ai canoni estetici dei critici greci o romani. Graff: Devo interromperti, Leslie. Ci hai dato una sintesi pregevole dei tuoi punti di vista, mi sembra però che il tuo discorso contenga in sè delle implicazioni inquietanti. Mi pare proprio che questa macchina dei sogni ti ha schiacciato come un rullo compressore. A giudicare dalle tue affermazioni cioè, le distinzioni critiche sono irrilevanti. Anche tu, dici, vuoi mantenere la distinzione tra la buona letteratura e la robaccia, ma questo è ben altra cosa che dare voti agli scrittori. Tutti questi sogni hanno un contenuto sociale. Questi sogni, per le ragioni che ben sai, sono importantissimi. Ma appena ti si chiede di chiarire qual è il contenuto di questi sogni, tu tiri fuori l'estasi. Non c'è bisogno di evocare il fantasma di Hitler e della macchina dei sogni della Germania degli anni trenta per ammettere che i sogni possono essere pericolosi. Non è possibile che la macchina dei sogni dell'America di oggi stia facendo moltissimi danni? E Fiedler - Sontag - Boyers - Ozick - Mukherjee - Graff - 89

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