Linea d'ombra - anno I - n. 1 - marzo 1983

raccontistranieri infilzerei, brutto bastardo. Avevo quattordici anni quando ebbi il buon senso di andarmene da quell'antro di falsità, a testa alta. Brutto figlio di puttana, non me ne frega un cazzo se al giorno d'oggi è au courant, se è bene farsi vedere sot10 una cupola la domenica ... Merda! Ipocrisia. Corruzione. Cavernicoli. Idioti. Deficienti. Memore dell'infanzia e della sua casa, il povero Livido si torceva sulla sedia. Pallido ascoltava, la testa piegata di lato, le sopracciglia aggrottate nelle prime avvisaglie del dolore. Sai, disse lentamente, noi iconoclasti ... noi liberi pensatori ... noi massoni moderni ... noi sognatori ... non siamo mai lontani dalla nostra nervosa vecchia madre, la Chiesa. E lei non è mai lontana da noi. Dovunque andiamo, sentiamo, magari deboli e lontani, i rintocchi orari delle sue campane risuonare nelle campagne, echeggiare nelle città, portando alle noslre menti civilizzate l'appassionato atto di Maria. Allo scoccare di ogni ora, sussultiamo al ricordo di quello che è stato fatto per noi. PER NOI. Livido borbottò con gran dolore. Quei bastardi, oh, oh, oh, quei maledetti, spregevoli bastardi. Dobbiamo rifare tutto da capo il diciannovesimo secolo? Va bene, urlò, sfidandoci tutti, sono pronto. Quel Newman! Si girò verso di me in cerca di approvazione. Sai, dissi io, questo argomento non mi ha mai particolarmente interessata. È la tua fissazione. Pallido parlava piano, fissando il vuoto oltre le arcuate finestre viola della sua anima. lo ho perso Dio molto tempo fa, ma non ho mai perso la fede. Ma si può sapere che cazzo dici, deficiente? ruggì Livido. Non ho mai perso l'amore per la saggezza della Chiesa del Mondo. Quando mi addormento, la notte, prego senza accorgermene. Non prego Dio, prego quella memoria unificante che viene dall'infanzia. Le prime parole che scrissi furono: Che cosa sono i sacramenti? Faith, riesci mai a dimenticare il tuo vecchio nonno che intonava il Kaddish? Risuonerà nelle tue orecchie per sempre. Vuoi scherzare? Ero furiosa che cercassero di trascinarmi nel loro conflitto. li Kaddish? Che cosa ne so io del Kaddish. Chi è morto? Tu sai perfettamente come la penso. Io credo nella Diaspora, non solo come fatto ma come dogma. Sono contro Israele per motivi tecnici. Sono molto delusa che abbiano deciso di diventare una nazione nel corso della mia vita. Io credo nella Diaspora. Dopotutto, loro sono il popolo eletto. Non ridete. Lo sono davvero. Ma una volta ammassati nell'angolino di un deserto, sono come tutti gli altri: francesi, italiani, nazionalità temporali. Gli ebrei hanno una sola speranza - restare un residuo nel seminterrato degli affari mondiali - no, voglio dire un'altra cosa - una scheggia nell'alluce delle civiltà, vittime per aggravare la coscienza. Livido e Pallido restarono stupefatti a quello sfogo, dato che capita di rado che io esprima la mia opinione su una questione seria; io mi limito a vivere il mio destino, che è quello di far ridendo la serva all'uomo, fino alla data di scadenza. Continuai. Ho sentito dire che non hanno più nemmeno l'aspetto di ebrei. Un branco di coltivatori diretti senza tempo da dedicare alla lettura. Sono la tua gente, mi accusò Pallido, dilatando le narici, serrando le mascelle. E sono sottoposti a un attacco durissimo. Non è il momento di insultarli. Avevo _ricominciato a ricamare. Sospirai. li mio ago era sprofondato nelle nuvole grigio perla del tardo pomeriggio. Sto solo cercando di dire che non sono destinati alla geografia ma alla storia. Non devono occupare uno spazio, ma CrocePaley - 69

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