Linea d'ombra - anno I - n. 1 - marzo 1983

discussione La questione è invece quella di saper convivere senza "ansiosa impazienza" con il vuoto e la noia presenti nelle pause dell'esperienza, e fin dentro l'esperienza stessa, perché la vita consiste per Conrad anche in un "prosaico sciupio di giorni". È stato osservato che è proprio dei giovani desiderare al tempo stesso la concretezza, l'immediatezza e la fedeltà ai principi astratti. Nel racconto di Conrad questo desiderio di concretezza, di corporeità immediata, nel momento in cui il giovane capitano capisce le ragioni del marinaio Ransome, si supera e si dilata fino a comprendere il 'principio' della corporeità degli altri (e anche della propria corporeità possibile e meno immediata). Il racconto ci ricorda che i giovani aspirano certo ad una "intensità di vita", ma nello stesso tempo suggerisce, tra le pieghe, un diverso accostamento a questa intensità, come capacità di coglierla per così dire diluita nell"'ampio respiro dei venti regolari", nelle "meraviglie" e nei "misteri" che il mondo vivente contiene. Altrimenti è inevitabile che l'aspirazione all'intensità trapassi, entro un contesto di sicure disillusioni, nell'angoscia del "ritardo", una parola che, ricorda il protagonista, "entrò nella parte più segreta del mio cervello, vi risuonava come il rintocco, assillante fino alla pazzia, di una campana a morto, colpiva i miei sensi, prendeva un nero colore, un gusto amaro, un significato di morte". Nietzsche considerava volgare l'incapacità di accettare la noia, ma, a differenza di Conrad, auspicava una sorta di aristocrazia dello spirito, fatta di ascesi e autodisciplina, una selezionedi sè stessi compiuta lontano dalla folla e che non è evidentemente alla portata di tutti. Nella "Linea d'ombra" invece la trasformazione del protagonista avviene attraverso l'esperienza, a tutti accessibile, dell'apertura all'alterità, a ciò che si nasconde o giace "sotto" il valore sociale e la dignità morale dell'altro (un'alterità che è parte anche di noi stessi). La centralità del proprio io si attenua. L'invito finale a "non dar troppo peso al44 - Filippo La Porta le cose nella vita, siano essere buone o cattive", è in fondo un invito a non dar troppo peso allo sguardo che le coglie. Nel precedente racconto "Gioventù" il primo avventuroso approdo del protagonista ad un piccolo porto orientale viene raccontato più come sguardo dell'Oriente sul protagonista che viceversa: "vidi che (l'Oriente) mi guardava". Come abbiamo visto La linead'ombra comincia con un atto radicale: "Eppure, d'improvviso, lasciai tutto, (... ) l'acerba malinconia della tarda giovinezza scese su di me e mi portò via". Ma per quale ragione questa acerba malinconia si esprime nella decisione improvvisa di lasciare tutto? Mi sembra un po' limitativo e superfluo il commento dell'autore, che parla di "momenti di tedio, di stanchezza, di scontento". Certo c'è probabilmente anche questo, ma le motivazioni di quel gesto restano indefinite, sfumate, entro il carattere allusivo e simbolico del racconto. Cosa ha veramente spinto il protagonista? Un bisogno di verità, di concretezza, in un esistenza sentita come troppo comoda? Un'insofferenza o inquietudine generica, priva di un oggetto specifico? Un'intima scontentezza di sè? Un'inconscio desiderio autopunitivo? Un rifiuto dell'eccessiva regolarità che, secondo una testimonianza autobiografica di Conrad, doveva caratterizzare la vita su quella nave? Per tentare di dare una risposta a questi interrogativi può forse essere utile un parallelo con realtà giovanili a noi più vicine e familiari. Proviamo a domandarci . quale giovane nel nostro paese avrebbe oggi l'intenzione di "lasciare tutto", e che cosa potrebbe lasciare? Gli anni in cui Conrad scrive questo racconto sono gli anni della prima guerra mondiale. Proprio allora Thomas Mann parlava, con pathos voluto, dell' "elemento eroico-primitivo" e della "bramosia del terrificante", fattori questi che spiegherebbero il continuo scoppiare di guerre e che spingerebbero l'umanità a rifiutare "uno stato borghese basato sulla sicurezza e sui parapioggia"(5). La situazione è oggi in

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