raccontiitaliani Davanti a un portone, Paolo Mercadanti si ferma: "Alberto? Sono io, mi apri?". Con riccioli belli e un sorriso preoccupato, l'amico accoglie il giovane nella casa: "Ehi, cavolo, entra, chi si aspettava di vederti così presto? Vieni. Ti credevo disperso chissà dove e invece - ha le pantofole e gli occhi cerchiati, caro Alberto che piacere starti di nuovo appresso - e invece sei tornato a fare il fungo qua da noi. Bravo, bravo ... Com'è che è andata?" Fa strada verso la cucina che è in totale rabbuffo, anzi peggio. Bisogna spostare i giornali e il cappotto per recuperare due sedie, ma il tavolo non si può toccare sennò casca tutto ed essendoci fogli, libri, rivistume e le ultime bollette, non si può neanche accatastare perché tutto ha un suo ordine preciso, meglio di un mosaico. li giovane si è seduto e si accorge del mal di gambe che dai polpacci sale come un termometro e alle cosce fa già quaranta. Alberto pesca un paio di bicchieri dall'acquaio, li sciacqua mentre commenta ammirato l'acqua nerastra del lavandino ingorgato: "Se bevi questa muori - sputa - comunque si deve brindare, giusto?". Si asciuga le mani, va verso il frigo. Torna al tavolo con una lattina. "Allora sei diventato muto?" (Snapp, schiuma). "Cosa devo dirti?". "Almeno com'è andata! Cos'è successo, no?" "Niente è successo. Mi sono scocciato. E tu?" "Io bene, normale. Solo scocciato?" ''Quasi'' "Adesso non venirmi a dire che sei triste". "Perché triste? Io sto benissimo". "L'altro giorno pensavo: chissà Paolo. Stavo qui a mangiarmi le unghie e sai cosa mi sono detto?" "No. Cosa ti sei detto?" "Quasi quasi me ne vado come Paolo, prendo l'aspettativa, chiudo la baracca e mi allontano." "Mi allontano? Così hai detto?" "Sì". "Be', io non ho preso nessuna aspettativa". "E cosa c'entra?" "C'entra che non ho un lavoro, io". "Ma sai che sei un fenomeno? Prima di partire mi hai detto la stessa cosa". "Se è per questo l'ho detto anche più spesso". C'è d'altro canto un raggio di sole solitario che fùtra di sbieco dalla finestra. Il cielo è coperto di nuvole e questo raggio è un'eccezione. Dura poco. Si spegne. Nei libri il sole ha una funzione precisa: apre il giorno e lo chiude. In mezzo ci sta l'avventura e tante altre cose. Come dal vero. I raggi presi singolarmente non fanno parte dei libri e neppure-della realtà. Chi ha visto quello che prima si è acceso, lo tenga per sè. "Tassoni è qui, lo sapevi?" "No!? È in licenza?" "Ospedale. Sai cos'ha fatto? Si è tagliato le vene, si è tagliato". "Le vene?!" "Be', lui dice che non ha sentito niente, un graffio, dice che forse gli danno l'articolo. Solo che adesso c'è un tenente medico che vuole salvarlo a tutti i costi". Pino Corrias - 27
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