narrativae cinema nosceva: una zona in disparte, protetta da grandi alberi cupi, frondosi. .. E si trova in mezzo a un piccolo cimitero. Un cimitero con sei grandi tombe, sormontate da angeli che si nascondono la testa sotto l'ala, da colonne spezzate, da croci di corone di spine. · Franz si aggira trasognato fra quelle tombe. Legge le iscrizioni stinte sulle lapidi: KURT ... JOSEPH ... STANISLAO ... Intorno, c'è un gran silenzio; un'atmosfera di sogno. - Cucù! - sbuca improvvisamente la testa di Katia da dietro una lapide. - Preso! - E Katia afferra Franz, lo fa rotolare in terra, lo bacia, lo stringe e accarezza con violenza. I due rotolano allacciati in mezzo all'erba alta che spunta fra le tombe. Si denudano, si amano; benchè sia un contatto essenzialmente labiale... Poi Franz domanda che cos'è quel cimitero. - Sono i miei primi mariti - sorride la donna. - Non ti avevo detto che sono vedova? - Sì, ma ti credevo vedova di uno o due mariti al massimo ... - Invece ne ho avuti sei. Beh? Non sono stata fortunata, che vuoi? Uomini di poca salute. Li ho fatti seppellire qui. Ti piace il piccolo camposanto? E Katia ride con una specie di crudele civetteria. Dopo questo episodio, la vita dei due sposi cambia definitivamente. li periodo di serenità, quella dolce vicinanza malinconica, in un clima da mezzo lutto, è finito. Katia si è sfrenata, rivela tutto il suo temperamento sensuale, violento, e sottopone Franz a sempre nuovi giochi erotici. Franz che credeva ormai di avere raggiunto la pace, ritorna in pieno furore dei sensi: reso più rabbioso dal fatto che non può soddisfarlo in modo naturale. Katia fa di lui il suo schiavetto. Pretende che la lavi, la vesta, le infili gli stivali. Gli fa fare da tappeto: lui deve sdraiarsi per terra, e lei legge, seduta in poltrona appoggiandogli i piedi sulla schiena. Lo veste da bambino; qualche volta da femminuccia. Gli spalma il rossetto sulle labbra. Lo prende a forti sculacciate, anche in presenza della servitù. Lo morde. Gli monta a cavallo. Lo bacia senza tregua, fino a fargli perdere il fiato. Franz si sente tornare allo stato adolescenziale; all'età delle fantasie erotiche insoddisfatte. Solo che qui le fantasticherie sono realtà. Con terrore e piacere Franz si abbandona al sogno ... Franz, un po' pensieroso e ansioso, sta studiando nel suo chalet laboratorio. Ogni tanto si ferma a riflettere. Ascolta l'atmosfera che lo circonda. Dalla finestra, vede Katia che corre per i campi al galoppo, sul suo minuscolo cavallo nero. ·Poi si spalanca la porta all'improvviso. Entra nello chalet una donna sconosciuta: una specie di gigantessa in tailleur, sui trentacinque anni, muscolosa, con un sorriso un po' ambiguo sulla faccia torva. - La signora le manda la merenda - dice; e consegna a Franz un piatto con due fette di bianco pane, con burro e zucchero. Franz poco dopo va in cerca di Katia. Le chiede stupito: - Ma chi è quella donna che mi hai mandato? - È llona, la nuova fantesca. - Ma che bisogno ne abbiamo? C'è già abbastanza servitù. - Oh Ilona serve, serve molto; è utilissima. Vedi? 166 - Bernardino Zapponi
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