narrativae cinema maggiore attenzione quei soldati. li suo sguardo si ferma su... ....uno dei soldati di quella colonna, che è Franz, e che ha l'aria più scontrosa, più chiusa, più interessante degli altri. Una sala da tè, in stile mitteleuropeo, dove, in disparte, un'orchestrina di dame suona un malinconico valzer. Ad un tavolo, sono seduti Katia e Franz, che è ancora in divisa militare. Katia è molto premurosa; gli versa lei stessa il tè, gli imburra dei crostini e glieli porge. Franz è pensieroso, avvilito, come oppresso. - Di fare la guerra non ho più voglia - dice. - È tempo che mi dedichi alla vita degli uccelli. Riprenderò a lavorare al mio manuale di ornitologia, che poi presenterò al congresso. Franz infatti è un famoso studioso della vita dei volatili. Katia, sempre vestita di nero, sospira. - Anch'io sogno una vita tranquilla, lontana dagli affanni del mondo. Sono vedova. Vorrei ritirarmi nella mia villa... E la mia villa è piena di uccellini. Katia sorride con un po' di malinconia. - Cinciallegre, usignoli, uccelli mosca, sparvieri meravigliosi che ho importato apposta dall'Amazzonia per dare un aspetto sgargiante al giardino. E continua dolcemente, prendendogli la mano: - Lì, in un piccolo chalet nel parco, provvisto di tutto e bene assistito, lei potrebbe studiare, comporre il suo libro... Non vuole? · Franz capisce che si tratta di una proposta di matrimonio, e si sente in dovere di bisbigliare qualcosa all'orecchio di Katia, arrossendo leggermente. Ma Katia sorride, e stringe a sè il giovane, affettuosamente: - Per me questa mutilazione non ha alcuna importanza. Anzi. Ho sempre sognato un marito inoffensivo, tenero e docile, da curare, da amare, da coccolare come un bambino ... Sarà un'unione perfetta, di due esseri ormai fuori dalla battaglia ... Una piccola chiesa ortodossa. li pope, barbuto, parla a lungo in greco agli sposi. Nessuno capisce quella lingua, ma molte vecchie signore si commuovono lo stesso. Gli sposi sono Katia e Franz. Lei è sorridente, felice. Lui ha la sua aria pensosa, da bambino triste, da bambino che ha avuto una grossa delusione dalla vita. All'uscita della chiesa, grida di "Auguri e figli maschi!"; un augurio che, data la situazione fisica di Franz, suona sarcastico. La macchina guidata da Katia percorre velocemente salite impervie, pianure, vallate, si addentra in un bosco: una foresta cupa, impenetrabile, da libro di favole. Franz si guarda intorno. È ancora giorno, ma il bosco è già buio, umido, pauroso. Finalmente, l'auto entra nel giardino della villa di Katia: qui gli sposi vivranno in tutta tranquillità e solitudine. La servitù è composta di sole donne: una vecchia cuoca, una cameriera che si chiama Susanna e che sembra una bambola, tutta bionda e infiocchettata; ed altre frantesche di tipo anonimo. Katia mostra il giardino a Franz: vi sono sparse qua e là delle statue moderne, di cemento, che riproducono persone sedute attorno a un tavolo in atto di giocare, oppure una coppia a passeggio, o vecchie signor,esedute sulle sdraio. 164 - Bernardino Zapponi
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