fondamento non è però quella del piacere, ma quella dell'orrore. È il tempo dell'orrore che interrompe il progresso della storia e del tempo, la loro "puntualità", la loro oggettiva coerenza. Il terrore in agguato è, per Kluge, il segreto della storia. I suoi racconti hanno al centro le enormi e minuscole epifanie di questo orrore, il suo incarnarsi nelle vite e nelle storie. Dietro questa elaborazione di Kluge c'è un rapporto determinato - e tormentato - con la storia, quello delle giovani generazioni tedesche. Ed è almeno la seconda volta in questi anni che dalla Germania arriva una testimonianza così limpida su un problema tanto complesso. Il caso precedente è un'opera che - come il libro di Kluge - non ha ricevuto la giusta attenzione: il romanzo-saggio di Bernward Vesper Il Viaggio (6). Con una ambizione unitaria cui Kluge rinuncia apertamente, il libro di Vesper puntava a raccogliere attorno alla centralità di una esperienza di vita (il viaggio in una triplice accezione: un viaggioautomobilistico dalla Jugoslavia alla Germania, un trip da allucinogeni, un viaggio nel tempo fino alla propria infanzia) materiali e elementi di un nuovo modo di sentire il mondo. Operazione difficile e complessa ma con un risultato di grande valore specie se si considera che purtroppo Vesper - suicidatosi nel 1971- lasciò il manoscritto largamente incompiuto. Quel libro rimane la testimonianza più efficace degli albori di una nuova sensibilità in cui - agli inizi degli anni '70 - ancora convivevano passione politica e intuizione dei limiti dei nuovi movimenti, speranze palingenetiche e laceranti disillusioni, larvate ambizioni letterarie e disprezzo per l'arte. Resta anche, // Viaggio, l'esempio più ricco della prima fase della giovane letteratura del post-'68, in cui dominano personalismo, autobiografismo, autocoscienza, pathos: un testo attraversato da una rabbia sorda ma gonfia di sogni e di emozioni, animato da una feroce volontà di andare al fondo delle cose; al fondo della propria storia, cioé all'infanzia; al discussione fondo della propria costituzione psicologica e mentale, con l'uso delle droghe; al fondo della propria ideologia politica, senza arrestarsi nemmeno davanti agli esiti estremi del terrorismo armato. Di fronte a un testo simile la freddezza narrativa di Kluge risalta in tutta la sua consapevole lucidità: Kluge pare voglia lasciar decantare la propria rabbia, come a rifuggire da un inquinamento che indebolirebbe la capacità di osservazione, di descrizione, di narrazione (e con la scommessa, implicita ma non troppo, che questa freddezza non rimuove la rabbia, l'odio, la passione; ma li rende più coinvolgenti, più coscienti, più forti). Nella profonda differenza di sguardo e di stile che separa i testi di Kluge dal libro di Vesper, c'è però un decisivo elemento comune: la coscienza del peso della storia, la rinuncia a dimenticare l'orrore - magari senza malizia, solo per continuare a vivere. (Quel peso della storia che con tutte le sue forze Peter Handke tenta invece di rimuovere e negare: "E qui maledice quelle autentiche nullità che hanno bisogno della storia per dare un senso alla loro vita; qui maledice la Storia e la rinnega, per quanto attiene alla sua persona" (7); "Come se io non posso capire anche così, senza storia" (8). Come in Vesper, anche in Kluge una figura emerge a rappresentare fisicamente la concretezza di questo rapporto col passato: la figura del padre. Ma in Kluge la spietata e "impersonale" lucidità della narrazione gli lascia poco spazio: appena una foto in cui il dottore Ernest Kluge mangia la melassa con stanca indifferenza (ma forse è lui anche l'uomo felicemente seduto sulla Mercedes bianca del 1935improwisamente "costruita per durare in eterno"). Nel libro di Vesper il rapporto col padre - ché era uno scrittore e aveva aderito con convinzione al nazismo -aveva ben altro peso, era qualcosa di simile a un drammatico e tormentato richiamo della terra e del passato. La scrittura e il modo di raccontare di Kluge vogliono fare piazza pulita delle pesantezza - e della "faciliMarino Sinibaldi - 159
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