raccontiitaliani - giovani Piero Gaffuri il nemico La casa del popolo di Via Beccaria è la più grande della città. Ha sei stanze, tre servono per riunioni, le altre fanno parte del circolo ricreativo. Ma a renderla unica nel suo genere è l'osteria che occupa quasi un terzo dei locali. C'è la sala con il bancone dei vini e dei liquori e fuori un grande pergolato con i tavolini e il campo delle bocce. La gente va spesso a bersi un bicchiere e a fare la partita a briscola o a scopa. Nella tarda primavera e d'estate stanno tutti all'aperto, la sera è difficile trovare un tavolino libero. In un pomeriggio di maggio, particolarmente ventoso, Paolo Veronese entrò nella sala del bar e si diresse verso il banco. L'uomo del bar lo salutò con un sorriso. "Senti - chiese Paolo - hai visto il compagno Alvise?". "Si è fuori". Si fece versare un bianco, poi uscì sotto il pergolato. Alvise stava giocando a carte. "Paolo - gridò come lo vide - vieni qui a sederti!". Alvise era un vecchio militante. Aveva settantasei anni ma la sua vivacità era passata indenne attraverso la guerra di Spagna, la resistenza e infinite traversie. Strinse la mano a Paolo e lo presentò al suo compagno di gioco. "È Paolo Veronese. Un dirigente del partito, responsabile della commissione cultura e direttore del giornale della federazione. Un intellettuale". L'altro salutò e disse di averlo già visto. Alvise propose di giocare ancora una volta perché poi doveva parlare con Paolo. li vento scuoteva la giovane vite americana e spazzava il campo di bocce. Alvise fissava le carte, ordinandole a seconda della loro importanza. Aveva capelli radi e bianchi e due grandi orecchie un po' schiacciate. Mostrava sempre la sua prima tessera del '22, la rigirava tra le mani grosse e gialle. Dopo le carte rimasero soli. Alvise guardò Paolo con i suoi occhi azzurri da vecchio. "Ma cosa succede? In giro dicono che sei stato deferito. Sai cosa penso della commissione di controllo, no? Quattro vecchi impiegati". "Sì, non è andata giù quella mia affermazione sulla linea del partito. L'articolo sul giornale ha scatenato un pandemonio. Volevo solo aprire un dibattito". "Adesso devi stare attento. La leggedel partito è semplice. Tra compagni si può discutere ma se le critiche diventano pubbliche è diverso. Ti conviene non 12 - Piero Gaffuri
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