la Libertà - anno V - n. 38 - 17 settembre 1931

=• DIFFIDA :MeHiamoin guardia tutti I nostri ~g1~c! 1 ~t! 0 a~:{!~e~~r~i:~~l~-il,d:fi~ ;~~~oiFoifed:~~.\p~~~(lo~f p~~ ex deputato socialista. In qu-eslomo– do il Maritinuzzi ha truffato nume– rosi!nostri amioi, specialmente nel– le 1003lilà dell'Alta Savoia. In que– sU giorni ha tentato di truffare i nostri amici di Annemasse. Connotati : el.A 38 a.nnì eirca, co– lorito rosso, statura ba5Sa. Questo soroccone si spaccia alle volte per ).fartinazzilo Marllnozzi. no:uge,;;1rs~l~ 0 ngh36~~t~i~r~~usz:~ eialìsta, e che tutte le amicizie che egli vanla sono f;rnlasiiche. I nostri amici sono invihl~ a riceverlo come Jl)erita. J LA Ll"BE'RTA' DOPO IL PROCESSO MOULIN Una lettera di Bassanesi ---------------- Giorni fa una Camieia Nera in servizio presso questo Comando di Le@"ione, venne sorpresa. e fermala menlr~ cercava di portare_ nascostaf!}e~e fuori ~al ?orlo_ 3.lcum ~etti di b1ancber1ae generi d1 Monopol10, rile\·ati m un p!'roscafo. lizia 1 ~;ll~f~r~~m;e~d~~~i}:c~o~ui~1~a~lo~i~SL~u~~\\~ : mando ha voluln avvertire personalmente e cortesements lo scrivente, al fine d'evitare incresciosi i!n~v~i:iienti nei riguardi sooratuUo del buon, nome della. Milizia, anche del tallo ch·eda_qualc!1ete~po,_ viooe not.~to~agli 3:genLi pr~posli al serv1iood'mvest1gaz1one,l'esphcaz1one d1 una tale delittuosa attività non soitanto da parte di Camicie :\ere ma anche dì Ufficiali della Milizia, naturalmente e sfaecialameole indossanti la divisa. Io mi_auiu:~ c~e tale atlo oon l~chi nessuno dei miei dipendenti Utflc1ah, ma se tra essi, alcuno ,,e ne fo:m~ ohe ancora si ostinasse incoscientemente a persi!Yterein tale disonesta attività, a questo qualcuno, se ancora ha nell'animo della fede fascista, io chiedo di voler sopra– tutlo considerare, a parte le gravi sanzioni di legge P, la rovina della propria posizione morale, poEtica, militarn cui andrebbe incontro. il gravissimo dwoo che ne ri.sen– tirebbe il prestigio della noslra Istituzione, al cui decoro ed onore, ognuno di noi deve tenere più ohe al proprio stesso decoro ed onore. Della gravi.f.-à dei fai.ti più sopra esposti, i"O credo che ~!~ei ;dléo ~ 1 !~~: 1 iand~c:i:i~~~o s!b~e~~:;~ 0 sl~!~!~ ~itit~u! 1~ci;e~~~~t ag~<;gi6;i! ~~rrera:;nh~:Jlfi;;~~(~gft~~ tatto e senso di discrezione che la delicatezza. del caso richiede ed anche per vigilare perchè ogni allro benchi! ml!iimo tentativo di atti del genere più sopra deplorati. siano immediatamente slroncati e i responsahil i subilo segnalati a questo Comando per le conseguenti decisioni al riguardo. IL CO~SOLECO~L\..'ID.'u'<TE LA LEGIONE r.to : Niccolo'Niec:hiarelli L'Accordo è appena :reso pub"olil– co,che già gli organi autorizza{,~ del– le du.e parLi riprendono le loro di- ~~~!~ 0 :i\e 60 Jì~!r1~ 0 ~?::!:f~~ie ft pulale. ,dopoil 1929 ,t.ra lo Stato ita– liano e la Chi~sa.Da Lreanni è 15em– pre la s~essastoria. Ogni nuovo Ac– cordo iuveee di re3olare de!iniliva– mente la cl)nlroversia. non è ohe un preteslo a conlrover.sie nuove. In– lanto tra la stampa fascista e l'Oi– servato-re Romano è già aperla la polemica - disperata, per que&L'ul– timo - su çhi è .slato il vincìlore neWultima guerra diploma-tica; la polemica, risoatdandos11, si~appliche– rà ai termini stessi delle Convemio- ;~e!~;~~i~~i• s 8 ;1e~;nc;~~:?,: ~~ conflitto e un accordo all'anno... col più profondo-luMamenfo di milioni di cosoienze eaU.Oliche,fìnchè, di– ciamo noi, il ,popololiberaodo .!:e stes– so, liber~ anche i cat.toHc~ dalla ver- i~~!a iail!f~f:e_ala ~~sttn;ap-;, cbe cosi' l'.ha dafiniLo, umilmente bacia la mano ~d impone a~fedeli di ,cotlaborare,col rischio di fini'rl' tutti ali'inferno. Silenzio significativo ne~p~~~djJ~~!:~~ ~~s:nceftt:~ L'Accordo de4 2 seLtembre ha ha molle mMaglie di guerra che egJ.i riempilo i cattolici di una i,ndefini- ...non ba, e che di!ri,geil Mattino di hi'le .mortificazione. I giornali catlo- Napoli, lici esteri non hanno quasi osalo Sembra ohe il Mattirn> abbia olim– commentare il documento. .Appena picamente ignorato due fatti straor- ~~i~:tf~ ~ e~~~~?e6 !rt:~i~. e°~~ :irci:~:gJ!se:mJdil~a~ti del fasci– ;~~ii~a':100~ f 0 ::~~t~il e~~\\~~1 i ~i~ SO~OL~h!terr~u~.c~~lu~t!~?ef~ 0 d~i compr~o subilo il significato di Direttorio Pederale di Cremona la q~esto_atteggiamentomulo, ma gra- prima copia della Storia del Fasoi– ndo d1 amarezza. « Essi sanno - smo Cremonese, ha esortato le Fe– ~crive un collaboratore del Soir di deraziooi fasciste d'Italia a leggere Bruxelles, evidentemente mollo in- e a meditare su quest.o documento t.rodelto nei! circoli cattolici d'Italia slori'co. Qualche giorno dopo, a Cri)– - che per l'avvenire la S~ta Sede mona vi è stata una imponen•.ema– non potrà. più contare con la stes-sa nife,,stazionefascista con J'intervcn– fiducia di prima ~mila solidarietà lo del vice-Segretario del Partilo e dell'estero, cb~ si manifesto' cosi' con-l'im·i9:di un messag-gfodi S.E. completa nella mobilitazione della Giuriia.ti. stampa cattolica. del mondo intero Tutto cio' è stato. per deliberato g~o~~~Ì!ti_aÌ,, Nunz~oon-tro il Gover- proposit-o, ignorato dal Ma-ttino, co- Non basta. I cattolici italiani st ~~o ~fa1fi~o.alJRa;it;:irt~ee f:~ci~~s~; f:~~~n°adh!11 1 :nt~~~~ 5 J~ie,pcoitfedi ce5\~~~:. 1 w:i~~~tilobbli~hi di mafin. comando della A:.iane Cattolica tutti Il grande Roberto, dispiaciuto, giu- i~fN~:~1ed~rt:ij~~t6~ !~t;n~i,e:1~ ~lf1~ futToa~~~ :con queffla pillola di i:t~~?lahir;;~!e-d~l{i~~~~ito ~!= Sn~-~~ieft~ JlcO~'le sra~oc~nai~i~li ~~t1l~ glio prova-ti, di quelli che co~ loro I vi. A.ltrime ,t.ti avremmo potuto benis– nome e col loro pa5Sato, a::swura- simo richiamare l'attenzione di S.E. ":ano _alle organizzazioni catl_oliche GiurlaLi su una cerLa ineompatibi– l adeswne delle masse popolari. L'A- lità a conoscenza anche de!-l'onore– ;ione Cattolica - si dice - e stata volé Turati. i> a,ncora una yolta riconosciu1a dal Tac! Il revolver del ricatto è f!UD– G;overno fase1sta. ma per ottenere tato. Don Nicola non ha che da ar– '-----------------------~✓ c10' è stata sterilizzata; d'ora innan- rendersi. r 17 SETTE:WBRE 1931 = Codicillo ad un articolo I compiti dell'antifascismo all'este L':rntifa::ci::-mo mililan1e deve nece.-s,,_ariamente guardat'B con un;\. !accia all'Ila.lia di df'nt1·0 ,. con l'allra. aJl'ilalianità. di fuori ;e nien– te i-i opporrebbe a che due organi– smi distinti si proponc.saserolosco– po, l'uno, di combattere il fascismo in !lalia, l'allro, di guadagnare al– l'aoUfasd.smo militaufo quel quar– lo di italianità che vive a!Peslcro. La Iolla contro il fascismo in Ita– lia è nece~::ariamente azione ma– ltriale. Gli italiani di dentro non hanno più bisogno thc si dimo.::tri loro che il fascismo Ii conduce mf"– todicamcnte alla rovina. Si tratta ::emplicemente di ispirar loro quel tanto di entusiasmo che possa me– narli all'azione, il che si ottiene al– traverso l'esempio. - Diverso è il problema per l'antifascismo di fuori. Alcuni pensano che all'aotiia– :;cismo militante !occhi un terzo c.ompito,quel compifo che con una frase d'incerto significato chia– mano : isolamcnlo del fascismo nell'azione internazionale. Espe– rienze remote e recenti consigliano di non nutrire .soverchie illusioni in questa materia.. I governi non !~fti~~ et::/ uc~1; i~Ìti~~liJ~1a f~ft"t concreti, immediaiamente sottopo– sti alla loro eoosiderazione. La po– •litica delle tendenze è falla dai part-iti, non dai gpverni. E facendo della politica oggettiva, i governi ri ~e?1~t!~e~i~ia;~u~i~J1~ ~~f~~~!= risci di Russia 1 o l'ex governo dei laburi3ti inglesi, per non parlare s.e non dei governi i cui casi ci hanno più recentemente interes– sato - avranno sempre col fasci– smo di Roma i rapporti cordiali, che tul-ti i governi hanno semipre fra di 1oro fino al giorno in cui non si fanno la guerra. - L'idea dell'<ci.solamento » è un po 1 ro– mantica, e l'azione Ghe vi si ispiri necessariamente sterile; il che non vuol dire ohe quando si puo' ten– tare, non si lenti. +++ Io non ripetero' quali siano le ra,S-ioniper le quali la conquista o la. conservazione dell'ascenden1e su])a italianità. di fuori sia. un'o– pera che deve slare in cima ai pensieri dell'anli!ascismo mililan– t~. Le riassumer·o' tulle nel pen– siero che con dieci milioni di ita– liani liberi si ricostnlisce fuori i lermini deUa JXl-l,.iacuservita la libera flalia-det ,nostri pensieri. Ma l'idea mortale dalla quale palrero– mo essere; dominali, è che questi dicci milioni di italiani o sono in– differenli o sono no~tri. Da almeno un paio à 1 anni il fa– scismo organizzalo ha intrapreso una melodièa operfl di conquista. - a.Ifascismo - degli Haliam, che vivono fuori d'Italia. l,Jn ·governo ha sempre a sua. disposizione po– tenti:!simi mezzi -<l'azione; e quan• do non si bada. ai milioni 1 il suc– ces"Sopuo' anobe non mancare. La e~tensione che ha. preso que~t 1 an– no il pellegrinaggio dei fanciulli italiani viventi all'estero verso le cosideUe « colonie e.stive » è un gravissimo S:~gno, che occorre pren_dere in seria considerazione. Dico « segno gravissimo " medi– tatamente. Chi affida un fanciul– lo ad un comitato fa5cisla, e lori– prende in casa con la camicia az– zurra, o nera, secondo l'età, e poi sia a sentirlo cantarellare « Gio– vinezza ,> e « Botte, sempre bot– te ,,;_è già. un adepto, e quale l del fascismo. Quando si vede ritornare a casa un fanciullo con un sacco iiam– mante carico di bella roba avuta in « dono ,, dalla 1, pall'ia lonta– na l,, si ha. subit.o l'idea che ia pro– paganda antifascista. sulla rovina. economica. che il fascismo sta pre– parando all'Italia, sia falsissima.. Invece il fascismo ha talmente ar- ~ic~~~JiafJl~llat'a~~ruflf~'.i!!~tf~t l'estero ! E che essi siano pagali da una plebe smunta e 1acera 1 al– la quale, noncbè ai figli di essa 1 manca il pane é la ·camicia, natu– ralmente non puo' essere imma– ginato dall'~eraio che vive a Glascow, a Liegi, a Lus-semhur,go, in~!;r~~·rt1? ;i!s~:ti1i~:ife 00 irr~ dove, spiato dalla polizia e ma:l visto dai vicini, egU trascina la .rna.vi! a di lavoratore espatrial-0. - E la conquista fascista dell'ope– raio italiano che vive all'estero, si fa ogni giorno più facile, perohè, fra le altre cose, esso del fascismo non vede se non lo sgargiante bel– letto. lo non so che• cosa il prossimo avvenire riserbi ai com'battenti della cau.sa antifascista. Il mondo è pieno d'incoguite e il disordine è in tutte le cose. Questo stato di ~~\;:;;a~~l~n~~~t::z~cfi~a~:uf~~~~ smo, in_quanto l_as~ipresagire mu– tamenti sostanz1ah. :.\fa se, invece per la stessa pauPa dell'ignoto' conducesse ad un accorào genera~ le per la. pace; .se la premessa di questo accordo fo.sse il disarmo; molte fauste previsioni andreb– bero rivedute. Negli atteggiamenti del fa:;:cismo favorevoli al disar– mo c'è la illusione di essere sem– pre il .soloarma.lo, perchè. sostan– zialmente, gli è riuscilo di attuare la militari;:;a:;ionc forzata del vae- 5e dentro i quadri di elementi di– rettivi del partito; e quindi il caso dell'esercito permanente è per es– so assai diverso da.quello degli al– tri paesi. Ma c'è anche il senti– mento che, spendenào meno per !'esercito, si puo' spendere più per 11 partito, e nutrire pili copiosa.– mente la dislermina cat-er\"a dei propri parassiti; e ql1indi mat.e– rialmenlc rafforza!'.5i. - In questo caso la politica del disarmo è un'altra carta nel suo giuoco. E poi - ad uso europeo - questa politica pia.ce ai candidi nuritaoi di \:Vali Slreel, i quali, clii sa.? sarebbero anche disposti a. dare ancora. un po' di soldi. E ~e tutlo questo ac– cadesse, malte ;;peranze andrebbe– ro rinviate. In r-1ue::te,:,ondizioni riprendere H disegno di organim:are l'Italia Jibcra fuori l'Ilalia, avrebbe la sua maggiore importanza. .;-++ Cert.o organiz.zare un lavoro se– rio di que.'3togenere richiederebbe Ullo $forzo imponente e sa ,ga.ce– mente coordinalo. Ma-per ora non ;:;itratta di queslo. Per ora si tral- 'tt d/a;:~1:;ff~l~~z~ !;;;ttk~~~ all'estero. A questa propaganda non fu mai data l'imporlanza rea– le, che essa ha. Coslosi:;sima e dif– ficilissima, e.s!a sarebbe impo::.:=j– hile se non fosse un'opera di go– verno, condotta con i mezzi dì go– verno. Si suppone,·a non desFe ri– sultati; invece ne dà. Inafferrabi .... le perchè non pubblica, essa pe– netra as.sai a fondo. Io non es-itoa denunzia.re un pericolo gravis.si – rno, contro il qtJa!e l'antifa.scismo militania deve guardarsi. I~AE~~~~~cr::t~\l~~ 0 n~j:~J{eL?u-;:: semburgo e il Belgio, dove si anni– da la massa più com.pali-a.. di emi– grati; alla Confederazione italiana. del Lavoro, la quale non deve li– mitare il suo la.rnro - e non pen– so dhe lo limiti - a reclulare e fornire elementi agli organismi nazionali del paese, i quali non possono soddisfare che esigente– sindacali e percio 1 non po5sono nemmeno immaginare J'esii:,tenza. di un tal compilo, Percbè 1 dunque. non segnalarle pubbJicamente l&.– opport.unità di infra.prendere, suf posto, una specifica propaganda: preser-vaLiva contro l'insidi& fasci– sta, che solo sloltizi& consigliereb– be disprezzare ? In Europa e fuori Europa, il pe-, so maggiore di quest.a a.zione do– vrebbe ricadere sulla Lega italia.– na dei Diritti dell'Uomo. E dico della. Lega, perohè quest'azione non deve presenlarsi come di par– tito, se no la sua effica·cia. ci scà– pita. Si ca.pisce· che essa lo awà. già fallo. Ma la questione è di mo– do o d'intensità, e una campagna. - umt vera cam-pagna - diretta. a far breccia nell'elemento italiano emigrato e non politico a fine di persuaderlo della essenza e degli eiHeUidel fascismo; potrebbe daro qualche risultato più tangibile.Non: mi dispiacerebhe un reclutamento ~ei nostri uomini oill'noti, e ruti– IizzAmento di occ8.sioni nazionali (- il 20 seltembre. determinali an– ni\'ersari, le... -? per discutere del fascismo. Io non mi stanchero' di dire che per guadagnare l'Ita– lia di dentro, bi::ogna comincia.re dall'avere in Dl_ano l'Italia. di fuori. "1lTURO LABRIOLA La seduzione di 11.000 innocenti I giornali fasoi.e;tiree.ano: u Sono avvenute, in questi giorni, le ultime partenze per l'eitero 'ds~ fig'li d'Ita1iani d'oltre eonfine, che hanno partecipato alle colonie e ai campeggi e.stivi In Italia. Hanno tra.. scoreo eomplessivamente cinque set– timane in Italia 10.950 giovani Ita– lilani• all'estero, e eioè 4.950 avan– guardisti,, 4-i00 ba1illa, 1.900 pi~ole Italiane, aeeolti in 26 colonie marin& e montane ed In due oampegrgtad A– siago e. .Viareggio. " Gli 1t.000 pi'ccoli ospiti provenil– vano da 31 Stati diverst Il maggior contingente è stato dato dal paesi del bacino mediterraneo e dell'Europa. continentale. ,. Orediamp inutile sottolineare ta innegabile importanza, del fatto ebe vanta la stampa faseieta. Ne1 ..iUOarti"co1ood!erno Arturo Labriola ne trae da par suo le i)la.-- 1:ionlche -essocomporta. « Vive laPologne ! , C'è una lee-geuda. repuJ.Jblica.oa. Quan– do lo Gzar AJessan·dro Ili ''enne a p;z.– rlgl, kl. oceaslone delt'Es,pOBl.z:lone Inter,. na.zlona!e del i867, un giovane repub- ~f:: 0 ~1 ~fi 10 a1ti'1~~~• nce~;a !~;~u:'. 4anclaloe! al predellinodella sua. car~ ~~if~ ~do' In- tac'ola: • :Vfva ia Po- r:aneddoto è rlobiama~ da.R. de Mar– mande nel Pcuple, a p.rop06lto del gesto generoso di quel-l.'Jt,allano, Egld!o Ca.vat– ·Jlnl, che b.ncio', nelle et~ condizioni In _taccia. al genera!e De Bono, la. aan~ gum01S.:1 apC.6trore: • A:ssasstno t vnra. ·:'>1atie<Jttl ! •. IA scrittore, preoccupato di tutto clo' ohe possa turbare I buool repporU tra gli Stati, fa le sue rtser-.-e sulla opportu– n!tà deJ gesto. ma reclama tutta l'in– duig~nza deJl'autontà nel riguardi dt>-l giovane valoroso, in considerai.ione del– :pl; a.ti~ nerosa indlgnazklne ~ che l'ha ~ Ch~ :>.Lltt.eotti sia si.alo assa66inato da1 !asc;:sti,che gli assassini a11bìano a– ':1to carls. biancae .. fa chiave d1;J cam– pi •, senza contare quella della cassa– forte; che :'.'lluseolinl Jn genera.le e De Bono In, particolare siano si.ali mescolati a quellIn:presa?tro~, rinnovata da\ !!~t~c~e:a~'t~~Ì :au7 2 a~i@~~! ~:a~ ~::~~• 8i r~~~~~~ .s!manterrà·mat ab- E l'art! c.ol! Sl.a conch1ude rlrut<Wando la ~ch!eEla di lndu?genzaper 11 rlvendioa– ;,o;:itri'.n nome de-Ua p!elà dovnt.l.ai

RkJQdWJsaXNoZXIy