la Libertà - anno V - n. 1 - 1 gennaio 1931

Italla, Francia e Europa Ull Jio1·0 o.i Luigi Campolongbl è I severo cd csotlo sulla Conferenza. ~lnf~:Oi~t~i:Sfi°\~~e~ ~i: ee~~ ~ia~~~~· ~~ç~~1~in~~.li~~fo Pe~ci volta non è solo jl prosat-01·c. che vi suoi riferimenti all'aUualo tensione seduce, l'arguto e torte soriltore che dei rapporti fra i due Slati. vi diletta c. vi commuovo; è un Cam– polongbi che vii persuade elencando– vi, freddamente a volte, e freddamen– t.e per partilo preso, falli storici ed coooom1ci.Vi pone dinanzi il problc- ~ ~~!!o 1:fif:r:~ai\~~l;~r:~~!i a';" - .re salo gli idealisti, <:benon seguono nè l'enlJ.lirismo nè la. relol'ica bago– lona de1 nazionalisti. Con uo metodo rig'oroso Campolon– glJi presenta. il problema, riassume h,:~~· d~~" 0 r:g;o~r O ~~~~:lat~ non è noto col fascismo : il reggi– mento dittatoriale ilalìano l'ha esa- ~1:;:1\~~~\:~ b~i~;~~esp~ci~m~~: Le per ragioni di pol!Lica interna : una diLtaLura ha sempre bisogno di lro,,are un vicino al quale assegnare 11còmpllo di rappre sentare il •t ne– mico ereditario », l' invi dio.rn in ag– ;uato e pronto ad ostacolare Ja mar– èi& mlsliCR.di un cc fioPolo eletto ,1 fr~~:~01?:rnu~ d~a~ ~~!~giin~ave~ so il sole imperlale. La crio::iinterna. rroLto naturale di un reggimento di compressione di _tutt.ete libertà, vie– n& pro.spettala corno un prodotto del- 1'• inimiclzia i, del vicino; o così. le spai.,& di armamenti', ratto per cal– mare gli &J>1>eliti del gruppi dell'al– ia industria, e per mantenere in ef– riclenza la trincea di baionette die– rQ la quale il dittatore si barJ_'i~ vengono ml'!<Sr: in conlo della .. mi– nacela • del vicino. C'è sempre qual– cuno che abbocca all'inganno e, spe- !;,~riof. ~gl~~?tL-~~i~i;r~~n~ ~:: TIpunto prineipule sul qual~ $i ba– sano i fasoisti italiani è quello dei ~~~p~i. ~~f:~~~t-O~xg:i u~ ;~efc~~ irre:fenlismo cCir-50,nizzardo o sa– voiardo, ohe non è una co;:a ~eria. Primo : Fi tratta di tcrritorii ceduU ~-11:n~ut;~al~o~fr~idi~;~~Fat s~cCri~ do, l'irredentismo na.sce nei territo– ri -che ~i cl"edonoirrcd11nli;come era a 'l'rie.::--te, a_'.rrcnL(?, a yrasa, a Var– sa,,a, ecc.;1 lèrr1tor1 assoggctlaU !bbl!m": 1 ~~!i\,gi~~~tf~~ 8 diti~ne i;:.~ dentismo. nizzardo, corso R savo– iardo). ComJleosJeoloniali, sboce<aper la mano d'opel'O. ifoHana. esubcrautc ? Dice Campolonghl : por cho farne? Se si trat'ta di una politica di pre– stigio, il problema non ò più sulla ba$e del diritto, nò di nece~sltà. o rN::~~~ut~ro~~1;a;.;~IÌ} ~!~1~oif~: sci~a vuo1 far credere che il pro– blema italiano, dcmogroUco cd eco– nomico, pub avere una soluzione da un allargamento delln colonie cbc l'l– talìa do\·rebbe ammini~trare, si il– lude Il popolo ilalinno e non si ri– sol\·c il problema. Il problema colo- ~!~~li~al~n~aif!es;~J~1 6 ~odffi~~i f:rJ~C:~~~ 1 fn q::i~do 1 ~ri~j~nc~t: stono colonie di popclamenlo, nel senso che mano d'opera europea pos- }tn:f:~!r! ~~~,ili~~ ~:33:iie 1 ~~ ~ Le disavventure di un agente di Mussolini Ril:ordale il maniorc Pabll, e~,rc- 9i-O assassintJ fascisl/J. tedesco, <'flJ>O dello Slolo .1Joy(JitJr,.11R/lc ll'!im– wehren in Au,.stria ? 1,·.~pui-110 daU'A it– sfl•ia dal Ca11ccllicrc Scho#.Jcr,ripui·ò in c.rilio a Venezia. Il fascismo ita– liano lo accolse comr un lrionfottJrc ... del domarn.. ! J.o cotmò di od11la.:io11i e gli 1·ù::mpìil portafogli di lire va– lori;;~atc. U.1.cosa non r,li portù fortuna. ~1 lnruln·uck quelle Heinl\whrcn che sono na=ional,iste, patriollichc e 1li intima solidariclir. coi 1"f>tlesclli f/d– l'Allo A,Uge, lo t,·attaro110 aw1·ta- 1,iente di 11 1:enduto "· Adesso l'uffi– cio di stampa delle organi:;:a.:;io11i ti,.. rolc.si pubblica che « Pal>stha rin1m– : ;iato " a collaborare coii 1.-0ro. lt ca– po Steidle r,li .signjficù cr1ulame1111! che la .!l!..aa.:;ionc non era destinata al .!UCCCSSO. Pabsl. che i: tedesco. si i: ri1:olto ai no.:;ùmali-sociolisti di Monaco, chr: .!arebbcro i fascisti LP.dcsclli di Da.– vicra. FitJ.sco O(f(liunto a fiMco. Ed ora tratta coi caschi d'acciaio, altra oruani:.~a=ione fascista tedesca. E' prevedibile che si pi[Jlicrjl. dc{lli altri calci nel sedere. Nc-ssww sa che far-' si di questo ay-0nle di Mmsolini ùt terra tedesca. /.,'Italia fascfata co11.tinucritn mm,– tcncrlo 1 Le parole e i cannoni Il varo del nuo\'o incrocialoro GtJ– ri:;ia è stato conlrassegnato da una grando varata mili-tarisla. 11 nuovo segretario del P.~:F., Giuri~ti, ha pronunziato un alt1i-onant(' discorso dicendo che ntalia fu, è e barà sem– pre vittoriosa. s, .. tosto i:ide il sol che nr, f11privo. ~~:;,;-:se:,e~ra 0 ;r:;;~ ;!~;:,~r;h:s~:::~ eh.emese fa. i: aià 111orto - essendo ritenuto trO'ppo u i11dpc11de11tc » dal regime, LA LIBERTA' L'incoerente politica estera del fascismo L~ ull inrn tondenze della politica r,~tr,radel ra,-ci,-mosono se,·eramen– te g!udicale dalla. stampa tedesca. In me1·1to 11 Voru::crts .:;crivo: " La politica '!~era riPffHalia. du– r;111to il 1930. è di\f.'nta!a di più in più un:_1 polilica del fa.sci,,1_uo. JJ go– vi-rnu 1tali.rno U altual menlc legato co11 i JJllrlil i ra~ci:;ti di 4.ul. (i i paesi e Cf"rca. di con~olidare così la sua i,i– tuazione comJH·ome~a a!fintcrno. Lu reazione !<lraniera, pci· conto suo, fa grandi progr1!:,.--;i grazie ai soccorsi che-riccye dal fascismo italiano. un· :11'.'g-110 carattcri:-lico tiella poli– tica e~tcra iL"llìali.i.a ò la wa iucoe– T~nza; ~i. e::-,a yuole condurre i Balcani contro r:Europa; domani YOr– rà intrrvcnirc con la.Germania con- ~Ì 0 ~~~f,~~i~-~ia u~dtf~c°om~~}zf g~i~~ tra l'E-.L ~ l'O'"e"t mediante una re– stauraziono mona.rcbica nell'Europa ccutralf:'. Il fat-to che l'Italia è pronta a sal– tarP,nell'arena costitu!see il vero pe– ricolo che minaccia l'Europa e non l'annuncio, fatto da 311.lS:ìolini nei suoi recenti discor:si, che l'ideologia fa~cista ò an articolo d~ esport-a– ziono. " « Nouvel. A.ge» Una nuova rivista letteraria Una 1tuQIJa ri.Vl.sta letleYarla, CJICCOflfJI, J• GqmiaW, -sotto la dfrc:lonc dt ncnry P oulauu . e s'b1llLol.a Nou,·el Age. 1, Co– n' lil.a.to f)L rcda!ionc C fon11.atoda F.u– n t,1e l)1 1lJ1t, luclln Gachon,Jean Gtono, Edoliard. Pdsson e- Tr!.slanRcmy. Xounl Age vuol essere una rl t'f.sta vlt'O. l'uole coordinare le mani(u.ta– .:iont <1Wcr$c della cultw-a. nuot-a, che ~~r:i;~;:p~/':e~mff'~,:O~:a: 0 t1c ~tifl.alca sostituire ~ arli. e la leUcra– lura con(Qrml.sta e dl dlsfra:lone. Nou– vP.l .\gc t;UOlc t:Sut'e la rWE.sta &U'uom.o citi! lat·ON I.. La rh• it.ta non farà della poli.Uc:i. e c;ar:luna specie di laboratoriodi rlce~ ~~~I o a1Ju~r~~~z~i Seonc'::~~e di l'ri~!c'i-? O C06ru:ft~~~~~a~';Jl1/~r'e~: i 1 c!~~cf'd/e{!:10 «: 11~t~t m':o r1;~~ dieci franchi per t.ui.ta f a Francia,e do– dici per l'estero. ziooafiemo, ~ich-è i,;onQI più sem– nliei e j piu facili a ritenere senza b 18og:oo di afl!aLìcareil cervello. pos– KODO avere un valore; in IlaJia, }n tutte le nazioni del mondo. I.& storia dei rapporti ita.lo- fran– i:.e,m- secondo me - ba un 'origine ~lasfvament.o politica, e le sue fa– ai a,;;pre o normali ha nno orig ine e:empre dalla politica seguì.ta dai due· Slsti. Gampolortghidico ch~_-tut-:– e lo \'OltP. chP, la pace economica._ 1 buoni rappbrti òi scambi fra Jlal!a e Franeia, sono constatali, troviamo riohe. L'InghilLerra è un esempio. Nelle colonie il capitale cerca mano d'opera a buon mcrcnto prir aumen– tare la produzione a buon mercato. Ma oggi la crisi è di superproduzione per caHiva distribuzione di ricchez1. e le colonie haruw iin1>aratoa pro– durre e fanno concorrenza a i pro– dotti della metropoli. Esempio: In– ghilterra - e le colonie inglesi non vogliono neppure accettare una quo– ta di"~ disoceupali inilesi -; e Fran~ia, per la quale 5-i presenta Il problema dello burriere da elevare Un'originale zione di A. Labriola sull'economia contemporanea !~herela ifarC:,fo~~~~~i /d? ~a~g~ tu~ le ,,olle che accanto alla demo– rruia franee~o ;:it.aun governo ita– Hano uhe si sforza di anicinarsi al– la democrazia, le relazioni- eco.nomi: 1;111& eono migliori. Del 1-estonon Y1 è conLraddiiione. percbè rapporti e– eonowicil e poliLici sono legali, e Campolongbl arriva appunto a que– tfa conehi.Sione, quan<Jo dimostra l' Il faLlo anliooooomico tra ! due ll!lill, volu- UIDl,..J.J."J~,./l,~~ le democruie, fra. il r:r~~!::o~! :r:: 1 i1i :~~~~et~~:~ =~le n~ffl~oqub:'f.i~ie~:Z~~n3Jfa~;; raggiungerlo. Le storia del rapporti fra gH .S!-3- tì ,•iciul è la stpr1a della politica .stera dinastica fatta dalla Consulta, .quasi iointerrollamenl_P.., togliendo ·I~ oaei, nre; ulhma o rù imrirt.anle, g:f~• Sf~~~s~~~~aerc~~= ~~~a~~~ o t suoi ministri, :-ono al ~egu1to lella Franela di N11.poleone In: non hanno nulla da obbirttare alla Fran– cia di Mae-Mahon - oho non è an– ~ra la Francia repubblicana -; !:>i buttano fro lo braooia della Tripl!ce - patto dinasllco - dopo; il l~~t~~ t:~ ~1 1 0.f'aer~i~~~ ,~:w~~~\~~~ J.::t: AioncdPl '900, e del u giovano ro "• fa arrivare Lou'bcL a. Napoli fra cn– htslaallohe dlmo:ilrazion1, e orleQ:ta lo Nlazlonl fra i duo $lati In una fa!G nuova, pacifica e cordiale. AJlo acopplo della ,ll'Uerrala monarchia - • i nazionalisti - sono dichiarata– mente per gli I~eri Ceolrali. Gu- ,~elt'~f l 1e~r!ro~:o ~;, f~ 0 ilt~~r:i~~ e,~~1:: r~ra 1:1 ~~~f rb:~fa~~I~~ riu!lcilo ohe è il fa<ici!<mo; riprende il mo della vecchia polilic.r,colle– zatriee di interessi dmastici e rea– zionari, di iiri di valzer, di opportu: nistici equilibri d'alleanze che _;;.1 apostano; obo dt>bbouo !!Offocare lo manifestazioni ,tf>I popolo italiano e degli alolri popoli. P ritorna In poli– tica gallofoba. GallCJfobaè una pa– rola non esalta : aolidemocrat.1ca. CM, se noi vediamo li naziooall~l francesi esprimere la loro ~Impalla per il r~1mento mussoliniano, che ~~t~::r! 3~sÌ.i 01 i~~~~~w :;i~~i~i1_ ~~ llOi vediamo. <la1l'altro lato, i naz10- nalfascisli ilalluni, con dop. Cioclo Coppola alla t••sla e Mallarm6 Orano alla coda, dlchia1•arc di avere lutte lo simpatie J>cr i nazionalisti fran– ce§!, zuavi pontifici onorari. (Son .abbiamo Yi&to.del resto, coloro che .tcousano di alto tradimento I fauto– ri della politica di raY\'iCinamento franco-tedesco, andare a negoziar() con gl• « Elmi d'a.cektio " .~ i tcdesco– na1:ionali.per un :w('()rdO t'conomieo– mihlarc. ha!alo •mila reoiprocn oppo– Fl1:ioncalla pro;.pet(ata fmlerazionP ~~fffe~~Ja~1! O l~ /-t"\!t~tr!1~0~ vimt>nli rC'azlonar!, tutti I « ncmfci ereditari •; non troYa !-~U1pr1• Eoli– duli, nhimò, 1 J»oYimenli democra- 1,fci...), )la non allontaniamoci dnl Ji-bro fl.i Campolonghi. Qu.ilo la base dcl– l'necordo ? Amioiz1n t:1tina? Xicnlc artatto. Ln laLinilit ù un ip•a,1 morito ohe non si ha il coragto di soppel~ ~;e. ~~~~t:;r;Ac~ar~~~~~t ·~Q~i Ju,sano sul Med ilerranto, e nnnueo– ~& francese o i(. aliann.iu i.uesto mare, }o~~~~ o.rr} n~:r~i~)IÙ, ·r:H:· ~~; rr.mceel e italiani - di quelle -,cl_1ic– co che ipo~ano il Med1tPr1•aneo - dimenticano rhr vi .1tnnuallri pal!;:i cbe soo ba;?noti d9 que3lo mare e cbe non sarann-o11empremonel,:?di :scam– bfo d11 spender'>! allegramente. Ci pensa DC!!!Unoalla parto ebo può nnre.. in un lompo pro•slmo, la Spa– .;na llbc.ral.a.che ho un;,,popolazione m aumenlo e una ilovinl!zr:a cbo ri rb\.·c;Ua ? E fOrieoi.t!? La!oiamo flari- il ::Ui-ditcrr,u1co. r: '-- se ,oJete un gtudb:io glu;)lamo~le r:~:~~~-r t rp~~~~:~!c~p ;; dotti J(lJla madrepatria ... Poichè l"f'conomia. ha lecrol che neppure il genio mu~soliniano puO !ar de,·lare è me:;!:o ton~rsi alle lcoriP ~ane : vi •ono due ipaP~ia.d e- ~~n~r:a~~'"S,~°i~:ta~fit:aW~~ ~~~ O di materie primo : la Francia. Ognuno lia quello che l'altro domanda. Vi ò unr:.teoria f!slcn riebr(,13tnfn un co– raggioso li'bro di Do Monz.ie, Tena Cl-atua: quella df'i va,i,;i com1.mican– ti. I rapporti franco-italia..nl J)ossono diventare oltim1 lasciando ftwziona– re liberamente lo Jef,'gl 11uturull. ]:,' OYidentorht\ ques1e leggi pos– sòno funzionarG quaudo... si lascino oomunicare i vpsi e non si tenda ad !~ft~ ~ffa~i~r:~~~ ~r~ihH~enf~ il problema con una dispersione d1 ricchezza, invece di razionale uso del– la ricchezza. Chi può far funtlonare ~~i~nlà s\c i,~~~~di? f,';1~~cv~r:~~ manilà; la qualo è formlila da tempo ~ef O ~u~ O1 ;orc~ss~r:rcoc;h~;:o;~~i~::;; n~{ia~! lfb~i;~1tt~~ier~~~ii ~~e ndoi~ que!Ji di ca~tc, o di teor1oi r1tardn– tori dello soluzioni imperiali ìn un'epoca che segna il tramonto de. gli imperi. Arturo Labriola h:1 tenuto un:i. le– zione-conferenza all'IsUlulo di $ludi Superi"ori di Bruxelles che ha sollc- ~:it;i~!14f d~~l: ~.:ftit~sil~~-j~;~i:~ del pensiero, e _per la fonna éma– glìanle. 11 nostro corri~poodentc di Bru– xelles ce ne manda questo rias::unlo o, meslio, uno schema. Fino al 1918 il socialismo acceliO la dottrina di Carlo ~far~. eh1borata Yerso il 1867, mle;ral111eut.e,- per quanto tirannica, - sema sape~ne uscire. Avvenne che, ne<."cs~arrn– mente, per spiegare cerli ratti - co– me l'aumcnlo progre.~i-.lvodel ~a~a– rii' -:- 4'.!Sulò, per Lrçi\ are uni"!, g.1,\1.,. sliffiliazione,dalla propl'iu tcor1n, cc– lebrfindo pe.r es. l'aZ'lonc <te\ sin- ~~t~ c~~fai'w! c.ii1i~~~go!~~t)~~ pitalisla. La teoria dei salari che ~far:-::h.a [j~a,,tac~~~rit~~jl~lfro",?1,;s?,~~!: ~~tt: E!?iai~~~~~~?g~il;a~·;1!D~~;at mericana. Xello studio della genesi di questa teoria si eonstata quanto. forma e contenuto, abbiano - nello Ecienze sociali - la s.tes:;a importanza. Riccardo pensava che il lim_ilcmi– nimo dei salari fosse determinato e garantito <la forzo naturali. ~lnrx peusb la stessa cosa. sa.lvoohòl'cspo– ~e Olùdificandola lie,·eme.nte nolla forma ed al posto delle forze natu- :~;~isi:J:!a!~ ~Wtci~~o!~1~~~~°st 1 is 1 ~ sa del capitale. Tutto ò meccanico, automatico in queste Leorio, nò \'i può ,essere posto p'e,r In volontà u– mana : se per i progressi della I oc– nica un operaio mette In moto una ~fs~~ ?,i ~:;tt~t ftl~ Jri~~Jòv~~r1~~ se stesso. li lavoro, la ma.no d'opera, è rie– chezza uguale_n quella delle m~l1!– rie prime. Ohi l'usa ho un benef1c10 renle e non ra opera di beneficenza verso ohi sc.nmbin questa ricchezza. La giuMn dlstrl1?u~1onedi ry,uterie primo ò un bencf1c10per (utl1: men– tre il monopolio ,bocca alla crisi che oggi "li pro;:pelln, giganlesca. nel mondo. per una ca~liva circolazione o distribuzione d1 r1ccbezzn - lavo– ro, merco e oro. Di chi è la colpa di qucsla forma mentale(? Accade talvolta che, in E tutto ìl ragionamento. economico, àetenminali peri'odi storici, le mtnti dl Cnmnolong-hl,arriva alla conelu- più pecelse sono so,o:;etlea l~i ge• sione polilica. nerali. Oggi ~i darebbe la 'Jlrefcrl'nza Rcst:iun punto: dice Campoloo~ ~~v:o~:r\~;~;:~~t'ii~~~:~\~~~.~a:; :l'oicchi ~fi~ 01 !~~2~di ;~~l1~:1a~-~ v;; da Riccardo, e coc:ldi gegullo. i~lie~~\Lii~~~~~~iil_:_o:~[i~·craet~ cc}:;:'\P\l~i~~nrercu1~~ 1 co;hr'l 1~~= col fare, domani. quando l'Italia sa1·i ria sociali.5Lasui salari. ò la più fon– libera e repubblicana. un acco1·doin- data. Per quanto le stai hl khe dirano Limo italo-'frunccse. Un tal~ .iccordo poco o null.r, ::teci bil.~iamo ;:ulla non ~toppone, ma filoilita (fuelloeu- migliore di esse. qurilla di'! Dowi~y ropcp, lo precedo o lo prevede. ~~~~~~:o ~~~i~3~sdi 3lòd~i:r i~t 1 ,.~e~'~ li punto meriterebbe disru!-sione, !<nntndue generazioni di lavoratori, ma è evidente che lutto !:olanella i salari sono aumentai i soltnnlo del 6:!;ti~ 1!\~;co:~~nl~ gu:u~ O ;~~~ac ~~ ~tsi~e~~-0~~ 1 dail~~~~1:1~1'1f~~;~!:: non d1 patio che tcnùa a sluh1\1rcun .zn.; anzi, che _ 1>arai:conalt.1 alle mi– equll,bi_-101>~1rL1c_olal·11 conlratlPO:-_lo~dioi·atecondizioni della bor;;hesin - S~ma~~i;: ;iw:·~;~-h~) ~~~-1ifcet~P~t:.n~~!~fe~e~esa1r:~ 1 ia~~r~~i~~';:'g,r~~f~ ~r:.;~i~c !e*~~~l~ uij 0 ~ 1~0ù~!tiie;~ ~~;;::a~~~il~.ica non auobbc ~critlo i;fes~~;~w~~!• Jia\1a~r;;: ~!fa~~~;~ch~ Jm·oce i socialhti_. come il ledes~o Rpaznuola dichi:1ra-'sl'ro (li YOll're,.SchulzP,Ga,·l'rniz, di:--'l'rochr, ~em1- ,_frJUgeroun nceorJo-r i-ero, ,Joganalr glioramento \ i era _slalo,que,-to "_ra - I" quindi polilico _ nwUPntlo in f'<ilraneo al n.:1cc(:a01:.mo cd olla '.\O~ comuue i loro beni: f' chia:na-.~rro ! lonla del cap1tall,..mo. ~f1~i!1f~~t 01 ~;1~:in:~z~ p~r~1~,:~~\·i~ lo ~~gr~~!!lo ~~~~~!~\~~~: rf~è ~~~~; di doveri. io l'rr-do chi> zii Stai i l'- metodo. 11on rrede\'a. po:-~lbile un nitl d'Europa ,,1ri:-bbrro-rorma'l.i in amncnto dei .:alari, :-e non quando brcxis.simo temyo. la somma ù<?t capitale fo•M~aunicn- l.:lopia? ,1a ~iamo Ji fronlt- a due lnla pii1 della somrnii del lllYOro.Se « utopie 11: quP~!n, o quella dl una if.> !~i chi" reggor.o la. co11correnz3, ;uerrn chr non poln•bhr, rJ;;:.oh·ere la di quc~tc due quanw;1 fo~•PrOen~l tragica erbi t'tlrOpca ùi oggi. ~j:i~~~'l \~di7r1~ ~rl~~~~~~-id~r1ia.~-'~: AURELIO NATOLI. ral.o.-i" con pratlcho malluslnnr, i :-a– Sentenze lnri snrcbbero stati - in ogni tcm- 110 - mollo più bu.sPi. Cosi nemmeno la !l';.:idella supra– produzione i, sostenihilc; porrhl: fo ~tessa efi<:jmondiale odit'rna è p1ul– to.:to delermin~la d11crcc::~o di ca– pitalizzazione cbe non ùi•proùuzionc. L'o1-5C.•:>ionedei ;:ocluli:-li della \"OOCbia ed apehP, dlllla uuovn geuc- !'aZione,, la crhi : frmo1ne1~0 <-:hc di- "- Jfo fino « q1ui11dochi {I, o f11. mo~lra J"incap:.cil~del rap1tali::.rnoa fare d~Uc rit:olu:;im1i rrcdr. frtL fal- funzionaN>. J:."\c-co la lrfocfP,fatai~_: tro, cltr fo riropria ~ia l'ulttnu, c concor.cnza. sovraprodu:.oone, cr1.!1. i;;:,~::C,a 'tJ!fj;";~~;-,,t; ;~s~~:~i:~;:~~~ ~~1~~~a i~1~fmJ~li~r~~~cl!~ò i;s~~! delle altrt. " oreanizzazione comun1::ta quP:,_tufe– Co.si f05:,Prvalon1 Jlomaun 1:.!i ùif".~ _nomcnopuò non c,•cr~ cnlab1ll'. ~~t:r;;~;::·'f::[:L.id4.?"7ù~~!~\=l~-/~ fi;:;, 11 ; 1~ i 1i !kl:o:~~e d~lbi~~,~~,,~. ~ 1101, rir;ola•: orm11011i111,•11ti, li i;cndc. fvndando:1 su )larx erano cuuY1nt1 1n neo ebe occorres.!lOridurre, sopprimere la concorrenza, abolire il capitali• ~mo e che co5l :;i giu.r.g~se al para– di:..--0 socialista. In tutta questa con– cezione, rialzi & rihassi. migljora~ menti o peggioramenti SOl?O ll_lecca– nici. La volonlà umana è mutile; la po~3ibililà di compos~i9n~ incon– CPpibile. E~i ::-onoconvmt_l-~hc la società non• può essere m1gh_orala: Si \"Cd~qui quanto male fa.c~1ano 1 çenli. Es5~ sono una Yora sc1~ura. \[ai " dn. nessuno romanità è stat.a. j)iù inll'alciata m:l $UO cammino quanto dai genti. Colle loro formule, la. loro autorità, l'infiuenza che eser– citano sulle generazioni posteriori cssn comJ)iono un"opera _nefasta! o– stacolando il corso degli eventi ed ìl progresso delle ide~ .. Do. )far.x i'n poi' il .socialism9 ri– ma.so Incatena.lo alla sua roce1a; e le con sc-gueru:epiù gravi furono que– ste : che s'impodt la rioerca dei riL roedii ai muli della società, che men– u ~regio s'i•sterilirono in vani co-– nati, che la tendenza.eyolutiva e pro– gressista andò perdot.a. 020.:==:oco===::rocò D "1'): __ _ ,__ D o~o ~~~.'~ a ~~~anii!:!i~1. 5 rf O l\~c~(itila~~ D O eia un appello a tl;!tti gli ami- o ~ oi, a _tutti gli antifascisti, a ~ tutti gli Italiani che vogliono• essere parteoipi della grande lotta contro il f asoismo, per la democrazia repubblic:i.na 0 contro la dittatura. 0 D La parola d'ordine e : D ~~~~ ~ ~ ~ ~ o E' una necessità per la vita o Q fo 01 ,?:f!;;~o~ia quunC:i~~!:~f:~ 9 ~ battaglia, mant1muto dalla 10- ~ lidarfetà dei combatteeti an. urucisti: e un ·»oVERE per tutti quelli che riconoscono che la lotta richiede stcrifi- oio. a t/ d~~~i ~:!:~e·u~ 9 ~r~::::: D O dista Non basta mandar subi~ O ~ to l'abbonamento - co~a che ~ faranno i nostri amici - ma OGNI VECCHIOABBONATO, CON L'ANNO NUOVO, DEV& TROVARCIUNAB!OIIAMtN- ~ TO NUOVO.La cosa è poasi- o bile. N'osannodi voi, o amici, ~ puo' veramente dire di non a~ vore attorno a sè, tra i propri amici o tra i propri compagni g :~j:i:,o~~ :iibo":~~Lcista di- 0 a é~;apiJ~1:ic:~~t:~~~gn/ gi~~~ a ~ o no, chiede questa nuova prova O~ di solidarieti. Riusciremo, se tnLti i nostri amici si metteranno al lavoro, con fede e sefza ritardo. All'opera dunque, o amici. Q cb1:!s.~: O dell~À~uf~~1:mo~ 11 a 0 ~ o Gli abbonati riuno,,foo O~ subilo l'nbbouamento I Jcttori dh-cntinQ abbonati o I pochi che credono d'aver o Q diritto a ricevere il giornale D O~ per tutta l'eternitil, si convin- i cano - anello se sono dei no– stri migliori - ohe non è pii! pouihllo alla Conoentrazione di distribuire tante copie !l'o– maggio, che spettano solo ~i collaboratori diretti dellit L1- o bcrl~. O a Tut.ti compiano il Joro do- D i~~~i o ~ ~ ! o a a ~~o==zo1:10=::::;:;;;;:::;o~o TRA « GAGLIOSTRO >> DELLA FINANZA F SOISTA Mario AlberH contro Orsi, Bolchinl, Alberto Pil'eW e Benedace I sussidi diRoma aifa scisti hitleriani tedeschi lina corrispondenza da Berlino al Matil& (26 dlc.), giornale solitamenle rttorasolsta, afferma ohe ,1 nella lo- 1-0 lotlll contro Il fascismo gli awer– snril del signor Hltler non mancano ~::; :i~n1!co~·faai~. uit a~~1?1111j~~ ~r:;s~ìf~~ 11 :,1o.;-:s~~~letede~~~li,si~~i~ dt aver ottenuto la loro promessa 1l:riI::a~~ 1,iir~li}u:i;la;~d~°f~~{1vf; stampa todesca ha viYamente com- rr:r;~~ 11nr:;°a ~~:::Jar:brili~~~~~ GrreÌ'e-Goldebcc, uno dej suoi e:i a– m~I politici, e due gìornali di Mo– naco che a\'cvano rinno\•ato pubbli- ~~e1i~W (1~Y~ 10 dif~~~Omt;!dò d~\ 1 ! il signor de :FJod, addetto al Conso- ~~l1nl:~:rd!f i;i~i;nfei, ~O:f1C~iiri~~ ~l~i[~~~ sg~r;g!~~r~~'V~1~'ll!~te,ri• fc!8~d 1 :b~~ 1 Si~~~ 0 (Us~fu~~ ~~~: . .. « Rrupulin b l'eminenzo. grigia. di Br1t-JJrtL "· u Eglt è sr-mpro alla ri– cerca di un uomo pollLicod(I.render– si amioo, da inl-e_l'cssart> in q\mlche iniziativa. industrrnhi, commerciale e bnncaria u, l,Jwincipii mor~li di Ra- ;f~~~ù~h~ 01 :f cc:~;~re~:eLi~~~1: 0 :)r~~1t B~;dil~du~Nand~';e~tol~~i cr~~;i~n~g, ~o~ ~~d~i;g:;·~o~t~. 1 ~~~~\l~r::t:h: i~ na sola vo!la. E' stupido fare I pu– ritani. Leg-gi i Mmricur.t d'argcnt di Roma antica, del Or!Joume E' tulio ~oilsi5cfr'r~v 0 ad:I c!~ft p~~r:roerii Q:i~~= gna approfittarne. A cho serve il potere ~e non M ne abusn ? Fai il banchiere, non il sa~rdot.e •· QuesLouobllo carattere è, come si so, ~trcltamente collegut.o agli scan– dali Bellonl, altro ., lmpiei:rnto" del Credito Italiano a 250.000 lire al– l'anno! Seguo fl fabbricante di artieoli di! gomma che Alberli chiama indiffe'°' rentemenLe Miater Dunlop o Lord Ne-, vcrrip. Egli è il lord prot.etlore del:, la baracca. E' noto che il Comm. Alberto PJ--1 relli, Ministro Plenipotcnziv.rio ono-1 rario rappresentante in _parecchie commissioni tecniche fasc1sto all'e– stero, ex -presidente deila Camera. di Commercio Internazionale, cc., cc., ò al tempo stc.sro, un fabbricant.o del suddelti articoli, un distjnto econo– mista, e un intimo collaboratore neJ... l'alt.a cucina finanziaria de.I Credi(.q Ualla.no. A.lb erU af fronta il nuovo J?Crso., naggio e.on questo deferente inchi– no: «' Mis ter Dunl.op, infatti, è l'ldeél"'! le dei copertoni bancari, il auper– nex, leggero, soffice. che eupera le asperità con disinvoltura e Incassa magnificamente gli urti o le bolte della strada, senza strapparsi mai. ~ O ~U~oc;~~r! 1 d1i~~ i~~ffl~se,; i:: verrip .,,._ Perciò fra ~Ji amici Mi.iter Dunw-p è chiamato eol nomignolo di Lord. 1Yeverrip "· E anche per lui il carezzevole verlo come un segreto a\·ver.sarlo del regime. •e Autoritario, anzi au– tocrate assoluto neUe sue aziendo, si t~i~: 11 :a a:~:u!ie !J~~rc!r~//iu~~;a::: berisleggianti 11. E allo scop o di met.– terlo in mala luce presso l'ombro.so capo del fascismo, Alberti ricord a che Dunlop !u « molto amico dol di– rettore di un diffusissimo quotidia– no » (Albertini); fu • intimissimo e fl~zrF~i D ;~b! -~ 1 i~ecfi~t:!e~l~1~~ fascista, non ha mal voluto diventar fascista, neppure quando, in una so– lennità a Stoccolma, quel fascio gli orfriYa la tessera d'onore n. L'Alberli insinua che Nevcrrip ha In fondo all'animo una u con(C!sa ri– ser,·a mentale : bisogna pur che gli 2'0mini di valore r~stb10 im.muni da compromissioni per il domani po&t– fa.scista... • E il maligno aggiunge : u Per questo affermava di aver ri. fiutato, un giorno, anche la carica di Ministro 11. Bru-Bru e Raç-putin sono riusc!Li a conquistare Dunl.op carezzando i~ suo orgoglio, la sua vanità di c.,pi– tano d'industria, facendogli balenare, programmi di espansione finanzia-: ria non sfavorevoli a.Jlo sue intra-, prese personali. Ecco un bell'esempio citato dal... l'Alberti : « Bru-Bru convince Dun– lop ad accettare dalla Baoca deoine di migliaia di azioni della Società di finanziamenti elettrici, di eui egli ~';;;.~:. La O ka~ O c~dJsk~~J~u ~~ ad una holding, CJ•eatain Isvizzera da Dunlop, queste decine di migliaia di azioni a un prezzodel 30 per cento In– feriore al corso del giorno di conla– bilizzozione dell'operazione. La di- ~:1"J:tt~~if~s~d°:fc~~\!f1~ '::,ei:::c,n~ per la h.oldinf! di DunloJl un plus di circu sei milioni. ,1 Non c'è malo I siaAa~~:1~t~~ 1 ~?t}f;i~::1~~csi:i.~~ una « lunga mano ». Ocoorrc un ;iau·~}~pis,~ :f1~a~~t~~r~~~~:"'z~~ ni; un t,1omoche aJ)bia \.lllll- yr,rnlce di statista per dare al pubbJico la sensazione del superiore riguardo ~~~'~c 501 ~~u~;i~\tgenJ:it~ 1 • :~:tl~g mura uon si rifiuti di prodigare In pro' de.i bisog-nidi Bru-Br1t; un uo– mo dP) Sud;... un uomo capace di YO!Lafaccia in affari e di gh•i di val– zer in politica, ma capare nllr&-111 di ve.o::Lirt> la sua c.fscm:amorale con un abito di studioso •· Q uesli è chiamalo dall'Alberli E.it: c/tictc. I lettori dJO:lla Vita Italia• na \fi han vh!o il r:tratto di Bene-, duce, cx ministro socialista, ex mae.. sone, traditore della democrazia e gran 01aneogione finanziarlo doJ fa-: scismo. L'arUcolo, come abbiamo dotto In S~l~c\~ioéa~ciaf~o~~f1~ttb~r~l f~~~~~i i~{~;;g:tetft~~:01 prender arW tra queM.lcontendenti. LI cons\derh\mQ tutti moritevoli del (fundro In oul l'AJberti li hR. posLie si è posto. L'osservatore i(nlinno o stranioro, di fronte a quesle-manifestniionl, ha certo 1a·misura della lenh\ furfanle-, ria che caratterizza la doendenza ul.., tlma ael basso Impero fascista. Una cosa è imporlanle per coloro cbe co mbattono la tirannia mus!oli– nle.ua e si sforzano di rl<larP.alln. pttU'la italiana la Hberlà : Il Comm. Alberll, grande esperto del regime, o.Bserisceçbe tanto Orsi qutmto Pi· rolli sono preoccupati della fine riel fasoismo e di quello cho verrà d.opo. IntraV\ledono la catastrofe I .Mussolinifarà le suo ,•endetCe.Ma. la fine che tutll, anohe i complici lliù stretti, vedono prossima., non tard()... rà per questo dl un giorno. \"lnto cho llitl(':r aveva rioevulo dei su,sidl dall'llalin per dimenlieare il problemii del 'Xirolo del sud ohe ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••,.•••••••••• r~·i~~o~i~~:~ni 1 ndefr~:1~J~fe~of~~ li~no. lnollrc ~ ilJnportunto di ri'cordaro la deposizione del signor Abel, oggi ~.~~~~~t~ ~~1° 1fgi~fi~f!;~11 io~~iv~l!i fi~r~1~~ e~~ teil~~d~~t~o à~~ 1 Yo/J~t~~ IL FASCISMO UNNERSALE seltimaM prima. d el famoso Bier– prtt.,clt, cgh O.YO\ •a messo in rappor– to. a !llonaco,Il cnpit.it10fa!Cista :m– glloraLi C"On lliller, Goorins e il ca– pitano ùl va,ccllo Hoffmann. Du- 1·ànl~ que:stl colloqui Il si~or )_li– gliornh aveva. domandato a1 naz10- n:tlsociali,li di rinunciare puramente o "{lDlplic<'mcnlo a qualwique rh·e.n– dicuiiono PCI' Il 'l'irolo del sud. Que– sto condizioni erano state accettato da. llillri- o un \Orbalo di questa se– dola era stato fallo e trasme11:soal conto dt Schweriu, chcr in quel mo– mento ora il capo nazionalsooiaU-sta in Prus111ia, dovn :wc\'a una parlc 1 imfri°~~;it~ verh:ilc sl poteva leggero elio Il fn.~oi&mo itoliano si lnlcreisa.– \ a vivmncut-e del movimento tasel– i,;ln lèdCF;CO,e a condi1.i'oncche rt,. 11unzit1ssc nlln t'l\'cndt'cazioni {lCr il 'l'irolo dol sud, si imp~"'llava d1 pro– rurnro n1ezzi flnaoziarl e armi agli hitlrrinlli. Secondo Il !-i2"norAbel, il signor )liglloratl nYrebbc YCrs.ato, a quel– l'~poca, 30.000 marchi per l'equipag– f;:i~~~_to ùclle truf1pe d'aesallo bit.- Il procc!W intentalo dal signor lllllcr conlro il ~1g-norGr.cte-Goldc– bee non è l~rminato con uua ijen– tenza. L'afrare ò $lato J'egolatQ aJ.. ~~~1~~~,t~l~~. c~iuc;~·gn~~hn~ft.e °J1 ~fftfi-~tr~,c!~~Dl~Odinif~l\,l!it~iic~~so; soffocare I~ ~·lw•lai.ioui di lol'O l'X :imicl. n Come El Nacio111Jl di Mexico vede il mondo dopo il discorso del « duct: 11,

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