la Libertà - anno IV - n. 40 - 3 ottobre 1930

Y OTTOBRE 1930 Lo storico dell'Italia Un repubblicano moderna M. PISTOCCHI SALVEMINI L'a ...... • Spaak dice ai giurali chi è Gaetano &:i!Yemini, il suo valore di ~torico, di educatore della giovinezza mtelletluale italiana. la sua opera che lo fa stimare in Italia e all'este– ro. 11 prof. Salvemini - dice ii di– fensore rivollo al pre.sidenle - ha scrilto un libro sul « terrore fasci– sl!a. ». Vuole il presidente domanda– re notizie sui massacri di Torino? - Ma De Rosa ha sentito i raccon– ti di questi fatli, egli era allora un ragazzo ... De Rosa interviene per dire che ha conosciuto la verità sui masSacri di Torino dopo due anni che erano avvenuti ; prima non se ne poteva parl:are ; ma quando sono avvenuti aveva quindici anni. vo~ 1aforeg~~~kt,e, d~;~~hai~a t~~~ adi dire cib che sa suliia vita di De Rosa a Parigi, sul suo carattere, sui suoi sentimell'l.i. Pistacchi. - Ho conosciuto perso– nalmente De Rosa il giorno in cui ar- . rivò a Parigi. dopo aver valicalo le I Alpi ; ma ero al corrente di quanto 1 egli ave, 1 a fatto in Ilalia per liaJ?ro- \ ~!fl~~fa~:if:fa 0 ~~l:Stfn!~5di:Ct: 1 ~~= ! gli ambienti universitari. ~eci per- I ciò tutto il possibile per facilitargli I ~~~arfoe~rn:g:t~ia in~t~~~ p;~,m= ci. Era quasi sempre eon me e ei u- f~:s;o A!~~~alud~ghuent;1~~~\~nff!c~~ ! lui e mi piaceva di fargli n()(.areco– me lui - socialista militante - fos- j ;i~~~l~Jr~~ ~mfnl 1 i~~r1:ri~.idg~; 1 ricordava le lradizioni del nostro Ri- j sorgimenlo, e avesse delle lot(e poli- 1 tiche e dei problemi naziorrali quel-, la concezione profondamente morale cui si ,spirava 11 nostro Mazzm1 Gaetano Satvemini parla dell"ori– gine, non politica, di questi ratti che avvennero dopo poco tempo dall'ar– rivo del fascismo al potere ; la noti– zia sui giornali potè apparire solo nel 1924. dopo l\lssa.ssinio di Mat– teotti. Durante il racconto, che è no– lo agli italiani, delle es~cuzioni a re– volvera~e. gli si domanda .per quale ragione sono avvenute le sanguinose ;violenze fasciste. - Per rappresaglia e non furono ~1 _parlava spesso del suo passa– to, m1 confidava le sue amarezze, le sue pene, le sue ,speranze ll suo ca– ratiere d1 solito g1ov,ale e gaio mu- j lava allora in modo 1mpress1oaante. Egli a,eva degli accenti che com-1 movevano quando r1corda\a la sua g1ovmezz,a un po' avventurosa, ~e Dc fiosa sul ba~icodegli accusati . .-le canto a liti l"inlerprelc, cke non ha avuto occa.sione d'intervenire. sue r1cerchee appassionate per r1- •••••••••••••••••••••·••• ••••••••• ................................................................ •••••• ~~~~s~ j~~ a~r\~~~/!1/'~~i~~. ~! furono uccisi uomini segnali in una lista compilata dal " console ., Bran– dimarte i cbe erano deslinati all'as– sassinio. Si conoscevano tutti i re– sponsabili della strage ; nessuno fu trovare la sua ,·era madre, e sopra– Lll't.togli episodi di violenza fasci– sta ai quali ave·va assistilo 0 di cui era stato vittima. All'epoca dei mas– sacri di Torino era ancora un fan– ciullo ; ma era stato pronfoodamen– le colpito dalla selvaggia carnefici- LA DRAMMATICA DEPOSIZIONE DI R. ROSSETTI ~b 1 fa':Jf ir ~rrners~~a ~~~~r!t~1]l amnistia per i delitti compiuti a a fi– ne naziona-le .,, De Vecebi, sottose– gretario, dichiarava di assumere la responsabilità dei fatti, e ba fatto Carriera, e Brandimarte fu promos- ~;,t;;c::1duf~~!~i ;:rtio~.testarono - Ohi era Gobelli - domanda lo 8VV.Spaak - che De Rosa ci ba det– to di conoscere e amare ? Era vostro allievo?. - No, Gabetti non tu mio allievo. Era un giovane di unn grandissima cultura e aveva creato a Torino un centro di giovani inletletluali ohe fa– cevano capo alla sua rivista, la Ri- na che aveva gettuto nel terrore una La citazione indica che deve de- ~=l~iJ~ùd:fi!n~ilif!l~d}a~~en/;·i/d!= ~~~~:i.Rt~~~e c:~s:1el:~:t!i~r.r1 8 itro~ te alle fiamme, dei ci«admi basto-I doUo. l'aw. Spaak dice ai giurali e G~~etri~r~~f 1 !;}:· ear°: 8 ~~:~:~to ·i ~~!se~fr\e ..:bli 1e!~~g,c~::~ :it~~''d~r; ~~~il)iJ~i~1t ~~s~:r~a s~i: ~h~ f~~n~1t!id:f O Ge~/! 1 ~~~:,i:~· f~r-d~~= lima di angherie, di soprusi, di pre- rato con fa rara distinzione della me- ~~e~~cal~ :u~e!:raie;~w:~,tg~/~~ ~~! 1 ~3zi~g~ 0 d1 1 ~~~:a~~~{r~i~~~J~7: nobiltà, di cavalleria, si era ribellato all'esposizione di Anver,•a.che i bel– allo spettacolo di queste violenze fu- gi ammirano. Con un apparecchio di ziose ed egli si era messo con tutto il sua invenzione, ,accompagnato da suo spirito contro il fascismo. Ogni un solo uomo, entrò n('I gu~rnilo giorno la sua ostilità. al regime au- porlo militare di Pola P. collocò un mentava ed eg-Iine dava la prova con esplosivo sui flancbi della corazzalu rinnovata atl1vilà.. Specialmente ne- austriaca Viribus. Ur,itif. Poi Mlii i~io;~~d!i a1:rtir ... e;:i~\~ie '11io~~;~: ~yu;a/ 1 ~~~r:h:;~~er}! i~fl~~mi~2a~1~! dei foglietti clande9tini. qualche minuto '1ovcvasali-are. 11 go– l Quando fu eosl:relto -a fu~re in verno italiano gli decr~lò un premio I Francia, passando con pericolo le di !-eicenlomila lir1>,che Ros;:elti ha I Alpi\ volle conlinuare il suo lavoro distribuito per meta agli orfani del I per a libertà italiana. Il suo ardore comandante della na.,·e affondata e non venne meno, anzi si accrebbe. per metà ad opere sociali del suo Tutta la sua allivilà era sempre im- paese Jigur~. • prontata _ad un grande ideali~mo, ad Rossetti entra e rimane diritto, cc una schietta. fede dPmoeraL1ea, ad la IP•la Pretta e pen~osa dinanzi a; ~~:I'ain~lrue moralità di vita e di ~r;ld~~~c~/tn:a~/h~~ir~J~fr~tl~ La sua vita era semplice. Aveva si dovranno inchinat·e dinanzi a qu1>– abitalo in un piccolo albcrs-o dove !ò!lafigura che ha portalo jl'iurali. voluzio11e Libera.Le, che discuteva di sf.avoanch'io. poi in una ca-mera am- .Corte e pubblico ad un nobile allo let.teralura, P,Olilim e filosofia. Era mobigliala che gli avevo trovato farairud~~~:::::~Ng~et~trrr:ini~~z~~rà ~~: ::~leed:i~n!el!e s~~~m~~:ti:~[: ~f,e..';i~e~~~/adaig4:ri:~i J;1m;o~;;:; L'avv. Spaak chiede che il prl:'~i- coraggiosamenle antifascista. Io lo mensile sufficiente per vivere. mo- d('nle domandi a Ro~"etti come giu– amavo e stimavo molto. Due giovani destamenle. Poi gli invii di denaro dica !'allo di De Rosa. !~1f~ti n~t"1oi~~ 0 %i~!si~roc~~eMG~= ~~~ec::~~~~ar!bb:Sfdgz!i~:ra(~i,!~~'. di;- Fi~~~~ft ~ \ ~r:p~~~g;~e ai!; betti sve\·a bisogno di una lezione, S~nza scoraggiarsi, cercò del lavo- domanda esponendo, quanito più bre– e. hlfatli poto dopo mandò un tele- ro (11'30l!ale. F1,1 occupato in una Upo- vemente mi è {>OS!!ibile, la min crisi grttn1ma - Cl\e nel mio 1Ìbro è ri- rafia, e si adal,tò a1 lavori_più mo- personale, cri~1 che ha df'i lai I di r:~rt~~J~~g~1n~~~r~~t~ di 0 ~oi~~~ ~:Nev~adi~ftd~~;~~ 0 p~ 0 ~it :~rf:r; ;;: 1 ~:;g ~~~t~7~.a;~~i~:~~o~~ R~= di « rP,ndrre la vita di!Rcile • a que- coni inuare i suoi sludi v.ur permet- montare ad un'epoca piuHosto lon- :~o ~fl~os~~~~~Ct~~~}ti evo~~~l~~~gte; ~~d~f!~;!i rop~~~3~m 1 ! ~ ~~r~;A O ~f ~1~3n~ O p~errvrso a~~:a; r~1~'{ 1 1~8t 1 ~1 pubblicare In sua rivista, che era ei della l..iÌ>crta e della ConceMrazio= 1919, e mi srn{o in diril(o di dirr conliouamenle sequeslr31..n. La. sua ne. Egli dormiva ne~!i urnci, e man- che du.ranie tutto quP.sto t~mpo il casa fu saccheggiata parecchie voi- giava. as;;ai parcamente, in una spe- giur;i.mento di fedeltà spontnnea- ~ra~c~f i de;;e a;;:;;:. 1 1~0 e;~/3;: ~~ t~ ~ii ;~~pp~~ ~:~~rdtv=~~:~,\~~ ~iran1~o~~~~t: et~: tfe~st ,~~z~o;fm~ detto : ~fe. l'hanno ammazzato. Egli era ben\"Olulo da tulti. TI suo porianmi, fondamentale. Ma nel cor- - Potei e dirci cosa è successo a oarattere aperto, la su a cordialità so della guerra, e più ancora D"l pri– yoi ? Perchè avete laseiato l'Italia? istintiva, la .sua viva.ce i~elliJenza: mo anno del dopo guerra il mio spi- . -: COS!l vo~ete. ! Ero rofess~re 8!- f'~::1~?a~\~~~to la simpatia di tutti f!~~i o;!~ic~~~~dr11~~~~ ~don!:~h~~~ l universi!~ di ~irem:c. ro anlifasci- Presidente - Come spiegale il suo Negli ultimi giorni del conflitto mon– sla e la m~a es,slenz?- non era natu- ge,,to? • diale un'operazione di guerra chP eb– r~lment.e heta. E poi ~ro professore Pistocchi. - Lo comprendo e lo be una ripercussione nnzionale e in– di st oria mc_xtern~ 1 For=,e che un spiego perfettamente come un ge<sto ternaziooale considerevolf' mi mise prof~ssore di storia m~erna può e- di rivoUa e di protesta contro le re- in unn posizionP.di un certo rilievo; s~rciW.re la s'!a 1>;orrssi~ne 50 llo _la sponsabilità t:lella monarchia. e del la carriera militare mi promeUcva dittatura, ra~cista : Fo!I-SI st ato pro- fascismo ; lo considero anche un atto tutte le soddisfazioni ch'ei:~a può da– !essore d astronorma rorse... di sacriflcio da lui compiuto per al- re. Tullo questo non m'imp<'dl di E ridono giurati e presidente e (.irare l'altenzione del mondo civile sentire prepotfmte il bisn~no di rrn– pubblico. E' l'unico scatto d'ilarità sulla tirannide instaurMa in Italia dermi libero ; cosl alla fl:nc del f919 di tutto questo processo. e sul problema dcla nostra libectà. presentai doma nda di dimi!=-~ionì . ll Il valoredel verdetto Fernan do de R osa è stato condan– pato dai giura.ti del Brabante. La bat– taglia che non ha sortito t'esito che il nostro cuore augurava per il gio– vane forti'-simo combattente della nostra cau~a. è &tata tuttavia una grande villoria dell'antifascismo. I giurati del Brabanle non intesero il meravi.gli'oso mt.Slero psicologico che si svo lge,·a avanti di loro. Un gio– va.ne che fermis.simamente denun– ziav a un suo a delitto intellettuale ,, che non era che una volontà di sacri– flzio' attraverso un atto capace di ri– chiamare il mondo alla considera– zione di ciò che è fatta l'Italia sollo Ja vetgogna della tirannide fascisl.n, ma scevro di un proposito omicida. 1n verità, il principe, correo del re– gio spergiuro, già ostentante in ca– micia nera da,·anti alle urne del Ple– br.scilo infame la complicità cogli as– sassini della Costituzione, non ha mai per l'alto di De Rosa cor3o pe– ritolo di vita. E' De Rosa che da\"a in olocausto all'idea la sua vita e la sua libertà al modo che Oberda.n non Yaghe~ia \ a che di po rre tra sè e J"Auslria absburgi-co.il proprio cada– vere. I giurali del Brabante non l'inte– sero. ~et contrasto tra la \"Olonlàche si accusa,·a e gli _elementi obbietliv~ (li ratto che tale volontà impugna– •yano. essi ritennero la volonlà aulo– accu::atrice e condannarono un atten– tato che nei suoi elementi materiali sfuggha. corso delle condizioni politiche e storiche, che quell'attentato fosse passfflile del minimo della pena e meritevole della concessione delle circostanze attenuanti estreme. Qui, senza equi:voco, è la villoria splendente di De Rosa. Quello che De Rosa ave,•a vera.m~nte ed unica– mente voluto era ben questo portare davanli alla coscienza media del mondo la realtà della crudele e turpe lira.nnio.a tascisla chr crea. i ribelli, li legittima, Ii assolve, vin– dici del diritto eterno, iti.sopprimi– bile, la iibl!rlà. E il verdetto dei giu– rali, obbietlivamente erralo nella que5'tiooe di ratto, diventa nella pe– na un ricono..,cimento esplicito dei mo,·enti direttivi dell'atto. La con– danna del fascismo è assai più categorica che quella di Oc Rosa. Es– sa incide un marchio di infamia sul regime, e tanfo più rovente ed iD– cancellabile, quanto più quei dodici giurah, nella loro tranquilla medio– crità, si mo.slravano immuni della passione che agitava il giovane, su cui portavano il giudizio. Quella pas– sione era. quella di tutto un popolo, Hlci.snnelle carni dei grandJ proscrit– ti, che, tra Il rispetto e la meraviglia. dell'universale, la Interpretavano co– me testi dando l'inoppugnabile dimo– s!ra.zione cbe l'unico delinquente è il faSGismo e sollevando contro di esso l'obbrobrio, e i)Pr le sue vitti– me la più commossa 3impalia. ministro della i\ farin:1.c ontrammira- 11io Sechi - era a llora presidente del con!liglio !'on. Xii ti - dP::1iderò conoscere i motivi deUn mia doman– da e mi chiamò a noma. lo ~li di– chiarai che non senth·o più d1 potP.r restare vincolati.o al giuramento che mi impegnava alla fedeltà vf'r:so la mormrchia dei Savoia, e che per qur– sto mi dimellevo. Al che il minis,,fro, nell'esprimere rincrescimf'nlo pJ>rla mia donmnda di dimis~ioni. mi t1i- ~Wi~1a~rueo~~~~~~ I0 ari~~Fo\JF:~~~ sta opinione. Riacqui~ata la mia li– bertà di cittadino, mi ritirai in un piccolo paese a poca dislanza (b.lln ciUa dove sono nato. Il lavoro di cri– tica che s'era inizialo nell'animo mio nei riguardi della monarchia, si svi- ~t!\Teòe1::Se~:abo~~~~~f it ~~ane ci;:~l~~ ~~n~!~uaevne~ad~11~~~~af~s~~,:a~e~ ra da me compiuta. Sicchè, quando due anni dopo. il fac::ci!-mo cominciò ad imperversare in Ralia, io mi !ro– vai naturalmente, fra i suoi opposi– tori convinli. Mn solo quando 11fa– scismo i;:-iunseal potere io cominciai a manifestare la mi~ ost.ilità per mezzo di scritti sui g-1ornali di op– posizione ; e lo fPei per senso di do– vere civico, rendendomi conto del fatto che io non ero, ,per molle ragio- ni, l'uomo più indicato per assume- min ata in Italia. )iel mio c:l.esideriodi re questo atteggiamenlo. Fui allo- lb.rc ai giurati un'idea del regime ra attacca-lo violentemente dalla ::;ott o il quale vivP. il nostro pai!.se, slnmpn fasci.sta. e più tar.:li. siccome io li prego di richiamare al!a pro– continuavo nella mia aliiviH1, fui pria m;_,moria la ,·ita dPi Belgi du– pre5o di mira anche nella p!'rsona. rante il periodo di occupazione ger- II 2 aprile 1923 (sono qu,-.ste date manica. Anche l'Italia è dominata cd che non si dimenticano) io mi recai oppressa da un corpo di occuµ9zione .id un comizio nel quale i 1a;;ci~i milil:-irc, conJc ru il Belgio da parte ~~~b~~v~nono~ 0 ng:~nd~a:ii_;l~~~'tce,l~ivilil:r:1~:3~~!sfou~~~~ ~~oc?c~e;;:i<}! pae:-e dove abHavo. E prima dell'ini- parli, in Italia la tote.;;"alingua del zio dPi di!-corsi, fattomi vicino é"II nu- pa1>scoccupato non co,tituisce una ~.~~~ 5 ~.f/~~-e~~j~ ;~s~~~i:i~~~~\J:i~ r~·~~~~~~nd:~it1~:~w f~-~! 1 i~m~al 0 co~i:= ci 11bbasso il fasdsmo. \/it:a l'Jfalia. luilp 1ln el,.menli a!lrc(tanto diversi ~~b~;~t ::ia~~ia l~~~~~~r~i~i~~re:~~ ~'lc,~\t3iu~~t.~J{r~lri~z~;~o ;~i 5 c;iese~~= cercavano di colpirmi in tulli i mo- tiamo intimamente europei. ed in– di. In!f>n•ennero i carabinieri, fui tl'ndo p1>r a .-uropro ,., lo spirito Pi lrn,;cinalo cnlro un negozio dove i libnaz.ione dell'individuo chP ha pre– fa!-Ci--ti mi Sf'guirono ; for~e dPhbo ~if'duto allo sviluppo drll'Europa anchr. all'intervf'nlo di un generale nr·!l"Ppocamoderna. li !:JS('ismo,col– rascista, DP Y~ecbi, attuale amba- :-ouo spirito inloll('raote ed opprr-,:;si– sc:r.4.ore prr-~,;o il Yat,cann. se .!:ono vo coslituiscP qualcosa di mrdioe– qui n rendere ~cstimonianza io fa- vale inserilo per forza nella vita del vore ,li Dc Rm:a. Fatto sta che, .i.I- mio pae!=-c.In queste condizioni, è lorchè, ees:.alo il -tumulto, io fui con- andata creando:--i in Italia una len– dolto alla caserma ~ei carabinieri, ,ione polil ica e morale che corri– un tale Yenue " consegnare un lun~o "POndc aJ un vero slçito di guerra. r~~r~:.r:iif:i~i!o,u~~r3,. 1:a~~en<Ì;~E' fnr.se normale la· vita di un pae~e Pochi mesi dopo. il 27 $Cllnaio ~ ~~s: ic \~~~1:ilibC:r~C~l~nr.~~Vs;'~; 1921. io mi recaYO ad una rauniom~ $lampa è controllata. dove ogni opi- ?~vft~ 0 ~ 0 ~?dtu~a ~~;!~~~ 0 feN~: d~~~e t~~u~dli~1°;t èsfn~~i~ri~~ 3 Ò ralf' eh,. doYrva co;'!ar(' la "\•itaa Gia- me<s.~i nf'ila necfS3ità di" lasciare il fgnJ~i~~,,t~f~1\~ie :b~~ftneat~~ei~r:;~~~= r:ofrii~ng~~~~-it~o~~o~o~~ta~aez~1;a; ca.rono p6ncipalmenle al oonferrn- '.'=.pirilualmcnre (lai conformismo più 1.iPre- un deputato social-democra- intollerante? ~on è nntur;i;Je che in tic;r;;is:nl:.m..:: Perchè si decise ad ~~f~~':~~~~fr3~~~ ~;:;i ,~it~al:;~: abR1 :ii~::e~·i~/ifn? seguito ad una r:;i!t.~:el~~s~~~l~ d~ne~;~, ~~~n?~~ 0 .~~ lrr.ta :-crna di \"iolenza conlro rii mr. qupltl1 la Jr;;" che J1P1pnr:;1 c1v1li A f'ir enzr. nel luglio 1925. ~i 1Ji;,cufc- impone il ri«pelto drlla vi-fa umana ~inui~ ii;:;~~1~~j~ n ~f'i~srt::~~;a~;~= r; 1 \~~l;i~~1~!ritamc>Me la sua forza motore di um pubblicazione clandr- Prf'.iidenll' (rivolto all'aw. S{Y.l-3k). slina. - ~li pare che il IP5lP, ahbia risposto Prc;;ldentP. - Era ella for-ie im- esaurientPmt'nl1> . .:-:Ilasua domanda. plicato nel processo? Avv. Spank (rivolto al teslr). - Risnosta. - :'io. lnlerYenni come Ha risposto bPni<i,i;imo alla mia do- !~mr i i~er Ò7.e~.;1i 1i:~;.grr:h~f'~fd~:;i~ m~edst~.~ ,~1:riJ1r;:.id~~~~~ee:~esso farP at.to di solidarietà. con lui. ~ta la di dire un'ultima coi:a. prr,-"'1lm mia e di alcuni altri nnti- Pre!iiidente. - Dica, purchè quel- ~.~~:~f!~i: 1 (r:t~!~;tfr ~W-~i:c~~! ~1~t ~ ne~: !tues~d)ndti~c~i~i~i/apporlo l'udi1>nza.sPnza alcuna provocazione, Tc~tP. - De:,1iderodire questo : senza alcuna ,parola d9 parte no.'litra. Il mio caRo s"identifica. sollo molli rii c~~m:fu 0 e a:1l~!dt~dÌ~fJ~'ì:er;~n~~i r~nl~s~iat~~ftaTra[] ~~~ 11 ~orl~~~ n;::~ Il difensore dell'imputalo - par- chè non fro,!lvo alcuno che avesse lirolare, qucslo. che illu::;tra.la men- il eoraigio di offrirmi un lavoro che lali'à e i metodi tascìsli - fu mmo mi cons1·111if::;i.f' d vivere. ma per sot– asM•dislti in un piccolo negozio di trnrmi a.l\'os:sessioue dell"assassinio rialtilograna. Fu u n assedio di alcu- palriottico. lo avevo :.:illora più di ne ore. mP1J' l.re la truppa intervenn- quarant'anni. l'lf'ntivo il pe~o delle l:1. ci difendeva in!iiierne ai cara-bi- re,;ponsabililà d'ordine familiare, so– nieri. O piu{Ul;\(O.\'i fu un simula- pratullo vrrso mia moilie che tutto ero di dife!iia.alla fine della quale i nvPva la~cialo per divider" la mia ~~jci:~!aflf~.et~rta':6 ~C\e~~:_oz~~~l!~ ~:~~. ~= !~~;tto ~a 0 1~:ffi e~~~~~sio~~~ to ; ebbi J'o:-.~o d.-1na_t:orotto e do- Ed ha agito. vel(i rimanere a !elfo (EcrmoHi gior- Ho~clli ha parlato con la sua cal- ni 1!~e=i~~~~-a~ ~r~; ~igo~la~;~f'!"e ;;1~1 g~~Jd~~:1/~s~ ru~ i 1;!e~7etU~ stato rilasciato che lei polg la.iiciare la vrrilil e io ,,i ringrazio - cade l'Italia ? nel _t:!lenziocommo~o dell'aula co- di l~i:fe~~~~~- - Non fui m-ai in islato ~~r~~ d~f~f~~n~n~ ~~~~~fia Il~: Avv. Spaak. - Vorrei rivolgl're al Roòl,:;etti,esule e operaio tipografo a leste un'altra doman,Ja : Pensa CA"li Pnrigi. che la monarchia dato il contegno T.a dife~a annunzia che rinunzia tMrnlo in questi anni ,mr-rili ancora a,crlinitri tP.~t1monidi difesa ilaliani qualchr consirierazione da }»Irte de- cl<ati P domanda che siano ascoltali gli italiani '? Penc::a. egli chP. date le solo i !Psti belgi, l'avvocato alla Cor– responsabilità dPlln monarchia. l'at- lP d1 Bruxrllf's Passelecq e il sena– to di De Ro~a lrovi giustificazione'!' tore De Broukf'rr. Il senatore De TI prcsidenle riprte ln domanda e, Broukrre è socialista, nobile e ar– rlnvanli ad ur~ esitazioni' del tesle, <lenir combattente per la libertà del– gli ehlPrie, : Ha capilo bene quello l'Italia e d,.ll'Europa ; cittadino ohe che le vif'ne chiesto? rnccoglie nel Belgio anch e il giusto Rispo-bla.- Ho r.apilo la rioman- om:-iggiodf'gli avvC'rsa.ri .per kl sua da ; rnn ,:;iccomesono conscio della l('a!là e la ('Ua dirittura ; l'avvoealo gravità di quPIIO che sto per dire, Passcleoq milita nf'I campo catlolico, sono esifanle circa il modo come ri- ed è una delle personalità di prima f~:~~~Wc:1~:una domanda di carnt- :i;tne~cli~~ ~~~i~,~~: ::~fnlio~\ec1i!~~~ Io mi rendo coMo del fatto che i e;n ten~cnza. ma di ugual dirittura cittadini di un paese lib1>rodeve riu- che verranno ad esprimerP il !lenti– seire incomprensibile una siluazionP. mf'Mo di due grandi correnti del quale quella il fascismo ha detn- Belgio. Di. ciò gioirà uno eolo. De Rosa che vt>decompiersi intera la traiet– toria di ciò che ha realmente ,·olu{o: e:-sere ,cioè. col suo sqffrire. l'An– nun1iatore tra le.genti oneste e libe– re della. nuoYa gionnlù il:diaoa, ir– rr.iucibilmente. ribelle al _;-iogodel fa5cismo. Egli, condannalo. ha con- 1:eguito questo, che dodici pac_aticit– tadini, e:1pressione della media della strada., ritenendo che un attentalo fu realmente commes!O nel loro paese contro la vila di un principe. impa– rentalo ~trettamente con la ramiglia del loro re, rav,,isarono per il con- Al df là del pretorio, il popolo bel– ga m'ostrò inlPro l'animo suo consen– ziente e folidale. Donde il centupli– cato furore della stampa criminosa d'Italia che gitta a piene mani i suoi ·dlipendì sui magistrati', sui giurali. sulla difesa, sui testi : una reazione ehe nle la eonfes~ione aperta che il processo di De. Rosa è stato il pro– ces'io del fascismo, in dirru:a del qua– le non furono che le fredde, rit uali risen·e del Procuratore Generale e.be per altro protes ta di non essere fa– ~ci,;t.a.E questo proces.s o è stato con– cluso con 1'adisfatta vergognosa del fascismo. FtUJri dell" au.la la folla incolonnata. attende di entra-re. Un cattolico belga L'avv.PASSELECQ L'avvocato Spaak chiede al presi– dente di domandare che cosa rappre- !f:_t:h P;~e~de~r~g:u~1:~~~T1 ~!ti= monio rimanga nei limiti del pro- b~~l~ ~s1~le~'tf?~,la~r: 1 ~ : 11 f e 1 ~e~= zioni contro il regime sono violente ~or:~;g~;:~e ~r~~dl~is~~~· u~e~ca~~ tolico sul fascismo. - Non sono -st,ato in Italia - dice l'avv. Passelecq - e non ho potuto fare una inchiesta sul posto, ma ho ~1o1~~ :!~:~~rr~ i!sf::~~~~~o ea~~~:>IP;~: fluenza che può avere sulle gionmi generazioni e sulla suggestione che S~i~e ~~:~i!~~f~ Siefo:.!a.~~~p~~~~~g e studiato i suoi sviluppi servendomi di tul1e le informazioni, non escluse quelle di italiani e di belgi che vi– vono in Italia, e ho potuto constata– re formandomi um convinzione pre- ~~ b~I~i~u~\ 0 1~:Ji 0 t~i~ c~g:Ì~i~~ non esiste più in Italia. La libertà di .stampa non esiste più ; non si leggo– no più i giornali fascisti perché non c'è più nullo. nè critica nè informa– zioni ; le notizie' che arrivano dall-a :.~~l~ori 11 ~::~~~opft 1 1ic~ç:1t~ial e~~== ro ; ho parlato con ifalinni. ,.~!'! non ;:ononè fasci9li nè antirasci;;li e nes– suno osa più esprimere• il suo pen– siero ; lo spirito è sotrocato, e ciò ~n:n~?~P!t~:n~ 1 ~i~ij~~~\~! ~(~st't~ di parlare. !\on vi è più vita intel– l~tluale. La sorveglianza. lo spiona:;:– g10 frena ogni manirestazione. Una personalità 1laliana, come altre che ~~n aft~ss~;;~~:;Ì~. P~i ng~}~:si~i; di e;:::; eresf ata fascisla, ma di non ,poterlo P.iù essere oggi, in coscienza, per la situazione di'! ~uo paese, dove 11fascismo ha distrutto !"intelligen– za e ogni vita, ha di.strutto l'élitr. La stesso regime fasci.sta si chiude la via al reclutamento futuro dei suoi quadri. In questa dannosa :-oppres– sione di hberlà si conduce il popolo alla simulazione : è f'Satlamenlc co– me sotto il re;ime ahs:burgico. Ogni libertà d'as5oc1azionc è soppres::ia. !\e:.:.sunagaranzia giudiziaria esi- ~~~Sd~zd j!, ~~fl~~n~u;11 ~ea}!f ~~-= v_ocal i non dànno più nes~una garan- ~~~odi,f~~fel~~l~u~~~a~:r• :ci:s~tf 0 5\ reaii contro il regime. Il cilta<lino è cons{'~nato nll'ar_bitrio di un partilo 'rii polcre. Ciò ri!iiulla. del re~to. da dichiarazioni pubbli,che ratte dagli sle,-si fasci;:ti italiani, nel .Belgio, P che riaffermano che lo ~talo è lo Stato dd partilo fasci,:,tn.L'insegna– mento è fascista e nulla si può inse- 3- fe1i~e s ~ro n~r ~:tif~~k c~~~~~c!fti~ tadino ha la possibilità di protestare contro questa llii1u.1ziqnf'. :\"1>I B.elgio è diffici!e eomprendere qllPf--fa ;\1tua.– zione, perchò non si può compren.., drre ciò che è roppo.sto della no-i stra vitti. do;-a~~a if 3 p~:ii~~:te~~ns~~l~~~e;; aUribuita al prin::ior di Pi~m,m~a? - Il re, come quPllo del Bdgfa. C.-; ve,·a giuralo fede alla Co.:'ilu:u,n~, S2 il re aH•Ne re!i~tito e ave:~ -! r1- spetiata la Co;;tituzione avrcl.ib- '!do– vi.Homettersi alla tesla de!i'oppo$i– zione. :\fa il presidente vuol sapere che cosa c·enlra il principe ereditario, che è l'erede òel!-adinastia e rappre– ,;.rnta il pae-""'·- Sl. risponde l'av– vocato Pa.~::>-f'IPCQ - il principe ere– ditario. <1uandorappre:.:f'nla un_acasa regnante chi' rbpf"tta la Co::-tituzio– ne e si manlir-ne al di sopra dei par– li◄ i. quando vi-agi!a è il -.imOOlo<!el– la nazione ; ma quando l.1ca:-a rP,ale ;:j idrnt.iflca eon un partilo. I~ mani– fcslazinni di un principe portano so.,_ lo il simbolo di un partito. Un senatore socialista belga _ DeBROUKERE Il sena!ore OP Broukere è im•i– tato dall'avvoca(o Spaak a dire quali r;i~~~~-i~a ~e;~~::rer;;.s~?l~~~i:; dicendo che De Rosa non ha lirato. per evHare la guerra. :\la Spaak in– siste. affermando eh~ non si può Sf~1s;~~~à~ndeikll~~~al}e:!~rrle~~ri~ colo di guerra<che ò una delle cause determinanti della ribellione degH italiani. E il senatore De Broukere li indi– ca chiaramente. que.=iti pericoli di f.:sci~~10e i':1a~f!~~ ';::e,~il~~t~e!1l Slnti danubiani ; con l'avvelenamen– to degli spiriti e i preparali\'i vCr$O la Jugoslavia, l'asservimento dell'.\1- bania di Zog ; i rap.porli con i fasci– sti ungheresi e austriaci e ora l'idil– lio coi fascisti germanici, che coin– cidono con unn campagna sciovini– sta contro I-aFrancia. La polil ica ra– scisla ver~o In Gt'rmania è nota, e l'eccitamento ,1eisocialn'azionalisli di Hitler. che copiano le formule fa-. :1cisteè praticalo puhblicamenle dal– la stampa fascisloa.Il pericolo del fa- f 1 ~i;~nrortf~ 1 ~i~aZgl!r~~,8!ùg~~~;: dall aiuto promesso dal rasclsmo ita– liano. Cou la dcpo.::-i1.ionc del semtore De Droukere. sono esaurili i •e~ti a di– feì'-a,e la ~r-dula anlimeri<fiana è so– :::pesa. Alle H.15 -t-arà ripre>la e il ;Procuratore Generale pronunzierà la. requi-'itoria. La requisitoria del P. G. La le~i del procuratore genPr-Jle è la seguente : ridurre il pro cc--so al fatto di De Rosa che sp u.ra un colpo di pistola conlro il ,prmcipc. Il pro– cuia-1.ore gennaio Cornil non vuol neppure sapere perchè O,, Rosa ha sparato, non vuol ricercare i mo– venti, ma domandare un,\ severa con– danr,a. A\"vieiniamoci :.ilproce!-so De ~~~~n'e~~\ ~~~ 0 li:1~rn;~~ ft'f:s~i~~= nianzo a difesa avrcbh(' allontanato I giurati dal processo. ~ si restas– se sul terreno della difesa si npri– rrbbero le porlf' del Belgio a tulti i rirnluz:ic.::ari che vi vnrelmero n compiere i <lcli4.tipolitici, mentre il Bel$iO intende rimnner/"Ila (('rra del– la libertà. Allo staio alluale De Rosa ha detto quanto basta per condannar– lo. Ha premeditato il suo auo e. se :hè ~~~,r=s~~~~c?t~ 11:fl!i~cl~rneto~ ~ef~ riconosco - ha detto lo stesso De Roo:a- che alla Colonna del Con- no in ma~sima par-le avver.5ari del regimi' fascista e YOg!Jonofar cono– scPre quanto ~la IQro a cuore, quanto può nuocer" al !Uci,-.mo. :\"onsi pub fare un·tnchie;;la unilatrrale sul fa– ~i~mo i n Corte d'.-\'5$isee del reslo hi~gna vede.re cose c'era in Italia prima del ra~ci3mo : nnn1-ehin,occu– pazione delle fnbbriçhe ,..si ~,frappa– vano le medaglie dlit pel(o dei muti– lali. Il re doveva !-Cegficrefra ranar– chia e il fn$eism~ Q ha scelto que– st'ultimo. 11 prlnr,pe allora aveva Jì– ciolio :.:inni.CrPdete ,Jel r,e&lo~dice rivolto. ai giurali, che il paJ):t. capo della forza morale imporlauu ... -.lma della Chiesa, abbia ,RTailito Dc Yet:– chi come amba.,eiatore, se que~to ,fosse uo responsabile di assas.sinli e avrebbe trn:tafo col fa-:cismo se queslo fOE$e composto di una banda di briganti ? Eili non vuol farr - dice - l'apolog1a del fascismo, per– chè queslo per lui resta un punto interrogativo ; non lo ('nno'-cr>: e Gli aPvoc11ti CJ{/ulla11ut'aula per se (Jt:il•i: il JJrr:,ccuo. gresso bo contratto un debito verso il Belg-ioe che debbo pagarlo. • La ;~t:::! 0 ra;c1!nd~~pl~~Wa uen l'~~e~~~ tenuta ; il suo atto è premedilato. Lungamente e con molli pal'I'icolari ~li P:ft~UdJ 1 cg: ~:~:~aJ:1 r;~~st;~;ri~ nel Belgio fino al giorno dell'et.tenta– to, il suo arresto e le sue dichiara– zioni. La dimo.,trazionc della preme– ditazione è raggiunta, secondo Il ma– gistrato dell'accu!!a, como non ,•i è dubbio sull'uso del falso passaporto e delle false fenrralità. De nosa, du- ~~~!:t;u~\i li/e l~~~rr~~ti~i u~~fdr 1 ~! il principe ; il mcdieo perito lo di– chiara completamente normale ; ha agito quindi con completa conoscen- ~~~~;g,u~aér~~rlloariZ;~:n~~n lcli-~~ tentato ave,ll. ventun anni. )fa un moYente ci deve csserr, anche se il f:i;~~a;~:;pl~~olil rl~~ic:~:;:so,ale ~~~~ sto movenle lo ricerca eciaminando lungamente l'infanzia d1 De Ro_t:ae trovandovi que3Lo ~olo fat(o che di– venterà una piatt:.:irorma : De Rosa nega chr I-asignora Zanetti sia !-Un madre. Forma di org~l io, dico l'ac– cusa, e forma di orgoglio sarebbe an– che l'evoluzione verso l'antifascismo dall'ambiente monarchico e: fllofasci– "la nel quale viveva. E' un ragazzo troppo bravo, a scuol,a. nelle gorf' di ~ki,nelle quali conquista un campio- ;~!fo~~ài~r';;tJ!;i!~ff,:~p 6 p~i !!~!= !o, quindi, secondo il procura~ore Cormi, e quindi, orgoglioso. Ammelte che le persecuzioni subile dal Dt> Ro– --asiano vere e non ::;i preoccupa di sapere se De Rosa ra bene o rr,aJP,a l'Ombattere il fascismo. :,ion è utile fare apprezzamenti su questo regi– me, perchè deve di3CUlere ,;ull'atten- 1 lato contro un principe o.•pite del Belgio e della ca-.a re~aMP. I giu– rati hanno sentito staman~ i tesli a j tiiresa ed esrli non si è opposto allP 1 loro deposizioni, anche se allontana.- I ,·ano il proceicio dalle SUP, viP,.I testi ~~~~!toÌi~n~ife;r:~n;or~r:rt~~e~~~ ~:. 1 ~~~~~:r~ 1 : ~Ìs~~~!~~~:~~~~~ De Rosa quando dice : amo la mia patri.i, voglio liberarla, per liberarla non posso che compiere mnrttentato e lo compio ; non lo posso fare in Itulia e lo faccio nel Belgio. i\fa.que– sle sarebbero teorie anarchiche, cho I giurati non possono seguire, obietta. il procuralorl', tessendo un elogio della vita umana sacro. De Ro sa è mosso da risentimf'nli p('rsono.li ver– so un regime e dall'orgoglio : ecco perchò attenta alla vita del J?rlncipc. Invece. di M.udi':lre a Par1g1 si era reca4.o clande.•Iinnmrnle in llalia : ~);~: r7°~r,~s~iaa~~ Ctd~~~~sR~~ ne ; vuole elle si parli di lui e com– pie un all1>nlatq ; e il suo disl'!gnoè sboccialo nrll"ambiPnt,. in cui vive, maturondosi nel Hf'litio. dove il ri– cipetlo ... pPr il re del Belgio. CUf-tOde della Co::;lituzionf'e dPl!e libertà del suo popolo è indiSCU-''10. De Ro~a è venuto nel Belgio !olo r ha agi<o pr•I· cou{osuo. :,ion i} e:,,po– Hf'nte di ne~~un g:-uppo, e dP,;e e.s– ~(lre condannalo. Il procur:1torr,. si ::~~~5tcd 0 prirn~i~~~~rr:~~n;h~~o~cRo~ sa ha compiuto quanto era in i:uo potere per riu.~cirP nr-llo cicopopre– fl-.!iiOS:i ; rico..truisce l'oltcntaio o non lrova di.,rulibile la •rsi di un r.~~~r~ c,~ 1 P;,.:~~t~rre!pi~lro,al~~~~= chè è dimo;:;tralo che nnchc il primo l)~P~n~~ ~;.t;ho~()/N1~~/ srt~tt 1 1~p s: non fos.~'!~talo arre;ta-fo. Il reato è compiuto, prrchè vi Pra la volontà. premPr1ilala f' il coniplm1>ntodi alti PS!eriori, l'inizio del delitto, che è ~~;r:i~~·e ~6~,~~~. q~~~i°u~~I"' lrr~~~= curalor~ g .l"r:llf> 00f)o un vivo elo– gio alla dina~tia ... b"l.z.i che si è ident iflcata Mn la nalion1>per In sua i:;;~~l~n;Op~1 1 .~n1raa~~J~:~:foan/~~~l~j~~ ~au:z1~,:e~i1 p;;;d;,roer~~-~~~. e ,f~~~ di!l!in_:currl'fra fa.. 'C:~11 > antifac:'!i'ili ma affermando chP la vita umana è sacra e il Belgio è paese di libertà.,

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