la Libertà - anno II - n. 22 - 27 maggio 1928

ANNO 2 - N° 2:.:. Un Numero : 0.40 Di fronte alla costituzione violata U dovere del popolo è di insorgere. VICTOR HUGO. la Li ertà Mussoliniproclamando che lo Sta– talo non e,islt più e domandando al Parlamento di votare r abolizione del regimt rapprt,enlalwo ha fir. malo egli stes:;ol'atto di decadtnza della Monarchia.La vecchia costi– tuzioneit!llian:z è abrcgala. GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA « L'OBSERVATEUR ». ORDl.'U.RJO ABBONAMENTI ~ ~=: : :.~ :................ ~g ::: SOSTENITORE 50 ft. 25 lr. ESTERO : IL DOPPIO • La Concentrazione Antifascista interprete e rap– pr€$CnUmtc, coi partiti e gli organismi sociali che la com– pongono, ciel popolo italiano, in con.scguenza delle fatte premesse dichiara di coruidcrarc come unica la lotta con• tro il fascismo è contro la monarchia italiana. e Afferma il doi:ere del popolo italiano di rendersi libero sopra gli sfor=i congiunti della monarchia e del fascismo per opprimerlo. =====, e Fa appello alle classi lavorelrici ed intellettuali per dare unità di contenuto alla lotta politica in Italia tendente allo sta~ bilimento di una repubblica democratica dei lavoratori, tcuola e ga– ranzia di libertà, strumento di sociale giusti=ia ,. UNCONTRASTO OHE ILLUMINA Tra le elezioni generali di Francia e le elezioni generali dì Germania si è con– sumato in Italia l'alto tradimento della •riforma» del J'l'gime rapprc.:senlali\'o, garantito dal fu Statuto. La II riforma» - non saril. mai abbaslan:u l'icordato - ha abolito il :suffragio unirnr.:sale, ha Cancellala la volontà del pc,polo come organo di diritto pubblico rd ha altri– l:iuilo ad un corpo aulocos!Huito di .u– su<"pnlori, il Gran Consiglio fa.-=:.cista, la facolld di dt'~ignare os~o la lista dei ldgi,.;latori da clrggere. La «riforma» -- lo si ricorderà - fu a.ppog~iata alla dichiarazione del relatore De Vito « che è'impos5ibile che il corpo clettornlc 1 qua– le sia. la partecipazione del popolo al-!a. vit.a pubblica e la' sua ci\'iltà. sappia nel segreto dell'urna designare i più dc– gai di rappre.seolarlo 1) La nob_ilc Fran– cia viHor10sa, la gra.nde Germania ,·in!a rrgeltano per conio foro lo stolido in– sulto ed in elezioni solenni mobilizzano tutto un popolo, capace e cosciente, pcr– chè dica chi vuole lo rappresenti a fare le leggi. Pcrrhè in que,.;li pai>;;;iil popolo ha la fierezza di non obbedire che alle leggi fatte da lui e peL· lui e non falle da allri contro di lui. Il contrasto è im– p'ressionante. Esso sbaraglia. ogni sofi– sma e mostra da qual parto splende il ,sole della più grande ci,·ilfa ... Quando, a prescindere anche dai ri– sultati che ci rolmano di gioia, si con– sidera per se la consultazione lede~ca, l'anima. nostra si osa.Ila nella grandrz– sa. dell'evento. E' n}'amrnte un <{popolo» che si è mosso. 38 milioni di elcltori, :~ii~ fa d~~1~e~:~w ti~ 1 i ~~~!mL aJ~ct~ 1 ,i: Le idee, cd hanno scrllo, nnzichè di>lfe ~_r!JMle, ~el.Jp ifl~~~·. Lo persone crn_no fP.a,si&\e tDdlta!c pr1m~ cou la sele:t:10- rre&iftleT'na dei partili, la quale do\'C~i ritenere la più oculata pcrchò falla .wl- 1Ja baso della. esperienza e della cono– scenza «individuale» dei militanti. La decisione è' stata portala - ripetiamo - unicamente sul campo delle idee in vir· tll dello scrutinio di lista e della rap– J)reEentanza proporzionale. Cosi la sen– tenza popolare è sorgente pura cristo 1- lina ; l'esito è lo specchio \'ero, perfet– to della distribuzione della volontà col– lettiva, secondo i grandi o clh·crsi inte– ressi sistematizzali in salde dottrine. Questa volontà. non è immobile ; anzi è in continua. trasformazione \·i\'cntc, man mano che la libertà formale dcmo– c-raticn crescendo in consape\'olezza _ r: in forza da parie delle classi la\'oratr1c1 si accosta con passo sempre più rapido e sicuro alla piena liberlà. sostanziale, ~=i 1:~r\~~fuaj~~~ee d~~~~:t~. ~or~~:~t:i~~ al trasformarsi profondo della econo– mia ,•erso forme nuovo di maggiore giu– stizia. La 1·ivoluzione non è l'affare di é– lites aristocratiche, che si dànno per rap– presentanti di masse da cui non hanno mandato. Anzi la ri\"oluzione, di\"entan– do dC\'C sempre più guardar:.,i dalle éli– te; oligarchiche, reazionarie. controri– voluiionaric, yagheggiantioffensiviri– torni per mezzo della ,·iolcnza. Ec.lrcmamcntc signiflcath-o a questo riguardo è che il Vorvacrts, il grande organo della socialdemocrazia tedc,ca, nel suo primo commento piuttosto che abbandonar~i al lirismo borioso della ·villoria, francamente pone davanti alle masc.e _ilpericolo che H m~gi:ti!ìco h_'ion– fo socialista non c::a::peri 11 fascismo e non lo spinga a tentare per le \"ic della violenza. la sua rivincita. Così è infatti. Il sociaJic;mo italiano nel tempo del suo mas,imo splendore si obliò : non pensò ad agguerrire le sue conquiste contro la reazione in ag– guato. La tragica esperienza non è pe– rò stata vana. li socialismo belga, il ::o– cialismo auslriacv cominciarono a dare l'esempio di farne loro pro, organizzan– do le difese contro le \"clleilà di ri\'incila del fascismo sui progrc::::-i socialic.li. 01 a è il sociali::mo tedC'sco che la notte ::le:-– sa del suo maggior trionfo elettorale, non indu:?ia un'ora a tzitlare alle ma~se l'allarme ..,antirascbta. 'Certo a co:--ì ~in· r.~~!~~,-f~r;::~~~~~ii,~,-d\'i~:t~~~ 1 'h~b1~i~-~ nel campo drgli irredullibili av\'er.::&ri nazionaiisti. dl'lla loro s.iui-..tra. iulimii~l di rapporti col centro italiano di diflu:-io– nc dP.lla p('~(e del fasC'i-..mo. Pcn~are che tali ancr,ari ;:,i arrendano onc:.,ta– mcntc, democraticamente, al re;;pon°0 dell'urna e non tramino nei CO\"iche noi, italiani, cono.,.ciamo, le rapprc~aglic e ~~r!~b~e?~~o~cc~~1~ 1 ilcdl!~\1J~~i~ 1!5~i::~ mrnte anliri\·oluzionari, reslaura:tioni di– ~potichc del perenne medioe,·o che si perpetua nella penombra della civiltà mode!'na, aspettando sempre la grande ri;;;cos::a delle di~fnlle che gli ha i_nOitto nei secoli la ch·iltà progre•si\'a. Libero di sè e dei suoi i'-linti, il fa.-,cismo vin– citore rkree1·ebbe dappertutto la schia– ,·illt per:-onaie, In costi-izione religio.::a, la guel'ra cl i rapina ; rialzerebbe i pati– boli. ristabilirebbe la lortura - come ha fatto in Italia - nell'attesa di riac– cendere anche i roghi dep-li eretici... Sco\'erlo il pericolo, le difese non sono difficili. 11 potere pubblico~democratico, tenuto da , 1 1gili co~cienze di democralici e di socinli-;li, comprese della proprio. rc:.pon:::abilità, dcci-e a non lasciare il varco al nemiro, cd ai suoi alleali sia alrinterno che all·cslcro del Paese, è sempre il più forte. 'l'anto più che - !-e si dnbba prendere per norma la. na– tura del fascismo ilali11no - cotesto ne– mico è audace, temerario anzi, allor– chè si tiene sicuro di avere salve le vie •di .:::campo atranr~o le intelligenze e lP complicili con i governi imbelli o tra– ditorl :ma se il cimrnto sia a tullo suo ri.:..chio 1 tosto diventa, meglio che pl'u– <lrnte, pa\'ido. La sua boria è \"erso i deboli ; il suo ossequio è assicurato a tutti i forti. E in ciù si fa splendente la· necessità al'lempo nostro che le masse dispon·ga– no del poi-ere, tanto per realizzare le loro maggiori aspirazioni· di giusli1.ia e di bcne.~-;ere sociale, quanto per mantene– re i Yanlaggi conseguiti e la libertà. po– litica <lei mezzi per conseguirne di mag– çfiori_. procedendo ri5ol~1tam~nlc co~ll'O 1 ceh che, a salvaguardia dei loro p~1vi– Jcgi e per la ripresa delle concessioni do– vuto fare, non ::iipcriterebbero a far ca.po al !asci~mo, di rui, intanto, assoléJàno ~J~~rnali e le formazioni di guerra ci- Il Vaticano e la riforma elettorale Ya rilevata. come un sintomo della si– tuazione politica italiana, il commento c)1e l'Osservatore Romano, organo del Va– l :cano, ha dedicalo alla discus3ione della nuova legge elettorale In Senato. L'Osservatore Roma110 (11 maggio) ha esordito rilevando questo passo del discor– so di )lu.~;!olini : • Il cammino doll'Ita- ~:~"ti~~~~à"!~a::~}~ ,~;fl~~~err?e 1 ~o~l!~~ politiche e sociali. se tutto sarà nello Stato o nienlo fuori dello Stato, so non sia l'in– di\'iduo !-f'lvagttio~hi'!non può rivendicare per sò che la solitudine e la. sabbia del de1-erto ... "· Il gior'nnle nota che questa teoria è un plagio dì quella del Gujzot, il 9ualc as.scr1va appunto cho "'chrnnque !!~ll~~t:c~n~1f~-~tiu~~tC\~nt:s~i~l~liltO /t condurci a.Ila barbarie». .\ll'O.J1rrvatore _RIJn•nno sembra quindi qua,.;i superfluo ,e 1m,1'-lPre~ul divario che corre tra questa concezione dello Stato, d_~lla. SUj\ nntur.a _o <1'-i suoi fini, sopralullo d1 fronte all'111ùJ\'ldUO. e alla conce1.1onecri– stiana". Questa è fis-.ata ~pecialmcn\e nel– la dollrina delle Encichcho Leoman~ n, cosicçhè la n,.rmn Xovnrum. dopo di anr dello: "'!"uomo ha i suoi diritti in\'lola– bili prima di entl'arc nella socicl11"· ~ : u la Jlalura non produs!'<o la convi\'enza ci\'ile pcrchè in quf'lfa l'uomo trovas;:e il ~uo Jlne, tua perchi1 allra\'errn alla società e nella società pote~"'c a\'cro quep-h aiuti che sono TI':'Cef=;;;arii. al suo perfezionamen– to», f:'IUIH('''"a a d1chiararo: a Se ]'uomo. so la fami!:'lia entrando a far parte della ~oclelà civile, lro\·a;.::-f'ro nello Stato non r.iuto ma otre~a. non tulrla ma dim111uzione dei propri diritti, la con\'ivenza civik sa– r~bbe 1,mttoslo cosa da sfugg-1rcche da de- 51dcrarc "· _Da_ lo_li preme~sc di dollrine. il giornale oel , nt1cnno conclufio : "Ora, sr, accostia– mo lullo questo ali~ nuo,·a lf'C!O f'li>tto– ralc. secondo il pcn!'.1eroclre l'hi illu.:.tra– la. ~condo la co~t1tu1.1once funzione at– tuale ~"! Si,Jdacati. sopratutto per la ca– ialler1:-_l1t·ainterferenza Ji ori;r-,.mipoliti– ci. md1rf'llam,.nte nr,lla dr:.-ignazionc dr>i candidati f' d1rettamPnlc nella loro <.eelta, f' 1n linc prr il \"Olochit',to fuori dell'am– Mlo purainenle !=indacale. saranM ben c– \'identi lr, diiTPrc\1zc es;.cnziah tanto fra i due. !'.i,tcmi quanto fra le dotlrino da cui ÒJSl'l'nùono ). C(IIt\'errà. rironlarr. "'" ~i \'UO! npprez– zare. in lutlo il suo c;1gn_iflcato la p~'sento rnan1fe:::laziono dPI \'alicano, chP. prcci– ~amentc un anno fn. a_lmomrnlo della pro– niul;:razione della co:,,1della Carta del La– ,·on,, !o ..lr>sso O.,•sf!rt:al<JrcRomana. pur aYf'1ldo fallo qualche cauta ri•er\'a d! principio alrordinamr>nto corporali\'O fa– :,,c1stad-·llo Stato. a\"rYa amptamenle lo– dalo il parlo del Gran Con~i,dio del 21 :-iprilP,Hl:!7, certo nr>lla illu'-'iOnf'di poter e~n.c1lin~·e con es•o le mire parlic_olari dei dma-cnl1 dcll'.\zione Cattolica Jlailana. Se– r.onrhl'. dopo un anno, il "tnlahlari,omo n fa::'ei•la ha fatto ~roppi pro:zre~--iper non ~~~f ~f~ i,.e1 11 ;o~~~~ ,flrri~~~~~t?onddft~-~~~ PARIGI 27 MAGGIO 1928 Ls nota della settimena Dopo il voto del Senato Cordonesanitario Una dichiarazione La F1-m1cia ha volalo. Lu ( ien1wr1i1i ho l'rJiato. In Francia l'l'VOlll:.fone pc,lilica e so– 'cirtll' ddla Tf'pubblica ,-:ubi!>Ce una pau– sa • .)i dei:e ai ronwnisli se da lrenla a quara11la socitdir;ti in più. non sono alla Ccunera che 1> 0 0JJre venerdì e se ci son.o, i 1wecc foro, dri conserva/ori. Ma 110n uno di questi cons1>rval0Ti ha osato fare elogifJ del fascismo davanti al corpo elellorale. In Germania invece la 1·ep11bblica 1 do– po l'insuccesso delle ele:.ioni del :1024, fa un prodi9ìo.<;o1wsso innan:.i. I socia– listi trionfano. I na:.ionalisti sano bat– tuti, e fra le cause del loro disast;-o de~ u01w annovel'are in prima linea le sim– P.atie ver il fascismo e per Jlvssolini. µ'intervi.<;fa mussoliniana col Tng era ww manoi:ra el('l/orale combinala fra Roma e Berlino. Povei-i manovrieri! Es– ii sono spa:.:.ali via. .Vcll'Europa civile basta im sospetto di collusione col fascismo 7Jer divenire O[Jf/Ctlodel 7JUbblico ·dispre:.:.o. Vedete Thomas. Interviste, discorsi, lettere 117ivale lt profusione, per spie– gare o per rellificare i discorsi di Ro– ma. Lcflere, interviste, discorsi, spic– r1c1:.io~i,non ci persuadono affatto. Non imporla. Resta il fatto che un uomo ac– c.u,<:atodi domesticità col fascismo è fi– nito nella. slima del mOndo e deve cor– rere ai ripari. A questo, ,povera Italia no1>lra, li han– no ridotta i luoi salvatori ! Di fronte alla rinascila tedesca, ·come di fronte aUa serena composle:.:.a fran– cese - più a destra o più.. a sinistra, ma nell 'orbi.la della civilt(l, - il fascismo so,qyhigna. Lt1di cw·tacei I 01, incommc11surabile clemen:.a! Que– sti ludi cartacei sono pertanto le pro1.,·e e lo tappe di un ordinato, di una sem– pre più rnsla partecipazione élelle mas– se ali(i vita dello Slalo, della maturità .. dei 7Jopoli all'aulo_qovemo. .l!a il so99hi9110 fascista male nasron– dc l'intimo affanno. La ,:ia di Brrlino è Sbarrala, come è sbMrala quella di Parigi, come sarà sbal'rata, di q11i a qualche mese, quella di l,ondra. Atlc,rna al fascismo si stende un c..:or-. done sanitario . .\'eppure i bulgari oo- 9liono cs,;ere tratlati da fascisW! Siamo l'ultimo 1w]!olo <l'Europa e del mondo, e saremm.o a j,amais disonorali se 09ni 9ir,i-no, ima m inorari:.a audace r.9,•n°ro"ia noft scriucs_se pagine glm-iose di resisten:.a e d.i~riscos$a. 1.Yella,9rande galera s'accendono luci di gloria. Mrrilo vostro, Ro~st;.lli e Parri I Merito tuo, a compagno Violto ! Meri_lo tuo, giovane studente, Spinelli! J\lenlo castro, operai comunisti o so- cialisti, che andate sorridenti aU'abat– loir del J'ribunalc Speciale. Merito, un poco, anc/i,e nostro. , Mei:ilo di tulJi .coloro, d'ogni fede e !~~/~~,~~~f~ c;c /ctlfero~~qf l ::it:::ofiil d~lla guerra civile e 1el. Tribunale Spe~ cwle, afaano la bandiera della insurre– zione. iamo l'uliimo popolo d'Europa. Sare– mo il primo il 9iorno in cui avremo spa:::.ala via l'onta del, fascismo. Su ! On Ics aura ! IL PROCESSO VIOTTO Finn!mente il processo contro !'on. Vinl– lo e set altri citta'dini di Bre~cia s'è inizia– to danmli al Tribunale Speciale il 18 cor– rcnl~. ~1~;n°J~ 11 iè1f.f~iz~~ c1!f~r~~~~~ 0 i g },j 1lala;:in1non hanno più natalo. Che cosa cela questo silrnzio? Froteste torbidi ali' Ulliversilà di Torino .. \ Tor_inosono succe·~i ira'.'i torbidi alla Ln1,·er~1tà. AvPndo i .'!'iovani anlifasciSli oe/la facoltà dt Jrggo deciso di fare una di– moo,lra,donr di alt?, simpalia al prof. se'na– torc Hu_ffln!por 11 ~uo volo e il suo di– fCorso rn Senato contro la riforma della rappre.~entanza na.zionnle. i fa~ci~li armati ima_~r-rol'aula. x~ "'C,l?Ul una colluttazione lPrrrb1le. Parecchi ~io\'ani anlifaseisli fu– rono _perco:=sie fe,r1li; i capi loro furono lra~c_m;:itia forza al Fascio. Il Rettoro ten– tò d1. rnten-en1ro senza. succe;.so. E' stato i:,congiurata. la chiusura dell'Uni\'ersità. dell'on. Sforza 1! cont~ ::;forza. rx mini:-tro dr,p-iiestrri. ha fatto al Q1wtidien la segui?nte dichia– razione: « C1"'JO inutile di dil'C'quale ,-arPbbe sta– lo il mio ,·alo al ::ir-nato. Tutti lo !-.anno. Con rimmM1sa mng:..:ioranza degli italiani sono i!Pro di -con;.!utare C'h"- a lato delle mcvitabili ùr-fezloni morali di tulli i lcm- ·r;, I I ' ~- - I Il conte SFORZ.·L Pi torbidi - un numero imponente dei miei col_leµ-hi,fra i quali sono i più illu– stri italiani, hanno na.f.iermalo, con molto coraggio, la·Joro fede nella libertà. « Ora che l'ullimO"velo è strappato, noi }~:x~,~~·or:;;~;~n~~ee c~~ r.rnu~?~~'\1:'1:t: restare con la Yiolenza la.marcia della sto– ria. "Sono oggi aHrettanto sicuro della fer– mozza dc.2'li italiani, quanto lo sono della loro dignil_àmorale quando verrà l'ora del– la liberazione. · ..Le pro,·e nllu~li hanno profondamen– te conv111li gli italiani eho la libertà è una ncce;,sità. ~uprcma. cM, il giorno della re– surrezione, la democra1.ia italiana.. sapl'".ì evitare tutte ie v10Jenze contro la ·libertà, da qualunque parto \eng-ano u. ro~~~;;;bP,1~~~oi:1t~ 1f .. ~~ d~t~c~:lo;f~~~ t:01lec1tal I dnl governo, hanno spinto il lo– ro... ero1.~mofino n. non prendere parte al voto. - Si trattr:-ebbe del principe Colonna, del principe d1 ·Trabia, dr-I conte Si>rri~tori, dc!Fon. Conti, dcj mnrchcse Borsarelli, del marche~· S:1.luzzo,del diplomatico Conla– rini, del,marcsciallo Cn,1glia. dr! marche– se Garron1, del duca di Borea. ùelron. Fras– sali, del conte Grossoli e del confe :\Iattioli. INCENDI E SABOTTAGGI li Pclil .Yiçois segnala in una corrispon– denza dall'Italia numerosi allentali. Si trat– la speoialmente di incendi dolosi, ùi cui non si riesce a scoprire gli autori. Uno di tali incendi a\Tehbe distrutto complctamenle la casa dei sindacai i fasci– sti di Ferrara, un altro .axrebbe annien– tato un hangar o cinque idra,·ioni di Por– torose ; un terzo danneggiato un deposito del tram a ~'apoli. Altri incendi nelle cam– pagne. case e fienili di capi fascillli, specie m piccoli centri, sarebbero presi pnrtico– larmcnle di mira. La stampa tace o riferi~e brevemente questi fatti, il cui_cnrattere politico è di– mostrato oltrcchè rta~li o6bielliYi scelti dagli nrresti - tuU i èfi antifascisti - che no seguono. Cosl il giornale di Xizza. Una bomba a BuenosAyres Unmonitodellapoliziaai fascisti ? A rPgg-cre il Consolato di Buenos .-\yres il governo fascbta ha mandato con \'ero ~~t~u4ifed~~~c~~~~lrilòn~~os~:~1~t~ 8 Stdei~ lilli. La stampa sud-americana prote:::lò a suo tempo contro quell'imìo poco·de:.i– dernbill'. Ieri una bomba è ;:.coppiala nelle sale del Conc;olato. Ci sono ;:.tali dii>eimorti, sel- 1~1!c~~t~~~~-~lo~·cr~ 1 ;~f!i!e,t;tt~~~c~~~~ aH;arrc;:.lo dì un centinaio di per!.Dne. Il Jounw.l, fllofa~C'isla.aggiunge cbe nu– mero;:.i italiani hanno ricevuto lellere di minaccia e che "si potrebbe dare che le autontà. nr~e~lif!e aQl:!i_ano a darr ai capì delle assoc1az1001fasciste un scrio avver– timento,,. IL REGIME DELLA GUERRA CIVILE è r.,;,;('nzialmrnlt~ anlidemorralico pcr– chè dispera, <' a ragione, ùi J?Olcrc_far lrio1tfarc ci\'ilmenle le proprie aspira– zioni di preda e di 5p0flinzionc all"in– terno cd all"t'~tero ; pcrchè !:a che, o– vunqu(', pre~..:o qualunq•1e grnle Ci\·ilc e libera. e=.,,-onou può che c:--,ere dete– stato e bandito. come la sintesi e l'es– senza stessa dr! male. P.:-r ciò slC':-··<l il fascismo ~ co;:;ll'etto a calpestare ogni forma di democrazia, a .•chcrnire O.C'ni forma di rep-gimenlo libero, a macd1ì– narc colpi di -,lato e bri~ant~g~~ - _che es:--o poi. \'i11ccndo, bat!f'zzera d1 "'-r!,·o– luzionari » - mentre ::ar3nno lip1cn• licol_oodierno. nel quale il solo g-iornal(' fasc1:,,la che _!"ha potuto commentare, Il ;:;:;~l~l~/lr/:te~:IO~~!tj~~- ',~t/:~~·i:- .. a~~ I ,._ ..~r-·1tar,,.nelle no--tr-!_interne vicende po– !,t1che una prP•~ionr in un certo ~en~o e Ji-.irnJ)";:nnre il c:,Tlolicr>-'imoitaliano da rgni pA•5ato comprumc ..,o col rr~m1P. '.\laquc~to è appunto un segno dei tempi. -~•,n . !'.'' . nl (11 ·i.:in ,., tl'm: ·r cr,,11lf1 ,1 ti1,, d• ''"itnlinnQ 111,,:;1 Q , ,:,; , imi' af IIJ,u d.-ll 1~nlww, 111,·rr,·nnrfo « 7,:,1u11.l,· frn. i rl,,n/i e buml1, ili ,11an-:; . E."'J ri ~({;,e JJ~~/~;;11:lt1f 1 ~~1/t~~;: ~~'.~; 1 ~,:~:i-:.~i'. ~{~7 /:~ 1 :11~11 (i;~~~Jrn~Jl~S<jt;~;..,t·!1~•~tfr~:~ii DIREZI01 E E AMMINISTRAZIONE SO, Rue Labat, SO • PARIS (18' A.,') - Telefono, Botzads 25-99 IL GIORNALE SI PUBBLICA LA DOMENICA Quattro senatori .\lllssMini lt11 {lllta q,,allro mwi:i sena– tori: Sala11dra, Cittadini, J/rmt1u1ri. Ap– piflni .. \nrh•.' r,,,,.stn gnlo citi• arrinL il {JiQr,IQ dr1JJf.Jd••II,, vut(/:.ioll,. dclfa riforma elettorale in Srnnfo ,iislnt(ffJc11l" a!la base il r;yim.J roppr,·.~,~ntotìvo in lfnlia è fatto ver css,~re .~eynnlllla. E se111wlùmiofo. Salandrn i: l'1111mo df!l « :,wrn c9oismo ", d,:/lll gilcrrri a/1'1•.Jtrro crmrrpilri per fori' la 9uerra partigiana ai st1ni avversari al.– l'ìnterrio. Questo mi.;crabif,· (•.·ce il srw l.iro1•1J :ifl-:.Q.r/uttorno nl fatu:i.rnrn accostm,– dosl'nc o nlltmlnna11rlos,·11r secondo i mo– nfrnti; om irritato del (Iran calcio dato– gli cfit Jfossolini, qunmlo egli Si cr1>d••ua di cs.~•'relui r1 fare il ministrro, otl alm•·- 1w ad essere vart,, dr>l minist,•ro ddla mar– cia su Roma. ora p,·nliltJ. scmii11:ola11te in– torno ai m1ovi Q.;lri fortunali, neUa spe– mn:a di rimrtlf'J•.5i ht yru:in; J)0i di niw– vo pr,rV, ft•·rissimo opposiforc, erto sulle ;;~;;~e i;l ff~~t!~/i~;:/;s;1~1~f: 1\~~l f ~: pem _::-eneclutemdcgere, eh•:: no11 volei:u lras~morc wrn vcr!JO[J1IOSa vrcc/4Ù?:.=<J. Ciò, ben. Ùllf"Sll, Q.Uorcltè dietro i fi11mi ciel s,myw: dell'nssassinio sembrava oscu– rorsi la ~orte dei SOJ)t"avi.;emtli; infine, ec– colo al lullo ad1omesticalt-1, 11rostituito. pt1- g~~o, ecc<Jlo8f!l('IlQre il yior:10 che non c'è p1u 1mlla di fJIIUlo e di costitu:ionale in ltalin. Parcc ~Ppulto nd((} s/rrco f ~l,,secondu unntorc i: CiWulini, gencrolf', 1i_rmto aiutante di campo del re; uno staf– ~{ICl"f' elle 1io1i htL imp1,rta11;;a se 11011 per– e/tè. in lui JJ,m,oli11i /IIJ, f!tttO se11o{0l't' il co.tidetta re rtltalin. Son è molla cc,stitu– :.ionnlc che il vrimo n.it1la11t,; di campo df'l re ~ntri nefk assrmblee /cyislotive. E si e:01nuc il. p••rchè. Se il re è sopra i partiti, U SU(.1 mu(a11lc 110n vuò coniprumcttcrlo entrando Ùl 11na l'am,.ra le9i$lativa a 1,·0- tar,:. c_ai 1Jartili . .\desso chr: iwn c'è piii 7;ort1ti e le Camac sono come qurllc degli alberghi glle9ri, il 9enrralr Cittadini è fnt– lo senatore. E(1fi c11tra nella Camera Alta/ dopo lunga drnwra in quelle di scrvi:ia a Corte. Jla, ripetiamo. non è lui chi• e fatto._re:gio senntore, C il re che è premia_to lii lin da Jllluolìni per csur,~ stato docile au.Jiliarc d,.ll'ullimp. legge di alto tradi– mr11lo.. La nomina di Ci/ladini C la 11ro– clama:.~one, s&l•.:imc, ii/ficialc dell'intima c~n!n11101l"rl~l re co~ ~ucc e col fascismo. E 1l dettaglio c/lr s1g1lla, con la sfacciata rnltura_ di ogni protocollo e di 0911i. fOrm(l– hsm.o, tl ro1.•rsc1amcuto e it frontum.amento di. ~9ni ordine giuridico. costil11:ionale. in /lalza, che si epiloya nella u riforma della 1·~1-prcsc11la11za 11a;;ia11alc n, abolitrice del ~~~~~-~o o~~lh~ 0 f{~ 0 sa;:s::,e~c ,!~ i~':fr~;f/~,t rettament~ con. suffragio d1rc(to. net sc– grt'to dell'urna! Dl!l ter:a, i.l Jlanluori, generale ili ar– mato. la nomrna a senatore non si(p1ifica c~ç il saloriQ dovuto ad una stella dell'cm– ptr"a .\lar::.ialc, che ha lasciato tacendo c()lJ:irc a nv.1rtc il commilitow "!Jen~rate 1: Luigi Cappdlo, vi11cito1·e ddla Bainsi:.za cd ura !'J(lfeotto ~- Porlot,mgonc. ~l,quar,to, Ap1mmi, è il Procuratore Ge- uerau' della Coisa:ione. - Nulla da oouiun9,re. (' E:ro allora u11essere turbolento. Lo sa– no Mmasto "· :\lUSSOLIXJ. (La mia ,·ila) Non. c'era bisou110 di dirlo. Il mondo se 11eaccorge. Ua colpofinanziariofascista L'assalto al "Comptoir Hational d'Escompte" li fascismo in C"crcadi dcnnro por le sue enormi speso fuori bilancio si è dato ~Ilo grandi audacie, dopo che \Vali Strcct, 1I mercato finanziario di ~cw York ha slrrtlo i cordoni della bor~a. 11 mese di aprile che si è liquidato in quindicin_a a ma~gio ha offerto uno spet– tacolo, eh cui già in Italia si era a.\'uto e.-.cmpiocolla scalata alle banche Credito Italiano e ,Banca Commerciale: ~ll"estero ~ 1 i<?~~f~,t~~~o l~e~tf,~~p:da!o~r~iP1j>~]j-~: mm1strazionc di un ijimilc islilulo volevo. rliro impadronirsi di mezzi finanziari co– lossali. Verso la metà di aprilo si cominciò a notare in bor:in unn continuala incella di azioni del Comploir Xational d'Escornpte. cost da farne salire, in una settimana, il ~~r~jt~: ; 2 ~f; ~;~,?efd~l~~~ae ,t~ 0 i:i11\~~~ ao_m_iale delrisl_ituto e la nomino df'gli am– mm1!>trator1: 11 momPnto giuc;to per 5or- ~~e~~C:;o~a~;';:\a(!rr~~~l'}a~n a~h~oi~ posil1 cii azioni con deleghe;. Ma la manovra, P.er quanto riser\"atis– sima, non poll'\'a pai::::-:are ihn!>servata, !-O– prat utto perchè si videro subito allraver- ~0pe~~to~\lo!!~f:s\~~i ,~uilliin c~~ec5ac~~b[ 1 ~ P_arig1la grande banca Qu,;;tric e C. noto– riamente conosciuta come fiduciaria dél GO\"erno f.i~cista e vi è dif'lro di f'<ò:S3 il ~r:x;JO ~ta:st,~~~v~~:;!~~a Moci t'~~~: la seta ar-liflciale che do,·ettc 1·idurre in marzo. il proprio capitalo da t miliardo a 800 milioni : 2~0 mi-lioni di pf'rdita. !<ecen. Bisogna pur r1far.:,i in quakhe modo rd erro il grande as<::illoprrdisposlò. La ban– ca Quc;tric comp,•rava. compPrava i titoli d_,.IComptnir ù"E,:romplc pt>r ronl•> Gua– lmo e Gualino per conto :'!Ju~solini. A qu,.~tl) punto. l'nllarmr, fu dato " il ~:1\~fn~ .7~~~~;:~r l" \ ~~;~~rr .. l1t1~~~jt ti Jour11(J.( tfrJ Fillanr,e.J rlrn fa il dramma– t\COracconto_ in poche JiO(:f': - .\"qn, .1/rs– ltt'ttr.J Oustric. vu11s allr:. trop lain, l'Jnne le p,:rmet }las I - E si cominciò col rinviare l'aS!-Pmblea che era già indetta. :-.ta la ban~a Oustrie a,·p,·n ~u!IPbraccia i?.000 aziom da r1lirarr. oltre mo milioni cii franchi : per l"improHi~o alt nPrP,;;:-- 1 t~va lro\'arP uno sbocco tult'altrn rho fn– cile :. l'!nlPl'\'Pnto di un"nllra pOlt>nzn fl- ;::n:~;~~;n~~ ig//~::;;/,.~Yii:'.t'°"g1•0W!a ~~~!= là P innum~rr-\'Qli c;jnifat•ati mini:'r::iri. I.a C~11frrfl-'!illmf/ r1tii-i'J il eolo~•alf' p:u·rhPtt,, d1 n~t~lll ; lwn in!Psu l!u-ll•·ndr, poti i ~ ·on~1zirmi. fra nl1ro ~na .ti"n•'-a 1,,1r!f•d– pnz_1nn~nflll:.,. S1111J-_\'1tr?.sr1, 1 eh,~ lr<11ll ; ,.1Jmenl1> r,;-11 O( rh_1 :1r: lii! d"i profani la ilma ~el_l<lmar,·hin::zwnr~ ',\'f'nlata. I falli !"I,, Jnlln"P.l'trio ,fa~;. ,,,oli: il Gv- 1 ;~;,~() o't;~~t i~ :-~! 0 f/J?;1g~.~,~~~ler1:/i!;, lfltl::a. bP.11prt>St~nt.-mNIJlnn1fo su ljUl'~lr, h '(1~1:h;'t:r:_on che ge111,~ :,enza :--cTupoli KAUTSKY E IL FASCISMO So!Lo questo tilolo Arturo Labriola. pubblica nella Liberl<i del 22 scorso a~ prilc un nrticolo sull'11 Ottimismo 7Jeri– cofoso" di cui, secondo lui, mi renderei colpernlc. Egli non dice doy(' ha {rornlo gli argo– menti contro i quali polcmizz:i. Credo t'h'e_gli yoglia parlare del mio recente li– bro (' La Concezione Jlalcrialislica della .)loria 11 e pill p.-eci.:-eamcnte del primo ~-~r~~~) ii:r~}tt~c~(tifo~:.g~-~e?i~~ciou=~;'~ Chi c:;prime pubblirnmente il su<1pen– siero i.: ccrfamente oòbligato ad c:e.:;ere criticato e sarebbe in,,,·nsato \'Oler ri– :,pondere R ciascuno di essi, do' rhe dPl reslo divicue qua:.i impo~:.,bile quando il libro lron1. una larga. diffu:>ione. Se malgrado ciò ri:.,pondo alle criti– che di L1:1briola,non Io faccio pcrchè ab~ bia tro\'ato i suoi argomenti fuori po.~to, al conlrario, Ii ;-.timo altamente. F.ssi però non mi concernono, dato ch'egli mi ha mal compreso : e;...,i sono tratti da conc1.:zioni che non -sono le mie e delle quali non \"Oglio 3.\'ere h respon-'abililà sopratutto davanti ai miei amici italiani. E' per que"'ta ragione -che mi sembra ue- ceì,~b~iui~i c~~scft~d;tfo ~J:::~-~'i~li la ragione e la coscienza. dcmocrallca del– la borghesia e che pensi che questi fat– tori b11 :-tino negli Stati o\·e il fascismo non detiene ancora il potere pct: impe– dirgli di s,•iluppar.._i, .\la ciò 11011 è pi>r nulla il mio pei:i– siero. O:,nH' L~brinlo, io stimo una ilfo– sioue pcricolnsa cJ'a.;;;pcltare dalla ragio– ne e dalla co.::cil'uza democratica. <lella borghesia una prot~zione efficace della democrazia. E, come Labriola, stimo clie i capitali::,ti ~ono tanto più nemici della democrazia in quanto questa fa,·oL'iscc il mo\'imcnto :;ocialista. E' \"ero che nel mio libro non mi di– lunf!'O mollo su quc::la parie, semplice– mente pel fatto che con.::idero quesfe idee come affatto naturali. ::\Ia ciò non mi sembra per nulla. na– turalf', sono le conclusioni da tirarsi da qu~s!e _ca1:1se. A questo scopo differenti oprn10nt st sono prospettate Ira di noi. Alcuni, fra di noi, sembrano voler pro– pendc1·c per un pe~:.imismo giustiflcnto. Jo li combatto, ed è là che Labriola mi h!1, i:nal comp_re:,o. Rifiutare.i ad un pes• s1m1smo pericoloso sen1pra J)Cr lui lo equirnlente di un ol-limismo pericoloso. Senza. alcun 1:lubbio, più il prolcti, .ria.to guadagna.. di pOtf'nza nella.. d~moCfflzia o per ~1e~ dell_a democa<\zia . più I~ horghc:::_rn1mpa_ur1lacercl1era dei ~Mm di dlfe~a. anfidemocratici, come il fa– sci:::mo, per difendersi dalla crescente marea proletaria. tuh~ !n?.!~~r:~/\u~~~~a~e~~~Jo,d!pf:~= pertulto doYe sorgono degli indizi di fa– sci;;;md, essa. do\·e aYer cura di prendere le dbposizioni necessarie al fine d'im– pedire il mo\'imento del fascismo stesso. Al contrario, sarebbe invero un grave errore di credere che la formazione del fascismo è inevitabile e cli pensare che la democrazia. non potrà essere salvata eternamente e che le decisioni sull 'a.nc- f 1~~isitl cgfìfaf~1~go;;.~ 1~lefaaSiC'i~~~od~ bolscevismo rosso proletario cd il fa– scismo bianco borghese delle camicie nere. Credo che questa concezione sia lotql– mente sbagliata e pericolosa. ; è contro di c::sa che io mi le\'O energicamenle. Affermo che la diltalura dt'I fascismo italfano, come quella del bolscevismo rus::o, non sono altro che il risullalo di situazioni locali P.n-sseggerc 1 situazioni che non si riproducono cosi facilmente altro,·r·. C'è tutta una serie di argomenti che mi fanno credere che nei paesi ca– pilalisli più importanti, la tendenza. ver– i-o il mantenimento, il rnf!orzamento e lo :-vii.uppo deUa democrazia non è .3mi– nuita, malgrado la crescente animosità. di molli clementi bore-hcsi. .\fa, lungi da mc dichiarare che il man– tenimento della democrazia sia nssolu– tamc11te a.s::icurato. FX:a è, al contrario, dapperlullo in pericolo, -se il prol.ctariato non la difende con tutte le sue forze. .Xoi andiamo verso una bizzarra si– tuazione. La crescente potenza del pro– lelnriato allontana dall'idea democratica ~olli elementi borgh~si, ma lo sviluppo d, questa potenza da. alla democrazia delle nuove forze e dei nuovi mezzi di difesa. laT\il~~r~e,~:~afer 0 J:,~! 0 cre~r:cf:zei~e~e~~ una parte a. cau::aa della crescente poten– za del proletariato, e dall'altra a. causa dei ?nn11i economici pro,·ocali da. tut(e !~ d11t~~ure rhe, tosto o tardi. polranrio r~coll(:1ha1·0delle frazioni dt'lla borgllé– ~m colla democrazia, evidentemente, ed ,_n grncral(', d!)po aver fallo a proprio ~pese lu. esperienza nefa::ta della ditta– tura. L& borghesia si a.v,·icina nel una si– luaziQne o\"e es;:ia teme la d('mocrazin, ma an..:!te la dittatura. Arrivati a questo punlo 11 prolchrialo polrà attirare od anch~ guadap-nare alla. :oua cauc.a la de– mocrazia nel modo con cui saprà esso ::lec;so cs::er unito r l'i!-oluto. Io non attenuo il pericolo .del fasci– :::mo.La lotta contro di es.so è il più 1m– p~rt_antc dQ,·ere della Internazionale So– cmh!il;i. ma io credo di non dover pa– ralizzar~ qur-ln lolla dimo5lrando cho non H\Ta probabilità alcuna di ~uccesso. . .:\li :iflìdn c!11n,p1P 11imiri lrllori di df'- ,:,1rlr,r(' ~(• cond1,·idono l<1. l(•~idi Labriola : l.~ 11-.ci di J-ù111t<>J,·y è d'un otlimis~w prnr,,!r,::fJ . In tJ,C'llic:t:'-Onpprorn di lultn cuorP. /,i fra.<.edi" Lnhrioln fc1 ,egnir· 11 quel• .a .~unccr:ir.<Jlil, e col!~ 0:1:ile tr>r01i11a la sua ~fJ!t•mica coutro mr·: f;' 1. '1.egl.io (/llf1rdr'.1,. il Jffrit:ulo 1lf'!Jli nrrhi e /('– e 11"r,q pi-onli ti srnn9illrrirfo ron i mP:.::i <( eh,. fo· nr1/11ra <lr-l pnicolo impone al '' 11 1st, <, srn~o pratiro . K.\RL KAUTSKY.

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