la Libertà - anno I - n. 4 - 22 maggio 1927

=== 22 MAGGIO 1927 Note sulla situazione economica e finanziaria italiana COME SI E ARRIVATI LLA RIVALUTAZIONE L'aspe!to che oggi scrnbm più inlc– r!3ssantc della. situazione economica it,,– l1_ana è quello monetario, per la nuora. rivalutazione della lira in confronto alle altre monete cd all'oro. Il cambio ris1;>ettoalla sterlina è scc;:o ·ad u_n m_inimo cli so.:30 il 26 aprile dalla media d1 112.28 del febbraio e di H.8.:32 dell'agosto 1926 ; rispello al dollaro a f.7.75 dalla media di 23.10 del febbr:i.io e di 30.53 dell'agosto ; rispetto all'oro è sceso a 3112.55dalla media di li'l0.84 del f1Jbbrà.io ? d_i580.2~ dell'agosto. Benchè Je q11otaz10111 del giorno 20 aprile sem– bra che debbano rappresentare dei mi– nimi ed i,Igoverno si sia finalmente df"– ciso ad intervenire per arrcstar·e la di– scesa dei cambi, va rilevalo il carattt>1·c Sll'aordinario di questo movimenlo rhe ci ha riporto.lo a cifre non riviste da molli anni. Quali sono le ragioni del movimento? 1 Esso è stato veramente voluto dal go– verno? A questa seconda domanda è ben dif– ficile dare una risposta sicura, pere,hè il governo e specialmente Mussolini ;:~~~aefii 1 ~i~~aiecr~s!r~ 0 ~~i~~~.~i~/;;~i !presentato come pessimo e viceversa. E' certo però che; acceltato il princi– })io della rivalutazione, la discesa dei cambi è stata assai più rapida di quanto era stato preveduto. Col solito sempli– cismo del giornalista orecchianle, ~:lus– solini, convinto si dello. necessità di una rivalutazione quando la lira era scesa ad un livello tanto basso che non ~ra mai sfato toccato, ha poi ritenuto che continuasse ad essere una cosa buona qualuhque fosse la cntilà della discesa. Ha fatto lo stesso ragionamento di quello ~~edt~~~i~ 1 rn:iaf~1~~i~~ p~~1siu~f 1 t~:= ne una bottiglia per guarire molto più presto. Adesso che i disastri, conseguenza clella poli!ica monetaria, appaiono con una !aie evidenza. da non poter lasciar •luogo più a nessun dubbio s'è dccis~ a correre ai ripari, ma è cerio che le ragio– ni che app1·cs::0 esporremo, il ~iYcllo a cui la lira è giunta non polra rsscrc mantenuto permanentemente : si sn– ranno cosi avuti i gravissimi danni del– la rivalutazione senza, poter arrivare- ai vantaggi della sta•biiizzazionc. La mo.sca cocchiera Lo (<storico» discorso di Pesaro clcl- 1'agosto scol'SO in cui Mussolini annun– ciò i suoi propositi rivalutazionisli, fu tenuto quando avendo oramai la dispo– nibilità di forli quantità di \"alule s!ra– nrnre in conSegucnza dei primi presliti, era ben facile prevedere le conseguen– ze che avrebbe avuto sui cambi la loro straordinaria offerln. ch?e~tcaJ~~~a~r.~! 1 ff~alott~elei~s~;/r,nN ~~= vcrno non ba mai fatto una dithial'~– zionl) precisa sul fine ullimo che inten– deva raggiungere. Questo pcrchè il go– verno stesso non sapeva cosa voleva. Per convin('crsene basta rileggere i (lci~;si. che in questi rulLiml me5i <h:t iaHo il. mi-nislro .,delle• finanze .. Volpi, ·~ 1 b~t'!• J~;;~aÌii~cll 1 :~lL\:nout~tr!?~~~~~~-~~ ~olte volle i suoi ammonimenti contro ((le deduzioni allarmistiche che dt1: :a– luno si volevano trarre dalla pohtica di deflazione». Basandosi appunto su tali dichiarazioni il consigliere delegalo di uno dei maggiori _nostri istitut~ di credito, il gr. 11ft. Orsi, nella. relaz.1one all'assemblea del Credito Italiano 11 31 marzo aveva potuto dire : w Il governo ha chiarit~ di voler tener present.i tutti gli clementi .e tulle le ne– cessità della vita .economica.. nella sna ipolitica. monetaria che aspll'a ad un !maggior pregio della no~lra ~alu~a : la rivalutazione si proporz1oncra a1. pro– gressi economici del paese e 110n h co~– trasterà. E' evidente che mentre un !111- glioramento della valuta ragguaglialo nel corso degli anni all'incremento d::-1- la ricchezza: e allo sviluppo dcmogr1- flco del paese non dovrebbe cond~1·:-c a perturbazioni de!Patlività. produtl1wt, un ritmo accentuato di esso causerebbe arresti e crisi di una asprezza che ncs- 1~~~ p~~òC' d(~~i,~;t·d~~li anni 1) ! D31 31 marzo quando il cambio rispc~to a_l- 1.'oro era a 430.44 al 20 aprile la hra, rn neppure un mese, si è r!valul?ta ~gl 204.• porcentoe dal ma;51mod1000,w dei 2s luglio 1920 si è rivalutala rn nove mesi del 43.83 pel· cento.. . . Iniziata la polilic~ d?1 _presti !1.sl~ .'.l– nicri il 'l'esoro per i pr1mt mesi e rrn: scito' in ('erto qual_ modo a regolare .1 cambi pcrchò acquistava con-'~ due di– sponibilità il ricavo dei prcsl1t11Jmd~-~– clo a che non si verificasse una ecce~~:- abbondanza da un momento a!l a.- 7r~ Ma il peggioramento de.Ila s1t1::i– zio~e di cassa del Tesor~. che m se.guito esamineremo, ha. impedito_ la continu~= zione di questo sistema: :,arcbbc a\11 i ~enti stato nec.essario .aumcnt~r~ la caria in circolazione cosi _come e ~l~.to f ti •u Francia salvo a ridurla nu?\ a– a il~ quando i biglietti fossero rllr'.r– mael.i all'istituto di emissione, in segu!!o nllc vendite di divise che si fossero_ f~l– :e per combatlere la. tendenza. al rta:z? dei cambi. Ma questo m~to~o n_ou s1 ~ luto se"'uil'c. Le operaz1om sui ~ambi ;~no sta~ passale dalla •resorerrn, ,ad una speciale sczion~ della ~anca d .r,a– r al cosidetlo lshtuto dei Cambi, e ia~sta. sezione si è trovata ben pi:eslo ~~Ila \mpossibilità. di. continuare gli ac- qu<~st,1~lit~~!u~ettéf:~ebt- sc_rivcva il Flora in un arlico~o del ~ ~pr!le - ha ·nutalo nei giorni s~ors1 il i·,port~ - r~ • l'acquisto _ di rnlule. pl'cg1ale, j;~~arando csplicilame~t? d! non cf– f~ttuare più anticipaziOlll in lire S~ vr Iute estere. JI rifiuto hn PN?\'.ocao. a realizzazione delle_valute stabili e quin- di J:.;·i~~~ed~iii~~o\;-ià dello, .si corre . . 'ri. ma è già froP.po tardi. ln un ~~;'t~icS:to del ~ aprilo è sl~to dc!_!~ he diora innanzi 1 J ricavato dei prcsh~ 1 ~arà accreditato all'Istituto _dei C~mh1, he darà le lire equivalenti a m1.sura ~he le indust:i? d~vra!'lno pagare I la- vori dei nuovi 1mp1anl1. . . s· ome molto industrie hanno .b1~0- no1~~mediat? dei. capitali otlonuh d~!= fe,;;lero e la situazione del_JaBanca e!I talia, come vcdre~o, non 6. tale da con: nfire il proseguimento ~1 qu~sle ope :!zioni con i bigliet.li. es1st~nli, è. p:e– sumibile dunque che s1 yogha d 010.rn- nanzi seguire la stessa politica di Poin– caré emettendo biglietti in cambio dc~le divise. Abbiamo osservalo che è troppo tardi pel' stabilizzare ln. lira al livello attuale. Per convincersene occorre fare una ac– curata analisi delle cause che hanno portalo alla rivalutazione e della at– tuale situazione flnanziaria ed ccon()– mica. 11 governo, coi suoi comunicali, vuol fa!' credere che le cause della rivalula– zione hanno caratlere permanente, m-:>n- ~rees~~f~v~e~b::~,}~1~il~afE1fi:~f:;};n~ lo. senza per altro determinarlo. na quanto diremo r?sulterà i1,vece che il bilancio è in condizioni niente allatto favorevoli, che le jndustrie sono in crie:i e quindi non può presumersi un aumen– to del volume degli affari, e che la bi– lancia dei pagamenti con l'estero divrn– terà necessariamente sempre pili sfa– vorevole. Prima però crediamo opportuno di– mostrare che ·<e lo. battaglia della lira» con la quale si sarebbe dovuto dimos– trare la ferma volontà del Duce per la rivalutazione monelaria, in pratica non c'è slata. La lira si è rivalutata indipr.n– dcntemente dalla volontà del Duce. li Du– ce avrebbe potuto, volendo, impedire che la rivalutazione arrivasse al punto in cui è arrivala per non aggravare la cri– si. Ma non ha voluto. Anche volendo non potrò. impedire in seguilo l'oscilla– zione in senso contrario. Come bene scrisse il Kcynes, alla lira non si può dare l'olio di ricino per ob– bligarla a rispettare la volontà del Duce. I bluffs della finanza fascista Si ricorderà che i provvedimenti presi per e: la battaglia della lira n nel O.n– siglio dei Ministri del i.o settem'bre fu– rono : a) Passaggio di 00 milioni dc-1 Prestito Morgan alla Tesoreria della !t~~~i 'ft~: /etd:~?t~z~~~e et~a ~i~ :~aMfafu~rla circolazione per conto dcl- Jn concreto con lalc provvedimento si è solo trasformalo un de-bilo senza interesse in un debito con l'elevatissi– mo interesse che viene pagato alla Ban– ca 11organ. Questo poteva giust_iflcnrsi se si intendeva stabilizzare la hra col sistema del cambio aureo come hanno fatto il Belgio, l'Aus.tria, l'Ungheria, la Russia e la German 1a. Ma ciò non è staio fatto. nè sembre– rebbe essere nelle intenzioni del go– verno secondo le dichiarazioni di Volpi. Ed aÌlora? Per l'operazione falla r;ol fondo :\forgau di tanto è diminuittt la circolazione bancaria. per conto dello stato di tanto è aumentala quella per cont~ del commercio. Nel luglio la circolazione per conto del commercio era di H.2i2 milioni e quella per conio del '1'esoro 6.729 1:11.ilio_– ni : complessivamente :!8.001 m1ho:11. Nell'agosto dopo il passaggio del fondo Morgan alla Banca, dl!talia _la cir.cob– zione per conto del commercrn è d1ven~ !;!!o~i·\~~~f1~~~~fe!~~1>i~·s~f,~at~,~:~ le iS.332 milioni. b) Rapida riduzione della 'circl)Jazio– ne ;bancaria per conio dello Stato, n1r– diante Jo stanziamento nel bilancio del– la spesa. del Ministero delle Finanze di almeno 500 milioni annui fino al paga– mento completo del residuo attivo. In cffello tale stanziamento è se.gnato tra la spesa, ~ cominc\a_re dal !ugho re.-1· ~~-~nmll~t~'t~ :iTT~~~c~~e \~1 e~~~!'t~~ Altrimenti la circolazione bancaria per ~onta dello Staio avrebbe dovuto ridur: si di 3ì5 milioni per i primi nov~ m~s1 ~~!lJ:r;.~~, :11:~t~f' n~1f.~g~!t~, 1 ~~i 10 i ~::;o,gg1~?~~rii:~~l~t1t~\! 0 t1do4.~~rg~~\l~ lioni dal settembre a. tulto marzo. Lo stanziamento nel bilancio non. avrà tt!– lro effetto che di aumentare d1 500 mi– lioni i residui passivi alla fine d~ll'es('i:– cizio ; poi tali :~sidui sa.ranno ~tmenll– cati e cancellati in una delle sohte rego– lazioni contabili. L'effetto che dovevano fal'e Phanno già fatto. i;,o ~lato pa1ra come quel viaggiatore d1 cui narra Ìa. novella. pagò l'arrosto che aveva. solo odoralo : facendo sentire all'oste il suo- no delle monete sul banco. . e) Eliminazione entro novembr? dd– la Sezione autonoma del Consorzio va– lori industriali e sistemazione della re– lativa, circolazione. A che cosa Bervi il e onsorzio Effettivamente tale Consorzio, che sn,r– vi con i mezzi derivanti dalla erriis– siÒne di carta moneta a sislomare la ~~~!dS~1i~fà t,~~~1:o~neC:arisa~i:t~~gi~ del Banco di Romn. e di altre grandi aziende ha cambiato il suo nome in quello di Istituto di liquidazione, ma con- ~i~uS ~o~,i~~~~fo 1 ~e1u!e~~~~~C ?.:~~~= sizione della Sezione autonoma era di 3.400 milioni di lire 1 di cui 1.400 milioni rappresentali da allività liquide, 250 mi– lioni da credili liquidi a scadenze rale<l– bili realizzabili. La risena. di 1.400 mi– lioni era staia costituita con l'accanto– namento delle aliquote della lassa di circolazione dovuta dagli Istituti di e– missione, cioè con imposte che lo Sta~o aveva rilasciato a favore del Consorzio r,c; ihKl"i~~c~~sfa::1~~~:cr~i s~~~i p;I~~= cicnti per la liqui-d&zione,se~za che fos– se1-opoi necessari altri regali al Consor– zio. Invece malgrado il regalo della las– sa di circolazione sia. continuato, al 28 febbraio l'Istituto di liquidazione aveva ancora una esposizione globale, scgnJla in atli\'O nelle anticipazioni della Bnn– ca d'Italia, di 2.541 milioni, ment_re. !e rie:erve accantonale con la. tassa d1 czr– c;lazione si erano ridotte a &'14 milioni. Sembrerebbe quindi che l'Istituto di li– quidazione al contrario di quanto eta staio pro~esso, non abbia con~lus~ niente ; facilmente i fondi realizz:ll1 da.Ile liquidazioni delle aziende sono sta– ti investiti in ulteriori salvataggi. Ed un'altra osservazione va falla. \Ienlre il comunicato del seltembre di– ce,·a che « il Tesoro, con disponibilità proprie, avrebbe ritirati ~d annullati ~u– bi!Q 500 milioni in buom del Tesoro nr– dinario, appartenenti. alla Sezione au~o– noma diminuendo d1 altrettanto la c1r– colazi~ne, ed un ulteriore ritiro d~ 500 milioni in buoni sarebbe stato prfd1spo- LA LlBERTA sto alla fine di ottobre.,,, nè alla flne di lieYo e può essere offerto come un docu– mento degno di meditazione ai rappresen– tanti dello organizzazioni operaie che slan- ottobre, nè mai questa seconda oper1- ~~0~~~1fc1!1;1t:n:mg~rtade~~~ncf1~~~~~~t!~ ~i~~Ò 5 ~~t~~,!!Ji:esaa~e~~ ~~ri~lt c~;f gfs milioni nel conto corrente con la Banca d'Italia. Rilevato il carollcre bluffislico dei provvedimenti governativi P?r la difesa. della lira, noi vt:!dl'emoparhcolarmenle nei prossimi numeri quelle che vanno considerate come cause principali riel ribasso dei cambi, osservando però r,hc oltre a tali cause ha certamente .avuto grande inf1uenza Pintervento degli spe– culatori, i quali. notando la 1~ tendenza n han voluto profittarne acquistando lar– gamente lire, e cosi h_anno_accentuato il movimento. Salvo, s1 c8: p1s.ce ,ad :i.C– centuare il movimento d1 rialzo ven– dendo lire, quando noteranno la ten– denza opposta. In tema di libertà sindacale PRELUDIO A GINEVRA L'invio del capitano GiulieLti al domi– cilio coatlo è !'ulLimoepisodio.- in ordme di tempo - della implacabile lot.la ~cl ~~reL~ioti~i~1t~ef 0 _{}~r~ ~r~~~ K~8f~ft;i°ti ~i /~e\i~~~:~r~\n~niJ1~ev:\Jefog~ff~~ed1 !Ìspettarla fallo dalla Società delle l'\a– :doni a lutti gli Stati aderenti. La sostitu– zione con un'Associa:ione marinara fa– scista della antica e libera Federazione éo– stilnisce un esempio tipico delle condizio– ni di servitù in cui il fascismo ha ridotlo il pl'olelarialo italiano e ùei mezzi di sel– vaggia violenza cd oppres:,ione .~a .esso usati per ra"giungere lo scopo. L mv10 ,:i.I confino di Gfulietti, dopo un vano tentati– vo di montare a suo danno un processo per appropriazione indebit~ d~i ra.mosi ~i– lioni liberamente confidatigli dai 1:1-voia– lori del mare, corona degnamente I opera. Al sig1,1ificato politico del ratto può es– sere ag~wnta una 11t0'1'ale che non guasta. H Giuliclti. - magnificamente de~crilto come tipo di vecchio italiano, dal giovane Ansaldo cho egli va a ragg!ung ~re.ul con.– fino - mostrava in questi ult1m1 tempi, pur non facendo mai, per quel .che n!:l_sap– piamo, alcun atto formale di ded1z1?ne, una certa tendenza a prendere atto de_ll av– venlo fascista e a scendere a patti, sul terreno del sindacai.i.sinopuro (oh I supre– ma ironia di certe espressioni !) col gover:– no dell'on. ì\lussolim. Ora o mutos delo,! ~1c~;\~o~tm~ecfgnao,cl:~ 1 caeitrg:r!~li~~\_ c~: potei' por('C in sal':'o .gli averi s~nza ~an.– narsi l'anona, costituisce, a conti fatti, 11 peggioro degli affari. Non si conservano gli averi e non si salva l'anima. Non solo nel commercio. dunque, ma, .anche nella vita politica l'onestà. è quasi sempre la pili raffinata delle furberie. La morale di cui sop,·a in quattro parole. stesso era segretario e a cui aderiv.n, se?– za dubbio di sorta, in gr<.1ndemagg10r~o7:a dei nostri marinai. Il ratto è degno di r1- • -- ' - ---· --- ------- -··· --- ~- ....... ---- - LA CINESIZZAZ!ONE DEL POPOW ITALIANO DELLA CARTA DEL LAVORO ALLA RIDUZIONE DEI SALARI Per delcrminar& la tanto altesa caduta dei prezzi al minulo in ltalia il g~ver~o fascista ha deciso di ricorrere al rimedio che è stato proposto, nel loro ulti~o con– vegno a Roma, dagli indust~iali, cioè : co– minciare col ridurre i salari. Si ò comincialo con l'applicare il rime-– dio nei centri rurali e nelle campagne, ~ov~ parecchi sindacati di lavo:at<?ri ~gr1col1 sono sLati indotti di questi g10rn1, dalla parola convincente del segretario d~l par– tilo fascista, ad accettare "V<?1ontaria,me'n– te u 011overiduzioni salariali. Ma non vi ha dubbio che il rimedio ve_rr~ applicato su più vasla scala nei p:ross1m1 ~1oroi. Intanto la stampa del re~ime è s_tata mcaricata di preparare l'ambiente. Nel!e province,, i giornali fascist,i si da_n'nog1~ un gran da far~ per convmcere 1_prop:1 lettori (cosa.facile, del resto. se s1 consi– deri che il 90 per cento dei l.e~toridei ~ior-: noli fascisti sono essi stessi I mante'n1tor1 e i mantenuti a un tempo del fascismo) della necessità di ribassare i salari per combaltere u etflcacemente n il caro-vi– vere. li fascismo ha ridotto gl'italiani a questo : che esSopuò impunemente e sen7:a arrossire dir loro le più grosse corbellerrn e pretendere nello stesso tempo la loro ::;,p– provazionc. Si apprende, in~enlo,che il sign~r nos~o– ni, il leader del sindacalismo fascista, s1 è dichiarato dell'opinione che questo non è :. 1 id~~{:;~1 11 ~af!~i~wa~~f f:~o~ ;~~rrft:1r:~'t Fra l'allro, volendo s.picgare questa suo opinione, egli ha dello che I~ misura d~I r::erc1~o~,~;ectib:'~~vu 5 t~nss~o~~i~Rf~,~.;ul~~~ il sapore di ironia che es.:;a:1cqui3la<lue se-Uiman~ dopo la promul"azione della "Carla fascista del lavoro u. Ég!i si è !'r!O– strato pr'Cciccupatonnche ~el fatto eh~ la decisione d1.ridurre i. salari, presa dnl ;;o– verno n co5-1 breve d11,la'nza dalla promul– gazione della carta del Ja\·oro, minaccia di ~~~~:;,~~fi hne1fan 8 p1~~osss\1;~ 0 a 110 c ~fcir~~1~~'l idei lavoro a Ginevra. quando egli dovrà ap– punto scrYirsi della Carta del lavor? per sostetiero che il fascismo non ò oslile ai lavoratori il:t!iani. J! fallo elio non ostante il parel'e conlr~– rio del signor llossoni n~n è ~Latopossi– bile per il governo fasc1~.tn. rimandare n tErnpo più (e opportuno" I 1111z10 de)la nuo-: va. campagna inl1·nprPsa contro 1 ~alari dimostra e,·identcmente che la c1·isi cco- ~~~~~cafnis~iJtt~li~'l ~~~a~j~ ii~ g~·ii'!~ ~ nf;~ nemmeno di prender consiglio dalle con– siderazioni co.:.lsagge e prudenti del Jen– der de! sindacalismo fascislo. Al signor Ro.s:soni è stato comunque con– sentito che egli non parlerà. nò si f~rà ve– dere. ai comizi cho dovranno sc1:vrrea.Jla \~ 01 ~ 8 ~~:tb~~i~~~~t~ 8 ~i~ari!/e:t'. i is;~~'.~~~ il compito ingrato e difflctle d1 spiegaro nei comizi ai lavoratori italiani la necessita di nuove riduzioni salariali l! stato dal go– verno affidato al segretario generale del partilo fascista. Quando apparvo ~ui giorn_ali.l'!mposi– ziono fatta ai contad1111 bresciaut d1 accet– tarola ri(luzionc del t o o/o cieloromagro salario (25 liro giornaliere pe1• 10 ore di la\"Ol'Oridotto ora a 22,50) si ebbe ~ubito la sen'saziono che ciò era l'inizio d1 _una aperta e sfront.ata offensiva per la Cil~e– s:zzazione del popolo i.ta_liano.Venne_ 11:1- fatti subito dopo la dec~s1onod.elC_ons1gll~ dei Ministri di ridurre il carov1ver1 a tutli i dipendenti statali, ed ora tutte le cate– gorie industriai.i stan1,10procedendo a.Ila decimazione dei salari delle maest_ran_ze, aiutati dallo sconcio servilismo dei sm– ciacati fascisti che non si preocoupano uemmeno di "salvare la .rac~ia"· I\ corso ,.ttualo del cost.o della vita !Il Italia. non giustifica nemmeno lontan~mente la ridu– zione dei salari. Il Bollettmo del Comuf!e di Milano, l'unica pubblicazione in m~ten~ cho possa offrire una .c~rta_~aranz1~ d1 seriel-à, pubblica numer! 1~d1c1 che ~1m~– slrano come nessuna d11nmuz1ones1 sia tullora verificata. . . Questa confessione facev~ a~che g1orm or sono il vice-Podestà d1. M1\a_noTo1:– rusio ad alcuni giornalisti del quoti– diani milanesi. E' infatti assurdo parla~e i~/i3i~n~to~f111f/ ~~~~o ~;i\1~ \it~l;~opfh~ coslituiscono il quiul-uplo od 11 sestuplo dell'anteguerra per volontà del gover_no fascisln che concesse alla .bei:1eme_r1l~ classe dei padroni di cnsa ampia libcrta_d~ strozzare l'inquilino. I ribassi annunc!att ~~~tg~~n~~d;agg;[u,d:~~~a:i~~m]~d a:~~t~~ Del resto questo traspar~ anche dalle con– tinue lameutele, fatte m so!11m~sso,. ~a varie caLcgorie operaie cd. 1mp1egalmc. t:;eJt~~~ufW~ 1 ~~: f,'lenqcl~;i_it~rie~~~g~o~~l~ di molto per cui chi cl ru~et~e sçmprc ç il consumatore, mentre. la d1mmu_z1~ne .dei sal.1ri è una co'sa efl'ett1vu,che d1mmmsce la capacilìt d'acquisto. del cons_uma~ore_e rendo ;,enos~ l_aS!lu~z1onedel b1lanc10do- mestico degli 1folian1. . . . La rivalutazione della lira ha .Poi m– chiodato lo Industrio di esportnz1one. A tut.li c,Ji indusll•iali che si recano da Mm,– solini0per esporgli le condir.ioni JJ:recaric dello proprie indus~rie, .il Ducç r1spond<: invarlabilmenle : licenziate, riducete 1 salari. Industriali, banchieri, commer- ff~~ti,alì~nn~e:i, mrani;~:il~~~el~i::~.z~~t; c>sendocosl scontinua o slegata da 1mpe– diro il normale andamento degli affari. Como è pbssibile determinat·e il C4:!slo di produzione di una date merce, con 11 con– tinuo oscillamente della lira che oggi ò a uo. domani a 87, posdomani a ~1 ·t Sull~ intenzioni del Governo nulla s1 sb. Chi nfferma che Mussolini vuole la sterlina a fi~,~ ~hitJ:tb~ i~r~/~g=~a~: 1 t 2 ::1~1 ~~e~l~~ che quando la. sterlina sale sopra i 90 si manifesta subito l'intervento d1 Roma per abbassarla e che sono i la\'Oratori, che de– rnnoro farn lo spc:;a della stupida politica fascista. Non esiste parità di diritti e di doveri dove esistono sfruttati e sfruttatori e tanto meno dove non esiste libertà di coalizione. --- ···-·---- .. --------------------- ------ - AQUILE ROMANE LA POL/7/CA FASCISTA VERSO UN' OFFENSIVA PACIFISTA ~ 4 Roma se ne fa correre la voce, ma in provincia si arresta a tutto spiano Negli ambienti romani !"attesa per il discorso che Mussolini pronuncerà nell~ prossima se!!siono della_ Camer~, In cui riapertura è fissata per Ii 25 o 1126 cor– rente, ò abbastanza viva. La stampa fascista accenna già al discorso come a cosa di grande interesse, che aprirebbe una era nuova ecc. ecc. L'interesse ~ "h'o in quanto è trapelato il contrasto d1 tendenzo nel Partilo Fascista, contrasto assai acceso in questo momento. Si af– ferma che Mussolini è per un graduale passaggio ad un periodo di détente (sotto il suo controllo). Taio pensiero costituirebbe il nucleo centrale del suo discorso. Parallelamente alla notizia della volontà di 11 détente n, circola da giorni la notizia di una campa– gna che starebbero per iniziar~ i ~arinac– ciani per la riconquista della direzione del Partito. Questi ultimi non disdegnerebbe– ro l'appoggio dei nazionalisti i g.uali ~e-;– ditano sempre le vendette per I fatti d1 novembre. Altre voci riferiscono, con insistenza, di prossimi rispasti nel Minislero. Si di?e che Mussolini terrebbo soltanto la Prcsidenz_a del Consiglio o gli Esteri; i ministeri l\11- litari andrebbero in mano a Ciano, Balbo allo Colonie, Turati agli Interni, Scorza deputato di Luccbesia) alla Segret.3ria.d~l Partito, Farinacci (?) alle Comum~az1om. Sono voci che pe1·ònon si possono rn nes– sun modo controllare ad alle quali con– yiene dare scarso credito. Secondo noi di tutte lo Yoci riferite la più attendibile è quella che si riferisce alla progettata. offensiva pacifista. La gra– vità della situazione economica, aggra\'ala dalle conseguenze della rivalutazione del– la lira, e dalla generalo diminuzione dei salari e degli stipendi, è talo da preoccu– pare se riamente Mussolini, il 9uale spera di cancellare, con un gesto d1 " clemen– za» compiuto sul terreno politico, il senso di disagio fortissimo che in ogni ceto sociale è seminato dalla politica finan– ziaria fascista. Questa. voce, ripetiamo, circola con in– sistenza. Ma n smentirla, benchò le sorpre se in regime fascista non devono... sorpren– dere, vengono i provvedimenti di polizia di questi ultimi giorni e che costituiscono un vero e proprio giro di vite. La fabbrica dei complotti seguila alle– gramente e lavorare a Verona, come a Fi– l'enze, come a Milano. Gli arresti per mi– sure di P. S. fioccano ad ogni minima occasiono e si prolungano per settimanl}. Le deportazioni, che da qualche mese languivano, hanno assunto in questi gior– ni di un ritmo più sollecito. Giovcdl 5 mag– gio, la Commissione provincialo cli Milano ba condannato al ConfinoDiciotto sospetti polilici, fra i quali il dott. niccardo Dauer, l!bcralc, Valoroso combattente in guerra. Il Dauer era slalo arrestalo nel novembre scorso insieme ai giornalisti Carlo Sil\'eS– tri o Giovanni Ansaldo, sotto l'imputa- ~~~: O~i s~~~t~.~tn::fct!tr~~l ~:~~~s~~~~~,a~~ rilasciali in libertà. provvisoria. (libertà vigilatissima perchè continuamente pedi– nati) mentre il Silvestri veniva inviato a confino ad Ustica. Il J• Maggio tanto il Baucr quanto l'Ansaldo venivano nrreslati e dallo rispettive comlllissioni di Milnno e di Gena Ya venivano condannati al con– fino per due anni. SUCCESSI MUSSOLINIANI NELLA POLITICA ESTERA La Coi1fcreri:a della PicCoTaTnfesa è da inscriversi, al 11assivo della ;:olilita. ~~if;f !~~~~~~- ;;~'~/1n~ 1/~~~ai~ai~u{~ Rurnenia dalla Jugoslavia e di isolare la Ceco-Slovacchia ed il suo ministro degli qslci·i, Benès, giudicato a Roma troppo francofilo. !t.·ienle di luflo ciò si i: verificato. La Piccola Intesa è uscila raffor:.afa dalfct ;~;la~~~~I~~ ~!,{:c::~';i:t: i t;i:,f~~li ~~= cOJ•do,l'influen:.a del si9no1· Benès si è palesala come assoluatmenle prcdonii– nanfc. Ma a Jachimov e s11ccesso qualcosa di più, ed è lo stesso Popolo d'Italia che incapace di tacere il suo dispetto, çç lo /a sapc,·e. E' proprio la llumenia che ha chieslo alla Piccola Intesa di assumcJ"e ~m.afleggiamento meno condiscendente verso Roma, nel conflillo italo-jugo– slavo. Oh sorpresa I Che cosa è dunque successo dal gfor– no, recentissimo, in cui Bukarest era tuffo un grido di :Viva. Mussolini? E !~o;~~t1j~iv~~,f/ofe/i~e~~,~~c:;1t~~t~r~tna~ pia::.a? E il Parlamento dedicava una seduta speciale alla ratifica fascista del– la conven:ione di Parigi, concernente la Bessarabia? Questo solo è successo·.- che la Rumc– nia, una volta ottenuta la 1'atifì,cad,:,lla surricordata convenzione, s'è volta od f;i;p~~i;f;1.::,~i!J'~;~i~~lft~s~lt~~~: ::1~K: ~c~ 9 ~'::t~~;;;, 1 it ~~~?C: Di~e~d ai nemici suoi Nè qui s'arl'eslano i guai del e, gran– de ,, ministro de[!li esteri che siede a Pala::.o Chigi. si ~i/J:d~! 1 :e afr~ 0 ~~~~a!~rr1:,west~_.pj~;i~' con grande mortificazione del fascism~ e dei fascisti, l'n Enlende cordiale,,. E".un altro duro colpo per la politica fosctsta. Da molto tempo Mussolini fa– ceva dire di avere le chiavi del cuore inglese e un certo malessere fra Lon– dra e Parigi pareva in e/felti favorire i suoi disem1i. Afa ciò non avrd vissuto che l'espace d'un matin. AL LORO SPECCHIO Faccia di corno, 0 faccia di bronzo ? Più Chr:per l'ingf'9no, ho una deve.la ammira:.ione per la pronte;;;,a co.n la quale Tommaso Sillani sa adatlar~t alle nuove situa:::ionie recal'c ad esse tl pre– :.ù•so contributo della sua vasta coltura. Chi è Tommaso Sillani? L'esp1·essione di sbalordita Curiosifd. che accompafjna la domanda è piena– mente giustificata. Tommaso Sillani appa1•tiene a quella vastissima categoria di uomini che han-. no un nome e,t un cognome perchè le un nome cd un cognome, da Gennaro. Esposito a Tommaso Silfani. Questi, di conse9uenza, e un uomo qt~alunq_ue, la cui conoscen:.a non è obbl1.9alorw, nel senso che a non conoscerlo 110nsi fa cat– liva fi9w·a come, vic_eversa, accadrebbe pci· Giulio Cesare, N_apoleo'fl:c,Dante e Girardengo. I leflort,. P.erctò,_possono completamente tranquillizzarsi : nessu– no oserebbe dare loro dell'ignorante se ulla domanda: - Conoscete Tommaso Sillani? - rispondessero: ,:-- JTai sen– tilo nominare• I lo, però, conosco Tommaso Sillani. Ogni mortale, ignoto o disgra:.ialo che sia è sempre conosciuto da qualcuno : dal porliere, se usufruisce d'un .allog– ,qio; dal barbiere .. sei al contrari? drl– l'onorevolc Modigliani, usa radersi; dal ~:~t~os:::n~~Pfo 1 J} 1 :r:~1~ev;;~i~~~: ;~ 1 ,~i: maso Sillani, scri-i;eper commissione ar– ticoli ... indipendenti. Tommaso Sillani, oltre il po1·liei-e, il barbiere, il sarto e Pio Pel'rone, ha il 1.:antar,giodi essere conosciuto anche da me che, per uiunlo, sono un (l'articolo indele1'minato_ è, nel caso, rispellosissimo) s110 amm1rato1·c. i-alorc. Cominciai ad ammfrarc Tommaso Sil– lani quando si facev,a p_agareda~ com1~1. Pio Perrone qli articoli che scriveva m una ,·ivista Che, neanche spedila gratis a domicilia, fl'ovava lettori; l'ammira– zione si accrebbe allorq11a11do, 9li ste1si articoli, cl?nqualche necessaria variante, scl'ilfi nella stessa rivista, con lo sfe;so wccesso, furono, inve~e, pa_oaf~ dalla, Banca Commerciale; lammtrazwne ,<:i consolidò il giorno in cui, sciorinando la sua vastri coltura, in uno degl~ arf{– coli, non ricordo se della ca.tegoria Pw Perrone, o dclt'ollra, Banca Comm~r– cialc egli co11[11se la casa dei Parli (9cn.;) con con la casa dei parti (puer-:. pere). Da allora capii che Tommaso Silla11i avrebbe camminato. Og9i è fascista. E questo è naturale. I naviganti si orientano con la ·stella polare 7Jer non sbagliare la rotta ; la stella polare di 1'ommaso Sillani è ~a mangiatoia. Egli, perciò, non sbaglia mai rotta. Ed oggi che fa stf'lla polare è fascista, egli è al suo vosfo, Con la bocca piena, è soffintcso. E scrive. Scrivi', non più contro la Banca Com-– merciale per incarico dei Pcrrone (no1i c'è Pio sen:.a M01·io,come 110n c'è lam– po sen:a lu~no) 1 e neppure contro i Pe1·– rone per commtssionc della Banca Com– mci·ciale, ma, avendo camminalo, scrive ver ordine defGovcrno (cassa cenlra[P) articoli di dorifufa:.ione, il che 11.on. 'Ili impedisce di dire, come prima. meglio di prima, gli stessi spi·opositi. Sillani e uno SCl'iftorccoerente. :o ~ 0 ~1~~~~ 0 s~f l~A~o 0 n i J:/~l;n;~ 7:~:i-: 0 ~i Sillani è un pettine o ttn doppio soldo. Certo i: che a farla viagf)iare in feno1.:i,t non è necessaria l'indicazione « fragi– le•n, come si usa 11er i vasi di Calfagi– J"onc. Siccome il Governo che 7,aganon po11,? limiti alle sue wetcsc, rosi egli non pone limiti alle munifesta:;ioni della sua coc– rcn:a. Capitano, allota, fatti di 11n9ro/– fesco esilai•anlissimo, come quello di H. G. Wells confutafn de... Tommaso Sillani per commissione di Palaz:o Chi9i! SarebfJe come dire Giosuè Carducci ·confutato dei noberlo Fari,iacci, o Da"lfe Alir!1iiel'i commentato da Augusto 1'u– mfl. ALIAS, Rilievi lievi Il fascismo vuol llquidarese stesso ? Il dubbio puè, 1wscc1·c, chi legga il nuovo teslo unico - oh wiicissimo ! - :~!~CR~eE~~ ~~~:~iin~i~02~~~~~ Ytrs:· 0 ;,~b~ blicato dallci u Gazzella. ufficiale» del– l'ex-regno d'lfalici dell'S stesso mese. Infatti l'ari. i22, ultimo capove1·so, canta ncflamenle cosi: « E' vietalo il mestiere di ciarlatano n. Se lo si avplicassc davvero ... ! Campaneonomatopeichee oratori Come è nolo, una delle prime e 7,iii, ll'ionfali applica:ioni che il fascismo ha /a.Ilo della 1n·oclamata. armonia na:io– nale degli interessi e della nazionale collaborazioni' d-iclasse, ft1, fl lauto fl'al– tam.ento na:.ionale clc' suo·i lcaders, o luders, ma99iol'i e minori, passati fulii - come di ra9io11e - da macilenti scal– cagnali a opimi redditieri e pingui in– cassatori di p1·opine. Il popolo ifalia110ha q11alificafoquesta spocific(1,e fondamenlale altivild del re- 9ime col gustoso neologismo: mangian– za. L'm•rivo a Siena, domenica scorsa, dello pseudo quan/o augusto Turati, Se– gi·etario 9encrale del Partilo, /11, ann1m– :.iato - scl'ivo110 i 9iornali fascisti, os– sia italiani, - dai rintocchi della slo-:. i'ica cam7Jana dei .\fangia. lmmcdiatame11fe - prosegue la CJ'O– nacn ufficiale - a quel suono cominciò a diluviare : parola che, in buon tosca– no, significa e( s/Jaso!fiare »,divorare a quattro valmenti. L'ora non e lontana iri Cui i fascisti riceveranno da Londra (dopo che li a– vra adoperali e giocati in tutte le im– prese anli-liberali) it proverbiale cal– cio dell'asino. Una raccolta di calci :tali sono i lauri del fascismo nella politica estera. Ca.lei dall'lngh.ilterra dopo Mossul; calci dalla Francia dopo la Ruhr; calci dalla Russia dopo il riconoscimento · calri perfino dallri Rwnenia... ' E' la real_i:.:a:;ionein pieno del pro– gramma : Forti all'interno e... 1·ispct– fali all'esf11ro. Finalmente il discorso dell'oratore sul– la 9ran pia:.:.a fu preceduto da, mi'ac~ conria 11l'cse11ia:ionedcll'on. Bajocchi. Sacpe - cantò Orazio Placco, un al– tro antico Romano e per giunta autode– finitosi porco del gregge di Epicw·o, quindi competente - conveniunt nomi-:. na rebus. / nomi si attagliano alle cose~ ,lfa il rebus era rhiarissimo. Il fasri5- mo, anchf' nelle coreografie, vuol esse,·e sincf'rO. .Vudi alla meta: pei-ò nudi colle tasclte. Come i marsupiali ..•

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