....... ~ . ... - ....... ~ . ... .. ■ .. ■" .. ■ - . ■ .. ■" ... - vinte battaglie, come quella per l'aborto (sul quale le mie opinioni divergono dalle loro); e la convinzione con cui hanno affrontato la pena è valsa loro, checché si dica o possa credere, molti più consensi e più stima di parecchi •show• pubblicitari. Le norme che puniscono le offese alla religione dello Stato hanno dato, prima dell'istituzione della Corte costituzionale. luogo a molti abusi clericali. È chiaro che vanno ricondotte nell'ambito della libertà religiosa in modo più esplicito. Si potrebbe. è vero. dire che tutto ciò che oggi serve (o dovrebbe se applicato servire) a difendere la Repubblica e la libertà di tutti, compresi i suoi nemici, potrebbe domani diventare. nelle mani di un dittatore. strumento di oppressione. È ovvio. come è anche ovvio che un dittatore non ha bisogno di far molte leggi. gli basta di intodurne. in fatto o in diritto, una che legittimi tutti i suoi arbitri. E si potrebbe d'altra parte affermare, per il mazzetto che è veramente da sopprimere, che si tratta di norme cadute in desuetudine. Ma ciò non ha importanza. L'essenziale è altrove. La difesa della legalità ha confini mutevoli. ma non si può giocarsela a buon mercato e quasi a furor di popolo. Sono leggerezze che l'opinione pubblica può far amaramente pagare. ma a noi, non ai soli promotori dell'abolizione di queste barriere. Aldo Garosci - NUCLEARE / Energia nucleare? Sì, grazie In dettaglio il rererendum sul nudeare prevede semplicemente l'abrogazio. ne di 9 articoli della legge n. 393 t.he stabiliscono le attuali prottdure per la scelta del luogo dove -•à una <entrale nucleare. Di fatto, sostengono I radicali, basterebbe una vittoria del sì 8 per blotcatt Immediatamente In tutta Italia la costruzloot delle <entrali. L'1NJZIATIVA DEL PARTITO radicale di proporre nuovi referendum è un altro aspetto del processo degenerativo che la democrazia italiana sta attraversando da anni e che l'ha trasformata, già da tempo, in demagogia. cioè in una condizione di anarchia disgregatrice. L'iniziativa è particolarmente grave per quanto riguarda il referendum anti-nucleare. L'approvvigionamento energetico è condizione basilare di sopravvivenza della società industriale. Il «partito verde». che è così largamente diffuso nella sinistra libertaria, sceglie la via demagogica di una mobilitazione delle reazioni emotive della gente, giustamente preoccupata dei rischi dell'inquinamento, S~!1ra proporre nessuna alternativa, seria e praticabile, alla questione del rifornimento energetico. In altre parole, non si è disposti a rinunciare ai comfort della società industriale: risc!!!damento, illuminazione, Eécetera. Si rifiutar.o. però, i mez~i che, soli, possono assicurarli. E il tipico atteggiamento anarchico-infantile di una cultura e mentalità politica, la quale è insieme subalterna ed eversiva. Si pretende che il governo continui a garantire al Paese ciò che è indispensabile per la sopravvivenza della società industriale, nell'atto stesso in cui gli si vieta di predisporre i mezzi adeguati, e finora insostituibili, per provvedere a ciò. L'irresponsabilità di questa presa di posizione risulta tanto più evidente. se si pensa alle sciocchezze. alle soluzioni puramente fantastiche a cui si spingono molti dei discorsi ecologistici. Si specula sull'ignoranza della gente, per prospettare vie d'uscita illusorie, che esistono soltanto nella fantasia e nel semplicismo di una cultura incompetente. Si cerca d'ingannare la buona fede della gente, anziché lavorare al fine che essa prenda coscienza dei problemi esistenti e dei mezzi indispensabili per affrontarli. Tutto ciò non ha nulla a che vedere con la democrazia. Ne è. al contrario, l'antitesi e il rovesciamento più completo. Lucio Colktti CANNABIS o Giù le mani dall'afghano Questo referendum sì propone di liberalizzare la roltivaziooe, il rommercio, la detenzione e il tonSUmo dell'hashish e della marijuana. Per due molivi: varie commissioni intemaziona• li hanno evidenziato rome questa sostanza non dia assuefazione, tolleranza o danni irreversibili all'organismo umano; inoltre l'attuale proibizionismo dà luogo ad un men:ato nero ronglunto di fatto c,on quello dell',re:.-.. E cii, è !!!!! !!:~~ r-illse della diffusione-di droa glie pesanti. In sostanza, roncludono I radicali, questo referendum non è Indirizzato semplicisticamente allo .sp1ne1. lo libero•, ma serve a cambiatt una <attiva legislazione e a riportare nel roncreto tl!lta la problematica legata ~'iibuso e all'uso di tutte le droghe. e' É UNA PROPOSTA DI LEGge del 4dicembre 1979, firmata da dieci deputati radicali e da dieci deputati socialisti, che riguarda «modifiche ed integrazioni alla legge 22 dicembre 1975, n. 685, concernenti la distribuzione controllata delle sostanze psicotrope e stupefacenti e stati di tossicondipendenza e nuove disposizioni sulla liberalizzazione della cannabis». Nella relazione che precede la proposta di legge. sono enunciati alcuni principi da condividere. La legge intende •provare laicamente» un sistema che permetta di ridurre le morti, spezzare il circolo tra criminalità coatta e I APRILE /980
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==