Il Leviatano - anno II - n. 11 - 25 marzo 1980

■.a-.rlll!!ll.a■ _ ■.a-.rlll!!ll.a■ ... ■ ........ - ... ■ ........ - ciii; quali la separazione dal coniuge, il riconoscimento di figli naturali, l'istituto del 'adozione oppure l'aborto. All'on. Maria Magnani Noya, prima firmataria delle otto proposte di legge, abbiamo chiesto di commentare i passaggi più significativi de/l'intero pacchetto: Con l'attuale normativa si devupdtatt dnq• anni dopo la 9ep11111zlone per ~nere U dlvonlo. Voi on proponete di ridUJ'ff q- laseo di tempo a d• anni. Perché? Cinque anni sono lunghi, troppo lunghi e spesso diventano sei o sette per avere la sentenza definitiva del tribunale. In altre parole la situazione prevista adesso per legge punisce i coniugi oltre misura, facendo in molti casi perdere l'interesse ad avere una situazione legalmente definita per la lungaggine della norma, perché di solito, dopo cinque anni, si è avuta la possibilità di rifarsi un'altra esperienza, e le motivazioni per avere il divorzio sono meno pressanti. Due anni sono allo stato delle cose più che sufficienti per non compiere scelte affrettate o controproducenti. ~mpre In merito al divonlo, UPSI propone di abrogare I' «addebltalltà• prevista dal nuovo diritto di tllDUfl)la, soetenendo In 90Slama che In - caso si può parlare di aeparulooe per colpa di UD 9olo coniuge. Non le !JelDbn lrreallstlca questa considerazione? Assolutamente no! Il criterie della separazione per colpa semplicemente non esiste. Mi spiego; certo è facile oggi per qualsiasi magistrato trovare i termini giuridici per emettere una sentenza per colpa. Ma chi va a scavare sul serio nella dinamica della vita familiare di tutti i giorni per essere così sicuro delle colpe dell'uno e dell'innocenza dell'altro? Quante volte ci siamo trovati di fronte a situazioni sottaciute, ad equilibri tra coniugi basati su sfumature, su piccole cose che magari in quella situazione assumevano tutt'altra rilevanza? Quando viene meno I' affectio maritalis è semplicemente inutile cercare col bilancino del farmacista le percentuali di responsabilità. Certo i casi limite esistono, e noi proponiamo che per gli alimenti si·proceda secondo delle tabelle in base al reddito fissate per legge, cui il giudice 10 MARIA MAGNANI NOYA potrà derogare in caso di palese iniquità. Cltta l'attuale ~ lllll'aborto Il partito aodalJstapropone di aaitt CGII alcune modilkhe lqlolatlve, nel - di ravorlre wmpre più «la matemltà voluta e non c:oatta•. In tal - proponete l'obbllp di prestazloaJ lavontive ruort dall'oepedale per quel -- dlcl che -,o obiettori di coedeua. Non le pare UD criterio autoritario? Esiste un precedente nell'attuale legislazione che ci aiuta a capire: è quello dell'obiezione al servizio di leva. Se non si vuol prestare il servizio militare, si ha in alternativa la possibilità di espletare un servizio civile, che dura anche di più. E allora perché un cittadino, qualsiasi siano i motivi, che non vuole ottemperare ad una legge dello Stato non deve in altra maniera rendere egualmente il servizio per ilquale è retribuito? Ecco noi vogliamo rendere la possibilità al medico obiettore di scegliere tra diverse soluzioni, per evitare inoltre che negli ospedali i medici non obiettori si trovino con carichi di lavoro sproporzionati alle loro possibilità. A differenza della legge sul servizio militare non abbiamo introdotto l'esame per accertare l'obiezione di coscienza per il semplice fatto che ci pare assolutamente inutile. Ripe- ■.a-.rlll!!ll.a■ ......... to, i motivi dell'obiezione possono essere i più diversi. Quel che conta è l'eguaglianza nei fatti di tutti davanti la legge. Non le pare, OIIOl'evolec,he l'attuale obbllao di abortire In oopedale, e ,_, ad eaempio, col proprio modico di llduda complkhl le eme Invece di tacllltarie? Può esser vero, ma l'ospedalizzazione obbligatoria per l'aborto è un passaggio indispensabile per uscire dalla pericolosissima clandestinità in cui era la situazione sino a ieri. Quando si approvò la legge 194si discusse pure se aprire l'aborto ai privati. Ma la scelta che si fece è ancora quella giusta. Con quale schieramentopolltloo pe,,- sa di poter rarapprovare q.-e modlflche dal parlamento? Probabilmente ci troveremo difronte la stessa maggioranza parlamentare che ha elaborato la legge sul divorzio e quella dell'aborto. Anche se, ovviamente, non rifiutiamo a priori eventuali convergenze con altre forze politiche, quali la DC. Anzi stiamo anche lavorando in questo senso e proporremo ai partiti laici di discutere le nostre ipotesi appena il parlamento avrà licenziato la legge sulla violenza sessuale, quindi tr.1 un paio di mesi. Il nuovo indirizzo del Leviatano è in via Cicerone 44 00193 Roma telefono 38.41.55 2$MARZOJ9IJO

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==