Carter alle crisi in Iran e in Afghanistan. Non le sembra che Carter, in sostanza, abbia fatto propria una tematica che era sua? R. Non credo. Su queste questioni ci sarà molto da dire dopo che la situazione in Iran avrà trovato una sua soluzione. In ogni caso, ciò che è accaduto è esattamente ciò che io avevo previsto che avrebbe potuto accadere. D. Carter intende •punir,,. i sovietici per l'inl'tiione dell'Afghanistan con restrizioni nel commercio e neU'esportazione di tecnologia. Lei è d'a<:cordocon queste misure? R. Certo: dobbiamo ridurre l'esportazione di tecnologia. D. Ma aUora perché ha dkhiarato di essere contrario al blocco deU'esportazione di cereali? R. Perché questa misura danneggia più noi che i russi. Sarebbe un disastro per la nostra bilancia dei pagamenti, costerebbe al governo cinque miliardi di dollari e provocherebbe, inevitabilmente, un aumento della pressione fiscale. D'altra parte, mentre blocchiamo l'esportazione di cerea.li. contemporaneamente stiamo vendendo ai sovietici fosfati per migliorare il rendimento e la qualità del loro grano! Questa è la politica estera più bizzarra e irrazionale che abbia mai visto. D. Suggerisce di annuUare l'accordo per la produzioD!' di fosfati concluso con l'URSS dall' •Occidenlal Petroleum•? R. Se il blocco delle esportazioni deve essere una cosa seria, allora non c"è dubbio che deve riguardare anche i fosfati. In questo caso sono convinto che anche i produllori di cereali comprenderebbero le misure prese e sarebbero d'accordo. D. Come ex capo della missione diplomatka in Cina, come giudka i tentativi di Carter di estendere i rapporti con quel Paese? Sarebbe d'a<:cordo se il governo vendesse armi ai cinesi? rapporti diplomatici, offende i cinesi. Le relazioni con loro non debbono essere basare sul nostro desiderio di mettere i sovietici con le spalle al muro. D. Pensa che l'incremento deUa spesa per gU annamenli conseguente aU'attuale cllma di guerra fredda la obbligherà a rimandare il raggiungimento dell'obiettivo di un bilancio federale in pareggio? R. Dipende dal fatto se si riuscirà a eliminare gli sprechi e ad abbandonare programmi tipo quello del CET A (Comprehensive Employment & Training Act). Non voglio che questo programma sia abbandonato del tutto, ma sono dell'idea che si debba ridimensionarlo se non dà un buon risultato; così come altri programmi del genere. Bisogna stabilire delle priorità allo scopo di risparmiare danaro. D. La popolarità di Carter ha fatto un balzo in avanti sulla spinta delle crisi in Iran e in Afghanistan. Non sarà un avversario molto più duro da sconr,ggere a novembre? R. Non sono d'accordo. Penso che il suo seguito sia molto debole in realtà. La crisi iraniana ha messo la sordina all'inflazione violenta che ci ha aggredito. Il dibattito non ha ancora affrontato i problemi fondamentali. (da •Business Week•) R. Non penso che in questo momento il problema sia di vendere armi alla Cina. Anzi, sono in totale disaccordo sul modo in cui il governo di Carter sta giocando la «carta cinese•. È un modo che deteriora i GEORGE BUSH IL LEVIATANO 5
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