in via di ipotesi, che l'elezione di una personalità di grande carisma alla Presidenza. possa invertire questa tendenza, Pasquino propende invece per un prolungarsi .della crisi del sistema politico americano ancora per un lungo periodo. Il tono delle dispute elettorali di queste settimane sembrerebbe proprio dargli ragione. Aldo G. Rieci EDWARD KENNEDY CINA Si scopron le tombe CoN LA RISOLUZIONE APprovata dal plenum del comitato centrale del partito cinese nei giorni scorsi, Liu Shaoqi, ex-presidente della Repubblica popolare cinese, ex delfino del presidente Mao, poi caduto in disgrazia con la rivoluzione culturale, espulso dal partito e morto in circostanze oscure, non è più il «Kruscev cinese», «rinnegato, traditore e verme nascosto nel partito, lacché dell'imperialismo, del revisionismo moderno, responsabile di innumerevoli crmini »; con la risoluzione dellafine di febbraio Liu torna a essere «un grande marxista rivoluzionario e proletario, uno dei principali dirigenti del partito e dello Stato». Si tratta indubbiamente di un passo decisivo sulla strada della 11 demaoiu.azione, ·apoco più di tre _anni .dalla morte del .Grande.Ti:: moniere. Non solo sono stati incarceratio espulsi tutti i dirigenti usciti dalla rivoluzione culturale, ma Deng Xiaoping ha fatto riabilitare tutti i dirigenti caduti in disgrazia ai tempi dei/e Guardie rosse, fino a ottenere anche la riabilitazione di Liu, che Mao in persona aveva bollato per l'eternità come traditore nel suo famoso Dazebao: Bombardare il quartier generale. In questi giorni circolano addirittura voci secondo cui sarebbero stati portati a conoscenza del plenum del comitato centrale, documenti che comproverebbero il tradimento di Mao e la sua intenzione di sopprimere tutti i maggiori _dirigenti del Partito per dare il potere alla «Banda dei quattro»; e non sipuò escludere che il prossimo Congresso del Partito, la cui convocazione dovrebbe esserefatta in questi mesi, possa anche adottare delle risoluzioniclamorose in tema di demaoiuazione. . Già i comitali rivoluzionarisono stati aboliti o ridimensionati; il partiU>ha ripreso il controllo del- /' amministrazione del potere; gli incentivi materiali sono di nuovo al primo posto; l'industrialiu.azione del Paese si compie importando tecnologia da/l'Occidente, prima odiato e disprezzato; lo studio è di nuovo una cosa seria e rispettata al quale si accede non più per meriti rivoluzionari o di classe, ma per meriti di cervello; gli_aiuti alla guerriglia mondiale sono stati sostituiti da aiuti ai Paesi o ai movimenti in grado di contrastare l' «egemonismo» so-, vietico. L'ordine nel Paese viene riaffermato con lapromulgazione .del nuovo Codice Penale e viene_ soppressa anche l'(!ltirna bandiera della Rivoluzione Culturale: i Dazebao, strumento di democrazia negli ultimi mesi, ma anche strumento di linciaggio morale degli avversari negli anni passati. Con la rapidità di chi non ha tempo da perdere, il vecchio Deng smantella le basi del recente disordine e pone quelle del nuovo ordine, che è poi in larga parte, a ben vedere, quell'ordine che la vecchia guardia del Partito stava dando alla Cina prima degli scossoni del Grande Balzo e prima della Rivoluzione Culturale. Ora il sole del pensiero di Mao si è spento (probabilmente in modo definitivo) e tutto cambia a Pechino lasciando orfane le nostre Guardie rosse; una sola cosa sembra non dover cambiare: la lotta nei confronti del 'Unione Sovietica e della sua politica di «egemonismo mondiale•. Pur avendo celebrato nelle settimane scorse l'anniversario ·d('l/a nascita di Stalin con toni non dissimili tra loro, Cina e Unione Sovietica continuano a combattersi su tutti i fronti dello scacchiere mondiale e a indicarsi reciprocamente come il principalt! pericolo per il resto del mondo. E uno dei segni più tangibili, se ancora ve ne fosse bisogno, della morte dell'ideologia e della sua definitiva sostituzione con la vecchia e per alcuni mai morta geopolitica. a.g.r. Il MARZO 1980
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