Questa è una visione decisamente razzista. (Come ci si può allora spiegare la Cina? li Viet Nam? Cuba? L'Etiopia? O George Marchais e i suoi simili?) Si cercano le falle ovunque tranne che nel comunismo in sé. La sua aggressività viene spesso spiegata - per esempio da Averell Harriman - in termini di terrore nazionale di aggressioni straniere; questo per giustificare la costruzione di un enorme arsenale e l'occupazione di altri paesi. I diplomatici occidentali avanzano ipotesi fallaci sul fatto che esistano una «destra» e una «sinistra• all'interno del Politburo; in realtà, tutti i suoi membri sono uniti nella volontà di conquista del mondo. Quindi. se ci sono delle lotte all'interno del Politburo. sono puramente personali. E il cittadino, l'uomo della strada sovietico, sebbene privato di informazioni sul mondo, lo sa bene. Così pure i pastori afghani che invece di credere alla favola che il loro paese è stato invaso semplicemente perché Leonid Breznev era malato, danno alle fiamme i ritratti di Marx e Lenin. Cos'è che incrementa l'espandersi di un tumore maligno? Domanda vana: è semplicemente il fatto che non può comportarsi in modo diverso dalla propria natura. Lo stesso discorso vale per il comunismo: guidato da un istinto malevolo ed irrazionale di dominare il mondo, non può smettere di occupare nuovi territori. li comunismo è qualcosa di nuovo nella teoria del mondo; è pertanto sterile la ricerca di analogie. Tutti gli avvertimenti fatti al mondo occidentale riguardo alla natura spietata ed insaziabile dei regimi comunisti. sono risultati vani perché l'accettazione di una tale realtà sarebbe terrificante. (Non è forse vero che la tragedia afghana è avvenuta in realtà 2 anni fa? Ma l'Occidente. alla ricerca di un 'illusoria distensione, ha chiuso gli occhi). E'stata comune per decenni la pratica di negare la realtà in nome di una «coesistenza pacifica», della «distensione». Nel frattempo, il comunismo fagocitava paese dopo paese. Il fatto più sorprendente è che i comunisti stessi hanno proclamato per anni la loro intenzione di distruggere il mondo borghese (solo ultimamente sono diventati più circospetti). mentre l'Occidente HONG-KONG IL LEVIATANO sorrideva a quello che sembrava semplicemente uno scherzo. Eppure il processo di distruzione di una classe è già stato dimostrato in URSS, così come il metodo di esiliare un'intera popolazione nel giro di 24 ore. Il comunismo può realizzare i suoi «ideali» solo distruggendo il cuore e le fondamenta della vita di una nazione. Chi capisce questo, non potrà credere neppure per un istante che il comunismo cinese sia più «pacifico» di quello sovietico. o che lo sia quello del Maresciallo Tito. Chi capisce la natura del comunismo non si può chiedere se gli aiuti mondiali alla Cambogia giungono a chi muore di fame sotto il regime di Heng Samrin: sa che vengono confiscati per l'esercito ed il governo. Il comunismo ha bisogno della messa in scena della distensione esclusivamente per un fine: guadagnare più forza con aiuti finanziari (debiti che non saranno mai saldati) e tecnologici. prima di lanciarsi nella prossima offensiva su larga scala. li comunismo è più forte e più duraturo del nazismo, la sua azione di propaganda è molto più sofisticata. Il comunismo non può redimersi e costituirà sempre un pericolo mortale per la specie umana. Come un'infezione dell'organismo del mondo, può restare latente per un certo periodo di tempo, ma e~ploderà inevitabilmente con una crisi paralizzante. E inutile illudersi che vi siano nazioni immuni al comunismo: qualunque nazione oggi libera può essere ridotta a soggiogazione completa. Nonostante ciò. vi sono molti «dottori» che forniscono questa rassicurante diagnosi dell'infezione acuta che è il comunismo: «Non è una malattia contagiosa; è un disordine ereditario russo». La terapia consigliata consiste nell'evitare a tutti i costi di urtare il regime di Breznev; e insistono poi nell'affermare che il vero nemico da ostacolare è qualunque manifestazione di coscienza nazionale russa: l'unica forza realisticamente in grado di indebolire il comunismo sovietico dall'interno. Accademici e giornalisti americani sostengono una battaglia sistematica contro il risveglio di una coscienza nazionale russa, valendosi di dati 5
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