Che ne è dei dirigenti non comunisti del Fronte nazionale di liberazione? Che ne è dei confratelli dei buddisti che si immolavano col fuoco? Durante il regime di Thieu c'erano a Saigon du~c€:nto gi_o~alisti _str_anieri:ora. con I~ «libertft». 1g1omahst1 stranieri sono scompars1. Come sono scomparsi i libri e i giornali d'opposizione. che invece. con Thieu. che non era certo un campione della democrazia. c'erano. Ai funzionari corrotti di Thieu si sono sostituiti altri funzionari che. ora. vendono cibo. il permesso di vedere o di scrivere a un prigioniero. il diritto di fuggire. la libertà. la vita. Che ne è dell'illusione che i vietcong. lottando per la liberazione del proprio Paese. si battessero anche per il principio dell'indipendenza di tutti i popoli. dopo che duecentomila vietnarniti occupano ora militarmente la Cambogia. con il trasparente paravento dei soliti Quisling? Miserabili fantocci. uno dei quali. Pen Sovan. ha il coraggio di dichiarare pubblicamente: «Mi fa ridere» - testuale - «Mi fa ridere sentir dire che in Cambogia c·è gente che muore di fame»: lo fanno «ridere» le fotografie agghi:1ccia~ti _did~nn_ee bamb_iniche ricordano gli scJ1eletn v1vent1d1 Auschw1•7 e Ruchenwald? L'illusione che la filosofia. la logica profonda. i metodi del movimento comunista possano condurre a esiti diversi da quelli che si sono effettivamente conseguiti è vecchia quanto le prime delusioni dopo la Rivoluzione ù'ot1ohre. Alla tragedia del comunismo di guerra. l'Opposizione di ~ini~tra ri~po~e proponendo pilÌ comunisrno: Bordiga. seguito ùa tanti cretini degli anni settanta. per spiegare le malefatte staliniane inirnaginerà addirittura che in Russia ci fosse.-- il capitalismo: Trotskij parlò di rivoluzione rradira e ne spiegò la barbarie con l'isolamento dell'URSS. mentre la barbarie permane quando il campo socialista si allarga. L'illusione del comunismo liberale. dopo le amare esperienze della satellizzazione dell'Europa orientale, cercherà consolazioni in Fidel Castro, poi nel Mao della rivoluzione culturale. poi in Ho Chi Minh, in Poi Pot: con seguito di immancabili e inevitabili frustrazioni. Non dovrebbe la fine degli anni settanta far comprendere definitivamente che chi ripercorre la strada dell'Ottobre, della collettivizzazione, della dittatura del proletariato. del partito unico. della pianificazione globale, del centralismo democratico. del leninismo. si ritrova sempre allo stesso capolinea? Legata al Vietnam (e prima a Cuba) era anche l'illusione che si potesse combattere contro l'Occidente senza portar acqua al mulino del Cremlino. La verità. di cui non si volle tener conto. è che. nell'epoca moderna. le guerre di liberazione nazionale (e le rivoluzioni) sono anche guerre tra le superpotenze per il controllo o l'allargamento delle rispettive sfere di influenza. I vietnamiti,è incontestabile. mantennero a lungo durante la guerra una posizione indipendente all'interno del campo socialista. Eppure la guerra del Vietnam finì per essere anche la guerra di Mosca. frustrando le illu~ioni che così potesse non essere. A suggello del decennio, la conferma di questa verità viene dall' Afghanistan. dove, con tecnica inusitata e moderna. il nuovo capo del governo viene sbarcato dallo estero direttamente nel palazzo che gli occupanti stranieri gli riservano. Pinochet. Suharto, Mobutu. Husak e Bilak. almeno. erano già in patria al momento del colpo di Stato. Per i crimini di Hafizullah Amin viene sterminata la sua famiglia! Ci si può ancora illudere. all'inizio degli anni ottanta. di giocare con Mosca contro Mosca. di indebolire l'Occidente usando i russi senza rimanerne prigionieri? Altre illusioni sono cadute. I giovani in buona fede dello scorso decennio non hanno creduto che ci fosse la libertà dove non c'era; non hanno pensato che i campi di concentramento esistes15 GENNAIO 191/0
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==