Il Leviatano - anno I - n. 4 - 27 novembre 1979

«n provocatore V alitutti» «LA DECISIONE DEL MINISTRO VALITUTTI di rimandare le elezioni, nonostante la richiesta di massa degli studenti (/00.000 in piazza il 26 ottobre) si configura come una provocazione». Sta scritto in un nuovo manifestino della FGCI. 100.000 studenti? Una statistica, una stima approssimativa, una balla pura e semplice? Chi non propenda per l'ultima ipotesi, a nostro parere sottovaluta la forza ideale e pratica del PCI, che può consentire di trovare il tempo non solo per alimentare la sacra fiamma delle grandi menzog11e, ma a11che per spacciare piccole bugie. Ma sulla questio11e di fatto ci sembra che si possa provvisoriamente concludere co11un ra,?ionevole dubbio, lascia11doai demodossologi, o esperti 11el/aqua111ificazio11edelle opinio11ipopolari. una analisi ulteriore del problema. Pitì ardua la questione di valore. Ma come? Dopo dece1111di i arricchimento e sviluppo dell'eredità democratico-borghese, sotto la guida di Togliatti, Longo e Berlinguer, si ritorna al /i11guaggiopaleostalinista della NKVD, per cui l'avversario si identifica col provocatore? A11chese l' avversario,in questo caso, è 1111 mi11istrocolpevole di indire le elezioni alla scadenza imposta dalla legge, invece di rinviarle arbitrariamente - come si faceva nel '77 per le ammi11istrative - pur di non dar fastidio al PCI. O si ritiene ancora che solo ciò che piace al (moderno) Principe ha vigore di legge? C'è poi molta differe11zafra la prosa dei manifestini FGCI e gli sloga11murali, citati co11legittima ripugnanza da V.E. Alfieri, del genere •ci piace di pitì Valitutti a testa in gilÌ»? Ma che i comunisti si comportino in questo modo può meravigliare solo chf creda alla sincerità e alla coerenza della loro adesione alla democrazia occidentale. Ciò che meraviglia anche 11oi è che si associno alla loro manovra i dirigenti di alcuni movimenti giovanili della sinistra democratica. Dimentichi evidentemente che la contrapposizione della democrazia diretta alle istituzioni rappresentative ha aperto a suo tempo la strada alla violenza e al terrorismo. E poco attenti.forse per 1111caerta involuzione burocratico-verticistica, di fronte al rischio che i mutame11ti profo11di in atto nell'elettorato e 11el/o' pinione pubblica, assai pitì allergici della classe politica ai ricatti psicologici del PCI, possano bruciare malamente chi per ingenuità, per fre11esia attivistica o per sete di popolarità si presti ai disegni destabilizzatori del PCI. I LETTERE Destra pensante e sinistra no Egregio signor direttore. I ho letto su -..cPanorama»l'annuncio dell'uscita del Leviatano. che mi ha incuriosito perché esso viene presentato come un giornale della Destra (con la •d» maiuscola). Poi ho scoperto che Ira i voslri collaboratori vi sono Ire membri del comitato cenlrale socialis1a. più altri personaggi notoriamente di sinistra. Insomma, siete di deslra o di sinislra? Oreste Bini, Genova Caro Savelli. sebbene l'anicolo di «Panorama• a proposito del Leviatano fosse sostanzialmente corretto (salvo qualche sbaIL LEVIATANO vatura) e rappresentativo della realtà del tuo settimanale, il titolo posto. immagino, dalla redazione (•Quando la Destra si mette a pensare») mi è sembralo veramente scorretto. E' finito il tempo in èui anch'io-lo confesso - pensavo che •destra» fosse un insul10 e •sinistra• fosse un complimento. Il fatto quindi che li Leviatano venga dai redattori di «Panorama• considerato di destra. come lettore non mi offende. Solo che si tratta semplicemente di un falso. A meno che ciò che è di destra o di sinistra non debba essere giudicato sul metro del gradimento del PCI. come evidentemente pensanoa ~Panorama~. Arnaldo Sampietro, Roma Le divergenze parallele Caro direttore, credo che si stia facendo strada, tra l'opinione pubblica, la coscienza della necessità di un partito laico e democratico che costituisca una reale alterPaolo Demartis nativa sia alla DC, sia al PCI. Purtroppo da un lato il PSI continua a flinare con il PCI, dall'altro partiti affini come il PRI e il PLI non accennano neanche a realizzare una stabile alleanza. Mi sorge un sospetto. Che siano convinti che separati possano ottenere di più sul piano della spartizione dei posti di governo e di sottogoverno? Ma allora perché criticano tanto le malefatte del regime democristiano? Giulio Paparatti, Rom11 No! Egregio direttore. è di ieri la notizia dell'allarme atomico scattato per errore (•per sei minuti si è sfiorata la tragedia mondiale•, così scrive •La Repubblica»). Simili notizie non la spingono a rivedere il giudizio sui radicali «sciocchi• perché propongono l'abolizione dell'esercito e sugli altri «saggi» perché intendono mantenerlo? Ottavio Zambardi, Ferrara 7

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