Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 6 - nov.-dic. 1953

Talvolta il fatto che un operaio si inscrivesse nelle nostre leghe rappresentò la maggior vittoria contro il rispetto umano! Rapporti con l' A~ione Cattolica , Ma io stesso riconosco che, ridotte le nostre energie per varie cause ma sopratutto dalla raffica di una ingiusta violenza, non tutto quanto sarebbe desiderabile è stato compiuto. Per questo motivo, non appena credemmo che ci si aprisse una valvola di sicurezza, non mancammo di avviare discussioni aolla rinnovata Azione Cattolica Italiana per. rendere più attivi e benefici i rapporti con essa. Gli amici conoscono le fasi di questo proposito, non an ~ cora giunte alla meta, e comprendono le ragioni per cui io non posso dilungarmi in merito. Sta però di fatto che oggi l'Azione Cattolica italiana è ordinata in modo che il movimento economico sociale non può e non deve incardinarsi m essa. Posso solo aggiungere che i propositi della Azionè cattolica sono certamente migliori verso l'azione sociale. E mi basta qui ricordare il recente discorso del comm. Colombo, presidente della Giunta Centrale della Biblioteca Gino Bianco « A.e.I. », pronunciato a Napoli, nella parte riguardante i rapporti con l'azione sociale. Bisogna avere anche in questa importante questione la virtù cristiana della attesa. Non saremo certo noi a porre ostacoli ai propositi dell' A.C. per quanto vorrà fare, nel campo sociale. Solo diciamo che le porte delle nostre organizzazioni sono aperte colla fraternità più amorevole e cordiale. Critiche infondate e realtà dei fatti Le cri ti che che, da parti diverse, ci vengono rivolte di avere dei mimetismi socialistoidi o di non rispondere in pieno alla tutela e difesa dei lavoratori, si elidono a vicenda. Ma noi teniamo ad affermare che, nel campo industriale, mai ci sono state fatte delle recriminazioni fondate. Su questo terreno la nostra netta distinzione dai metodi socialisti fu così evidente che la possiamo cosi riassumere: a) conquista d~lle otto ore di lavoro e dei Concordati collettivi più importanti, specie nelle industrie tessili, del legno, ed in altri rami diversi, mediante lunghe discussioni e trattative colle organizzazioni industriali, senza mai ricorrere a scioperi di larghe categorie oper~ie. Vi furono agi653 I

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