zioni noi riconfermiamo esplicitamente la qualifica fascista e perchè debbono restare una forza politica del fascismo e perchè esprimono esattamente nel campo economico l'idea unitaria del fascismo, che per essere la Nazione (sic!) e non la partitanza settaria ha bisogno di appellarsi sempre alla sua sintesi: nazionalità - quale v~lorizzazione della Patria - e sindacalista, quale valorizzazione del lavoro». Quale diritto nasce i~ questi signori di rimproverare alle organizzazioni « bianche » eventuali rapporti col Partito Popolare che in Italia valorizza sul terreno politico il programma cristiano-sociale? Ma la verità è questa. La Confederazione italiana dei lavoratori è nata ed ha radunato tutte le organizzazioni professionali cristiane, che già da parecchi anni vivevano ed operavano in mezzo al popolo lavoratore, prima che si costituisse in Italia il Partito Popolare. Nella sua dichiarazione di principii è chiaramente avvertito ch'essa si tiene « organicamente distinta ed autonoma dalla organizzazione dei partiti politici ». Ed eccone le ragioni: « Il partito è oggi un organo della vita politica ed ha per basi differenti e talora opposte concezioni - necessariamente personali - del mondo e della Biblioteca Gino Bianco vita; il Sindacato è invece un organo della vita economica ed ha per base collettiva gli interessi professionali della rispettiva classe>>. « Tale situazione muterà di fatto solo qµando sarà mutata per la sua realizzazione la nuova formula -- che è la nostra - della integrale organizzazione e rappresentanza di classe, quando cioè, ristabilita la unità spirituale della nazione e delle classi sociali, organo unico della vita economica e politica sarà la classe organizzata nei suoi elementi costitutivi di fatto esistenti ». Ciò premesso, allo scopo di favorire i necessari rapporti fra i due elementi - economico ·e politico - nell'interesse delle classi operaie, il nostro primo Consiglio Nazionale raccomandava: « a) ai singoli lavoratori di sostenere i postulati operai nel seno dell'organismo politico del quale essi fanno parte; b) alla propria Commis3ione esecutiva di dare attuazione ai rapporti coi parlamentari amici ed estimatori della opera della .Cil ». Nessuna con/ usione Allora, nel 1918, questi rapporti vi furono coi pochi cattolici deputati che sedevano in Parlamento. In seguito, dal '19 in avanti, si ebbero col Partito popolare italiano al 649
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