hale nostro che sorse a contrastare fra le masse lavoratrici italiane, insieme cogli errori del socialismo ateo e materialista, la propaganda sovversiva ed antinazionale che ebbe tra i suoi vessilliferi, con gli on. Mussolini e Rossoni, molti degli esponenti più attivi dell'attuale fascismo politico e sindacale. Tentativi di dividere i · lavorat<Jri E', del resto, questo il più grave errore del fascismo sia sindacale che politico. I lavoratori italiani tutti hanno dimostrato il loro amore alla Patria durante la guerra nelle trincee insaguinate, nei servizi pubblici, nelle officine, nell'agricoltura. nelle opere di concordia civile, sino alla grande vittoria finale. La riconciliazione del lavoro colla Patria era già compiuta, se la follia dell'immediato dopo guerra che non fu solo una dolorosa prerogativa del nostro Paese, ma ebbe gravissime ripercussioni fra popoli vinci tori e vin ti, e che fu cagionata anche da tante promesse mancate, non avesse 'illuso tanta parte del proletariato della possibilità di chimeriche trasformazioni politiche e sociali. Ma a resistere contro tale Biblioteca Gino Bianco marea noi sindacalisti « bianchi » fummo i primi, e parecchi caddero vittime di questa salutare resistenza. Nessuno può cancellare la nostra storia. La pretesa di dividere gli• italiani in due categorie, e di definire « lavoratori riconciliati colla Patria » solo quelli che aderiscono alle Corporazioni fasciste e che immedesimano la Nazione coll'attuale Governo fascista, è il più deplorevole tentativo che si compia non solo contro la verità e la realtà, ma ai danni della Patria stessa che si crede di valorizzare. Ma taluno dirà: Voi sindacalisti « bianchi » che sempre avete deplorato che lo Stato liberale trasc\,lrasse quasi completamente i problemi del lavoro, volete ora impedire questo tentativo di sboccare verso una ricostituzione organica dello Stato, nella quale le formazioni sindacali dovranno avere una funzione premi-• nente, adeguata alla potenza ed all'importanza che il feno - meno ha assunto presso tutti gli Stati moderni? Mi permetto di rilevare che non è nelle premesse la mia 1 preoccupazione. Infatti io ho letto attentamente la relazione dell'on. Racheli sul tema « Rapporti fra _Stato e Sindacati» e devo dire che, salvo qualche riserva, trovo le sue 639 '
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